Elon Musk e il figlio "ucciso" dal woke, Kamala vs Donald. Le parole della settimana

Le parole della settimana: Elon Musk e il figlio “morto”, Kamala vs Donald, l'Ucraina, i cambiamenti della Cina, sindaca e avvocata, ecovandali bloccano l'aeroporto di Francoforte

Elon Musk e il figlio "ucciso" dal woke, Kamala vs Donald. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori.

Elon Musk e il figlio “morto”

È stato veramente forte il colloquio fra Jordan Peterson e Elon Musk. Il patron di Tesla ha raccontato la storia di come il figlio ha fatto la “transizione” da uomo a donna da minorenne, un tema molto caldo negli Stati Uniti e che sta diventando attuale anche nel nostro paese. Musk ha detto: “Lo chiamano ‘deadnaming’ (chiamare chi ha fatto la transizione con il nome di nascita, ndt) per un motivo, ossia perché tuo figlio è morto, quindi mio figlio Xavier è morto, ucciso dal virus della cultura woke. È incredibilmente malvagio, quanti promuovono tali trattamenti di terapie affermative di genere dovrebbero andare in prigione”. E ha dichiarato guerra al mondo woke. La guerra ora si farà seria.

Kamala vs Donald: scontro di mentalità

Si alzano i toni, nella campagna elettorale americana dopo che Joe Biden ha lasciato il posto a Kamala Harris. C'è un vero e proprio scontro di civiltà, o meglio di mentalità dietro a questa competizione. La Harris è essenzialmente una politica, la sua mentalità è forgiata dall'esperienza nelle procure distrettuali e dalla lunga militanza politica, anche piuttosto ideologica. Trump, nella sua originalità spesso incomprensibile agli occhi europei è invece un uomo del fare, un imprenditore che ha scelto la via del potere. Se vincerà Trump molti dei problemi che gli Stati Uniti devono affrontare verranno trattati con meno diplomazia e meno politica e assumerà invece un ruolo centrale la mentalità commerciale e il calcolo economico. Presto scopriremo la direzione in cui vuole andare l'America.

Che succederà in Ucraina?

Uno dei grandi temi che si sta scaldando in vista della possibile vittoria di Donald Trump è la guerra in Ucraina. Trump continua a dire che farà fermare la guerra in 24 ore. Il sospetto è che ambienti molto vicini a Trump non siano più disposti a sostenere l'Ucraina, ma concentreranno le risorse in affari interni. Come molti hanno fatto notare, questo significherà che l'Europa sarà lasciata da sola a gestire l'intera questione. L'Europa dovrà probabilmente tornare ad armarsi in modo più compiuto di quanto fatto sino ad oggi. Siamo nel pieno di un cambiamento epocale negli equilibri globali. Bisognerà domandarsi come effettivamente verrà risolto il conflitto fra Russia e Ucraina e che ruolo avranno l'Europa e l'Italia in tutto questo. Si ritaglieranno uno spazio autonomo o saranno trainate dalla corrente?

I cambiamenti della Cina

E intanto la Cina cambia direzione. Si è tenuta la terza sessione del Comitato Centrale del Partito comunista cinese. Alla fine in Cina le cose che contano vengono decise in questi contesti. E a quanto pare l'altra grande superpotenza mondiale dei nostri giorni sta lentamente cambiando direzione. Questo grande momento di svolta degli equilibri mondiali non coglie impreparato il grande Dragone cinese. Dobbiamo quindi immaginare sempre di più un mondo con due nuovi poli: uno rimarrà quello statunitense, l'altro sarà quello cinese. Bisognerà capire, se vincerà Trump, che libertà avrà l'Europa di avere un'autonomia di relazione nei confronti di entrambe le superpotenze.

Sindaca e avvocata

Ancora una volta si torna a parlare di scontro di genere nel linguaggio. In questo mondo che si fa estremo e che fa passare tutto dal filtro del bianco e nero, anche l'utilizzo di termini declinati al maschile o femminile diventa terreno di guerra. Sui social impazzano gli scontri fra i sostenitori di un linguaggio libero dalle battaglie ideologiche e le femministe sempre sul piede di guerra. Posizioni contrapposte che si estremizzano. Ci consola l'intervento dell'Accademia della Crusca contro “l'autoritarismo” della battaglia femminista e degli schwa nel linguaggio.

Ecovandali bloccano l'aeroporto di Francoforte

E intanto in che modo la nuova generazione europea si prepara a questi cambiamenti degli equilibri globali? Come al solito protestando contro il cambiamento climatico, come è appena avvenuto a Francoforte.

Gruppi di manifestanti hanno infatti fatto irruzione sulle piste, costringendo molti voli ad essere dirottati altrove, creando caos e confusione. Il livello di distacco dalla realtà di una parte della nuova generazione è ogni giorno più allarmante. Specie di fronte a una fase di cambiamento così radicale.

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