Eteronormatività, foibe, remigrazione. Le parole della settimana

Dal gender per l’infanzia ai "wild boys" a Sanremo, passando per l’inno inclusivo: la settimana raccontata in parole

Eteronormatività, foibe, remigrazione. Le parole della settimana

Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcune della parole che hanno risuonato in questa settimana viste attraverso un filtro a colori

Remigrazione

In Germania un afghano compie un attentato lanciandosi sulla folla con l’auto, a Milano un nepalese palpeggia una turista finlandese, proprio dove pochi giorni prima una coppia di fidanzati è stata derubata e molestata da un gruppo di stranieri. Questo solo nei pochi ultimi giorni. Tessere quotidiane di un mosaico che ogni giorno racconta come l’Europa non sia più un luogo sicuro e di come l’immigrazione incontrollata abbia portato a una situazione oramai inaccettabile. I dati tedeschi raccontano ogni anno, per esempio, una crescita a due cifre dei crimini sessuali perpetrati da immigrati. Nella totale assenza di una politica europea per risolvere il problema, due atteggiamenti si scontrano. Da un lato c’è quello di chi giustifica queste violenze per motivi culturali, come quei giudici che assolvono immigrati che commettono violenza sulle donne sulla base di un fattore culturale, o quelli che cercano di ostacolare il piano albanese del governo Meloni. O le femministe, che non solo tacciono di fronte all'avanzare di culture misogine, ma addirittura accusano l’Occidente. Autodistruzione e odio per se stessi, senza avere soluzioni per il problema. Dall’altro c’è una parola che sta risuonando sempre più forte in tutta Europa: “remigrazione”. Distinguere fra immigrati "brava gente" e delinquenti ed espellere chi non si integra. Agire in modo deciso prima che l’Europa diventi come i paesi da cui molte di queste persone sono scappate. La storia ci dirà se l’Europa avrà scelto di far sopravvivere i suoi secoli di conquiste, o se si sarà arresa definitivamente.

Eteronormatività

Sul blog del sito del Science Museum di Londra, sin dal 2022, ai Lego viene mossa l’accusa di diffondere “eteronormatività”, parola inventata dalla cultura woke per sostenere che per il fatto di incastrarsi fra concavo e convesso diffonderebbero l’idea che la norma è etero, a discapito delle altre sessualità. Questa è la nuova frontiera dell’ideologia woke. I giornali di tutto il mondo, ad iniziare dal Telegraph inglese, in questi giorni hanno riportato la notizia, riassumendo la questione, in modo più che logico, sostenendo che “i Lego sono omofobi”. L’unica risposta che arriva dal morente mondo woke, incartato nelle contraddizioni di se stesso e incapace di difendere una posizione indifendibile, è: diffondete fake news. Peccato che le fonti siano pubbliche, e i cosiddetti “fact checkers” ancora una volta si siano dimostrati più schierati di una curva ultrà.

Gender per l’infanzia

A Pavia il Comune ha stretto un accordo con una associazione che propaganda il woke e la teoria gender. Questa associazione ha proposto alle scuole di Pavia un percorso di indottrinamento alla loro ideologia, rivolto agli adolescenti e ai bambini. "Marlon Bundo è il coniglio gay domestico di Mike Pence, vicepresidente USA noto, tra l’altro, per le sue posizioni omofobe. La tenera bestiolina è innamorata, ma di chi? Di un altro coniglio gay, Wesley". Questo è un testo che volevano proporre ai bambini. Per fortuna pare che nessuna scuola abbia aderito. Tenere alta l’attenzione serve anche a non lasciare spazio a queste derive ideologiche che vogliono portare nel terreno dell’infanzia i loro deliri disumani. Ovviamente qual è la risposta del mondo woke? Che si tratta di una fake news.

Foibe

Non è passato sotto silenzio il Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Dopo così tanti anni di silenzi imposti dalla sinistra finalmente buona parte del paese inizia a conoscere la verità dei fatti sui crimini che il regime comunista di Tito ha commesso contro gli italiani: migliaia di morti e centinaia di migliaia di persone costrette a lasciare la propria terra. Eppure, anche di fronte ai fatti, una parte d’Italia preferisce continuare a odiare se stessa e a schierarsi ideologicamente con il regime comunista. Il corrispondente del PD sloveno vorrebbe annullare la mostra al parlamento europeo, a Massa Carrara hanno tirato una bomba carta contro il giardino in ricordo delle vittime delle foibe, a Bologna c’è persino stata gente che ha manifestato gridando con i pugni chiusi alzati contro la manifestazione di ricordo, tirando fuori come al solito un improbabile revisionismo storico. Poveri esuli, due volte vittima delle menzogne dei comunisti.

I "wild boys" a Sanremo

I social si sono scatenati vedendo wild boys dei Duran Duran a Sanremo. Durante l’esecuzione del brano, il cui testo parla di “ragazzi selvaggi”, angeli caduti fra il fuoco e una stella che brilla, sul maxischermo dell’Ariston è stata proiettata la testa di una specie di diavolo con le fiamme infernali. Il brano, del 1984, è ispirato al libro del 1971 “Wild boys - a book of the dead”, che racconta la storia di un gruppo di giovani omosessuali che hanno come obiettivo la distruzione dell’Occidente. E Simon Le Bon non ha mai fatto segreto delle sue tendenze religiose. Forse Katia Follesa non aveva del tutto chiaro chi stava per sposare.

Inno inclusivo

La cantante divenuta famosa per le sue dichiarazioni vittimistico-misandriche a X factor, Francamente, è divenuta ancora più famosa in questi giorni per un suo video, poi rimosso, in cui dichiarava che avrebbe voluto cambiare il testo dell’inno nazionale perché parla di “Fratelli d’Italia” e quindi non sarebbe abbastanza inclusivo. Mezza Italia è insorta, in modo sin troppo netto, a difendere il proprio inno. Persino la premier è intervenuta. Il video è poi sparito dal suo profilo.

Far sentire la propria voce ogni tanto porta anche a qualche risultato. Il woke è così: ideologico, divisivo e distruttivo, non ha mai soluzioni realistiche ai problemi che lui stesso pone, anzi impone. Ma tenendolo a bada seguirà la dinamica autodistruttiva che ha nel DNA.

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