Corrado Augias torna ad attaccare Matteo Salvini e lo fa dagli schermi di La7, dove è approdato qualche mese fa pur senza abbandonare del tutto la Rai in cui staziona da 64 anni. Il conduttore de "La Torre di Babele", ospite di "DiMartedì", viene intervistato da Giovanni Floris all'inizio dell'ultima puntata del talk show in prime time andata in onda questa sera. Nella classica "one to one" messa in scena dall'ex presentatore di Ballarò, lo storico giornalista della televisione pubblica esprime le proprie opinioni a 360 gradi sull'attualità politica italiana, prendendo naturalmente di mira soprattutto (per non dire esclusivamente) il mondo del centrodestra.
Sotto la luce del riflettore di Augias ci finisce in particolare modo il leader della Lega. Si parla della morte di Aleksej Navalny e delle ripercussioni che ci potrebbero essere non solo in Russia, ma anche nel resto dell'occidente. Floris gli ripropone alcune dichiarazioni di Salvini riguardo a Vladimir Putin e il conduttore 89enne comincia a pungere: "C'è una componente anche di invidia, perché Putin faceva in effetti quello che Salvini una volta aveva reclamato, ovvero i pieni poteri. Era però una cosa più patetica che spaventosa. Invece Putin lo ha fatto davvero e dunque quell'ammirazione c'era la componente dell'apprendista stregone".
A questo punto Floris vuole andare direttamente nello specifico e gli chiede: "Che idea si è fatto lei di Matteo Salvini?". Augias non ci pensa più di tanto e risponde duramente: "Guardi, mi sono fatto l'idea che è un politico rozzo, nel senso proprio che fa una politica grezza - è la sentenza ferocissima del giornalista romano -. Lui se ne esce con queste dichiarazioni spavalde che mettono tutto a posto con quattro parole. Ma non può funzionare così. Salvini è surreale, è pronto a fare la faccia feroce però sul nulla". Poi, la granitica certezza su come finiranno le prossime elezioni europee: "Io credo che lui porterà la Lega molto in basso".
C'è poi anche occasione di disquisire sulla Digos che aveva identificato coloro che a Milano avevano posto un fiore sulla fotografia di Navalny. Nonostante poi lo stesso ministro Piantedosi avesse parlato di "eccesso di zelo", secondo Corrado Augias è tutto frutto del "clima politico che si respira". Ecco allora che le forze di polizia "ovunque nel mondo hanno un'antenna con cui sentono molto il clima politico e si comportano di conseguenza e si adeguano". In vista delle imminenti elezioni regionali in Sardegna, infine, per lui la partita è ancora aperta.
Per quanto la destra "si agglutina perché il potere è il collante che la tiene insieme, anche perché la loro ideologia è più rudimentale", afferma il conduttore, mentre la sinistra si divide per "eccesso di intelligenza". Insomma, che sia sulla Rai o su La7, Augias non si smentisce mai nel suo solito refrain anti-centrodestra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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