"C'è un tentativo serio di svolta autoritaria", per questo si è detto pronto a "rivoltare il Paese come un guanto". Questa l'ultima sparata di Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil già al centro del dibattito pubblico per aver rivendicato con grande orgoglio l'ambizione di una "rivolta sociale". Ma le castronerie del sindacalista non sono passate inosservate. Oggi, nel consueto appuntamento con "La Zanzara" in onda su Radio 24, Giuseppe Cruciani non ha utilizzato troppi giri di parole: "Levategli il vino".
“Nel giorno in cui c’è uno sciopero generale, l’ennesimo sciopero proclamato dai sindacati italiani che non serve a una beneamata mazza, il capo del principale potere sindacale, la rossa Cgil, tal Landini, dice che in Italia c’è un tentativo serio di una svolta autoritaria" ha esordito il deus ex machina del fortunato programma radiofonico, per poi passare all'attacco:"Dov’era Landini durante il Covid, quando alcune libertà venivano messe in discussione? Dopo la rivolta sociale, il tentativo serio di una svolta autoritaria. Non se la prenda, non gli sto dando dell’ubriacone: levategli il fiasco. In Italia si può fare tutto". E ancora, rincarando la dose: "Chiamate l’ambulanza, chiamate uno bravo”.
Una stroncatura netta, perentoria. Ma non è tutto. A proposito di rivolta sociale, oggi a Torino i manifestanti di sinistra hanno dato fuoco alle foto del premier Meloni e del suo vice Salvini. Cruciani anche in questo caso è tranchant: “A Torino i democratici scesi in piazza hanno dato fuoco alle foto di Salvini e della Meloni. Ora parleranno di goliardia e di libertà di espressione.
Ma l’altro giorno, quando erano scesi in piazza quattro fascistelli senza bruciare nulla avevate detto che era un oltraggio alla democrazia. Ma non vi vergognate? - il j'accuse alla sinistra - E non dite niente quando qualcuno brucia le immagini della Meloni e di Salvini?”. Due pesi e due misure, come sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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