
Tra le trappole più insidiose per i cittadini, anche perché connesse alle necessità primarie di ciascun nucleo familiare, ci sono senza dubbio le truffe sulle bollette e in generale sui contratti di fornitura di servizi essenziali quali luce e gas.
Quando si entra in questo ambito non è inusuale perdersi nel mare magnum delle offerte e la difficoltà di orientarsi è comune a tanti italiani, spesso alla ricerca della proposta migliore per poter risparmiare: a ciò si aggiunga che c'è anche chi approfitta di tale necessità e confusione per guadagnare in modo fraudolento alle spelle della vittima di turno. Una delle tecniche più utilizzate è quella dello spoofing, che consiste nel falsificare il numero da cui parte in relatà la telefonata, sostituendolo con un altro: talvolta capita che vengano attivati contratti di fornitura assolutamente sconvenienti per il cliente, mentre in altri casi l'obiettivo diventa quello di ottenere dati sensibili oppure direttamente di estorcere del denaro con l'inganno sia a distanza che di persona.
Una delle esche più utilizzate per far cadere in trappola gli utenti è quella del fantomatico errore in bolletta, un problema che crea il classico senso di urgenza in grado di far capitolare soprattutto le persone più vulnerabili: per aggiungere credibilità alla comunicazione, tra l'altro, gli autori delle truffe spesso e volentieri sono in grado di comunicare alcuni dati della fornitura di luce o gas. Ma come è possibile che ciò accada?
"Secondo quanto riportato da diverse associazioni a tutela dei consumatori, sembrerebbe che l'accesso a queste informazioni sia dovuto a una presunta falla nella filiera dei contratti di energia, dove i dati degli utenti passano tra i diversi soggetti di competenza", spiega Redi Vyshka, Coo e co-fondatore di Switcho, azienda che si occupa proprio di trovare per i propri clienti le tariffe più vantaggiose. "È probabile che aggirando i sistemi di sicurezza qualcuno riesca a estrapolare intere liste di dati utenti, per poi venderle a chi applica queste pratiche scorrette", precisa ancora l'esperto.
Quali segnali possono far nascere il sospetto di essere divenuti bersaglio di truffe del genere? Uno su tutti ad esempio è la mendace comunicazione relativa al presunto obbligo di cambio fornitore: non c'è infatti alcuna norma che imponga all'utente di dover fare periodicamente un cambio di gestore. Occhio anche alla richiesta di dati sensibili come Pod e Pdr, grazie ai quali chiunque avrebbe le chiavi per poter fare un cambio di contratto di fornitura anche senza che l'utente venga di ciò informato, e ovviamente l'Iban: in questo caso si rischia di veder svuotare il conto corrente da truffatori senza scrupoli.
Posto che esistono tantissimi tipi di truffe, con qualche accortezza è possibile limitare i rischi. Innanzitutto diffidare sempre di proposte fatte con telefonate sospette o porta a porta, evitando di accettare senza aver prima fatto le doverose verifiche sul portale del fornitore o contattando il call center. In secondo luogo evitare sempre e in ogni circostanza di condividere dati sensibili e informazioni private, che potrebbero essere acquisite per dar vita alla frode. Infine rifiutare qualsiasi visita a domicilio nel caso in cui non sia stata concordata preventivamente tramite i canali ufficiali del proprio operatore. Meglio sarebbe sempre, per evitare le insidie di un cambio di contratto di fornitura, provvedere a farlo autonomamente via web sul portale ufficiale dell'operatore con cui si intende passare, così da valutare con calma tutti i pro e i contro dell'offerta che ha attirato la nostra attenzione.
"Le offerte sottoscritte online sono anche le più vantaggiose", conferma Vyshka, "secondo i dati del nostro Osservatorio, ad aprile 2025 le tariffe web per luce e gas permettono di risparmiare circa 380 euro rispetto alla tariffa media mercato". "Con queste offerte, infatti, i fornitori utilizzano un canale d'acquisizione clienti meno costoso e una filiera ridotta rispetto ai call center o ai negozi, applicando così costi inferiori", considera ancora l'esperto.
Può aiutare a tagliare i costi anche optare per la bolletta digitale, venendo meno il costo previsto per la trasmissione del bollettino postale e delle relative
commissioni al momento del pagamento, e la scelta della domiciliazione bancaria, modalità per la quale sono spesso previsti ulteriori sconti e che consente al cliente di evitare il deposito cauzionale di apertura del contratto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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