Divertirsi o convertirsi? È un falso dilemma. L'importante è cambiare direzione e dimenticare l'inessenziale

Spesso ci si trova ingolfati da cianfrusaglie di impegni, storie, attese, sforzi e zavorrati dal fardello di ingarbugliate questioni che complicano la vita. Da qui l'urgente necessità di ri-posare nel senso anche di ri-mettere dentro cura e energia

Divertirsi o convertirsi? È un falso dilemma. L'importante è cambiare direzione e dimenticare l'inessenziale
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Convertirsi o divertirsi? C'è l'ironico pronto a rispondere: «i peccati è più divertente farli che confessarli!». Da tacciare come miscredente? Direi proprio di no, anche perché la Bibbia stessa nelle prime pagine descrivendo il frutto della tentazione usa una aggettivazione curiosa: «buono da gustare, gradito agli occhi e desiderabile». Se fosse brutto, amaro, schifoso non avrebbe attrattiva. Genesi definisce il male raffigurato dal serpente come «la più astuta delle creature». Per riflettere gioco a smontare le parole. Convertirsi e divertirsi hanno la stessa radice semantica: «con-vertere» e «de-vertere». Il significato è comune: cambiare direzione, fare un'inversione a U, modificare prospettiva, variare punto di vista.

Per farlo c'è una possibilità speciale: riposarsi! È il comandamento dell'estate, perché può essere inteso come ri-posa le cose in ordine, ri-colloca tutto nella giusta priorità, ri-poni nel cassetto il troppo che stroppia. Spesso ci si trova ingolfati da cianfrusaglie di impegni, storie, attese, sforzi e zavorrati dal fardello di ingarbugliate questioni che complicano la vita. Da qui l'urgente necessità di ri-posare nel senso anche di ri-mettere dentro cura e energia. Riposare è un'azione sacra, infatti è il tempo che Dio sceglie per sé nel settimo giorno: al termine della creazione, fa un passo indietro, si ferma, osserva tutto quello che ha compiuto «e vide che era cosa molto buona». C'è proprio da imparare da Dio a guardare a se stessi, agli altri e a ciò che si dice e si fa non solo per quello che c'è di sbagliato o di mancante, ma anche e soprattutto per quanto di buono, di bello, di vero si è vissuto. «Da quanto tempo non ti confessi?». È una domanda tipica da prete, ma ci sarebbe pure da chiedere: «Da quanto tempo non ti consideri in positivo? Da quanto tempo non ti fai un complimento? Da quanto tempo non ammiri la tua realtà come cosa buona?». Si può rileggere il testo sacro pensando che Dio dopo aver faticato a plasmare il mondo faccia la ricreazione: si riposa e si diverte. A scuola dopo la concentrazione e impegno, fare ricreazione significava socializzazione, gioco, spensieratezza, ma soprattutto era un momento importante di auto-ricarica.

Ri-creazione è letteralmente una «creazione rinnovata», è darsi nuovi inizi, nuova linfa, nuove possibilità, preferendo centellinare invece che misurare i risultati conquistati, preferendo verbi al futuro invece che sempre al condizionale, preferendo ascoltare musica invece che brontolii, preferendo progetti invece che urgenze, preferendo passioni invece che ansie da prestazione, preferendo dialoghi invece che solitari like. Tra le motivazioni più curiose c'è «io verrei a confessarmi ma fa caldo!». Se funziona in altre circostanze il famoso «Antò fa caldo!», figuriamoci! Tra l'altro tale logica spiegherebbe perché ci confessa soprattutto per Natale essendoci freddo e già meno a Pasqua visto che la primavera si fa sentire.

Comunque, dando sempre colpa all'afa, si vedono molti, forse troppi, stressati, agitati, irascibili, nervosi, impazienti E state calmi! E state a riposarvi un po'! E se fosse questo che ci sta suggerendo l'estate? «Estate» non è solo una stagione, ma è uno stile, è un'esigenza: estate come? estate dove? estate con chi? Da percepire come quegli striscioni nelle corse dove vedi scritto traguardo e sul lato apposto c'è stampato partenza: alla stessa linea arrivi affaticato, sudato, dopo salite e sforzi, contento di esserci, ma sai che da lì devi ripartire. Prima di intraprendere un'ulteriore tappa serve una boccata d'aria fresca e un carico di energia. Come? Estate calmi per disinquinarvi! E...state sereni e positivi! E...state solari e sorridenti! E...state paciosi e pacificati! E...state liberi e creativi! E...state sintonizzati con voi stessi! Estate a tuffarvi in voi stessi! Estate a contemplare i paesaggi delle vostre storie.

Estate in ricreazione! Estate a ri-posarvi! Estate a con/di-vertirvi!

Il segreto lo aveva capito bene Nietzsche: «Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica». È questione di armonia..

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