I guai col Fisco, il ritiro e la fuga all'estero. La nota di Camila Giorgi: "Difficile reggere lo stress"

Il mistero sugli ultimi giorni della tennista dopo l'improvviso ritiro: perché è fuggita all'estero?

I guai col Fisco, il ritiro e la fuga all'estero. La nota di Camila Giorgi: "Difficile reggere lo stress"
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La vicenda che da giorni mette sotto i riflettori l'ex tennista italiana Camila Giorgi si arricchisce di nuovi e importanti dettagli che riguardano sia l'improvviso ritiro dall'attività agonistica che non ha comunicato a nessuno, nemmeno alla Itia (International Tennis Integrity Agency) e, contestualmente, la "fuga" all'estero con i telefoni cellulari staccati per giorni e l'impossibilità per la stampa di sapere che fine avesse fatto. Con una nota, i legali della 32enne di Macerata hanno chiarito il doppio aspetto. Importante ricordare il "buco" fiscale con la Guardia di Finanza alle calcagna della Giorgi e una potenziale evasione fiscale maggiore a 464mila euro.

Le motivazioni su ritiro e fuga

Iniziando dal ritiro dall'attività agonistica, questo "non ha niente a che vedere con la vicenda legata agli accertamenti della Guardia di Finanza. Si tratta in realtà di una decisione maturata da diversi mesi, fin da dopo il Covid stava pensando di rallentare progressivamente, aveva difficoltà a reggere lo stress dell'attività agonistica", hanno fatto sapere alla stampa gli avvocati Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra. Perchè, contemporaneamente al ritiro, la Giorgi è andata così lontano dall'Italia limitandosi a postare soltanto qualche storia su Instagram lamentando nei suoi confronti articoli definiti fake? A quanto pare sarebbero sorti problemi familiari.

"Riguardo all'allontanamento dalla residenza di Calenzano, si è tratta di una allontanamento temporaneo dovuto ad una divergenza di vedute all'interno della famiglia e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l'abbandono dell'attività agonistica - hanno aggiunto i due legali - che sottolineano come non ci sia stata da parte dell'ex tennista "nessuna intenzione di sottrarsi agli accertamenti o alle responsabilità, anzi vi è sempre stata massima trasparenza e collaborazione quando richiesta". Non resta che aspettare, dunque, il rientro di Camila nel nostro Paese così da poter dare "tutte le spiegazioni necessarie, anche tramite i propri legali, nelle competenti sedi".

La richiesta del Codacons

Come detto, le spiegazioni maggiori dovrà darli sui mancati adempimenti fiscali che, stando a quanto fatto sapere dal Corriere della Sera, avrebbe subìto il pignoramento di 480mila euro direttamente dalla Federtennis. Su questo fronte ha preso una posizione netta anche il Codacons che nelle ultime ore ha presentato una istanza sia all'Agenzia delle Entrate che alla Guardia di Finanza chiedendo il sequestro di tutti i compensi dell'ex tennista.

"Chiediamo alle autorità competenti di procedere al sequestro di tutti i compensi della tennista, non solo quelli legati ai premi per le competizioni sportive, estendendo la misura a tutte le sponsorizzazione presso società terze che hanno siglato contratti con la Giorgi - spiega l'Associazione -Questo in attesa che si chiarisca la posizione della tennista e a garanzia della riscossione delle imposte che, stando agli accertamenti finora emersi, risulterebbero non versate".

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