A Favino ma che vor dì?, il gorilla di Onana e Tonali: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il ristoratore di Lodi, la sinistra nel caos e Fridays for future

A Favino ma che vor dì?, il gorilla di Onana e Tonali: quindi, oggi...
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- L’ho detto e lo ripeto, dopo la pena patteggiata da Sandro Tonali dopo il caso scommesse. Magari sarà vero, magari sarà malattia. Ma a me sembra quasi che i due calciatori abbiano usato la strategia “ludopatia” per alleviare il peso delle squalifiche.

- Il testo della canzone di Colapesce e Dimartino è quel che è: un insieme di spocchia sinistra che considera tutti quelli di destra dei fascisti col manganello. Ma a questo ci siamo abituati. Commentando il testo, tuttavia, già so che i tanti che in queste ore verseranno inchiostro per la canzone dimenticheranno di dire la cosa più importante: che pure musicalmente fa schifo (si può dire o fa olio di ricino?)

- Meraviglioso il cortocircuito di Fridays for Future. Spieghiamo: il movimento fondato da Greta Thunberg era nato per difendere il pianeta dal clima impazzito. I media le sono andati dietro e in tutto il mondo le varie sezioni hanno conquistato una certa influenza mediatica. Passato l’allarme clima e arrivata la guerra in Medio Oriente, i gretini - anziché continuare a parlare di Co2 - si sono schierati con Gaza pubblicando un pamphlet che il Die Welt tedesco definisce sostanzialmente antisemita. Così la sezione tedesca dei gretini ha preso le distanze dai gretini al quadrato. Sono nati l’altro ieri e già si scannano come un partito qualsiasi. Prendiamo i popcorn: goduria.

- Il calciatore del Manchester Alejandro Garnacho pubblica un tweet per elogiare il suo compagno di squadra Onana con una fotografia del portierone e due gorilla. L’intento è semplice: elogiarne la forza, la potenza, il suo essere possente. Ma non si sa chi, per un motivo imprecisato, sostiene che dietro vi sia un messaggio razzista. Onana = nero = scimmia. Il diretto interessato ha smentito e pure il portiere ha confermato di non averlo in nessun modo considerato un insulto razzista. Eppure? Eppure è probabile che il povero Alejandro si prenderà una squalifica. Robe da pazzi. Come scrive qualcuno: “Not everything is racist”. Ma ormai regna un perbenismo isterico che vede xenofobi ovunque.

- La sinistra è talmente unita che non riescono manco a mettersi d'accordo per andare alla manifestazione per la pace. La sinistra di Fratoianni c'è, Elly Schlein no. Anche se una larga fetta del suo partito avrebbe voluto eccome esserci. E vorrebbero davvero insidiare il governo Meloni?

- A Lodi un ristoratore chiede di poter avere il porto d'armi e la prefettura e il Tar glielo negano. Nessun problema. Mi preoccupa però che il giudice del Tar suggerisca al ristoratore, che teme gli possano rubare l'incasso, di risolvere il problema mettendosi il pos: meno contanti, è il ragionamento, meno rapine. Piccolo problema: non è il commerciante a decidere come paga il cliente, ve lo volete mettere in testa?

- Chi sei oggi se non hai all’attivo, o al passivo, un’esperienza omosessuale? Nessuno. E infatti Pierfrancesco Favino, praticamente il George Clooney dei poveri, ma molto poveri, per garantire un titolo al Corriere assicura che lui in passato ha avuto una “esperienza omosessuale” ma, ci tiene a precisare, “non carnale”.

In pratica non è omosessuale ma non aver almeno una tendenza di quel tipo oggi rischi di passare per sfigato. "Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita". A Favì, ma che vor dì?

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