Fazio dacci un taglio, la tassa sugli extra profitti e Elodie: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il caso De Angelis, a Napoli in motorino in cinque e Tajani

Fazio dacci un taglio, la tassa sugli extra profitti e Elodie: quindi, oggi...
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- Una cosa mi ha impressionato e non poco della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona: il totale disinteresse dei media italiani all’evento ecclesiastico dell’anno. Si certo se ne è parlato, ma senza grossa enfasi nonostante un inizio di agosto veramente povero di notizie. Se Bergoglio non cita gay e transessuali i nostri giornali se ne infischiano. E questo non è una grande notizia per Santa Madre Chiesa.

- Chi legge questa rubrica pedissequamente, e senza un perché pare che siete in tanti, sa che tutto siamo meno che demagoghi. Soprattutto quando si parla di stipendi. I manager pubblici vanno pagati bene, lo diciamo e lo ridiciamo. Così come i politici, anche per attrarre le migliori menti del Paese. Il problema però sorge quando i deputati lavorano male e si lamentano pure dell’indennità parlamentare, vedasi il caso Piero Fassino. Dunque bene ha fatto la grillina Marianna Ricciardi a portare in Aula il cedolino di un medico specializzando in medicina di urgenza, che guadagna “1650 euro al mese, a fronte di notti e festivi lavorati, di straordinari non pagati. Il medico specializzando non riceve tredicesima né Tfr. E con lo stipendio che guadagna deve anche pagarsi le tasse universitarie”. Direbbe un ex direttore di tg: caro Fassino, che figura di m…

- Io capisco che ad agosto i temi di cui discutere sono veramente pochi, e l’avrete capito anche da questa rubrica. Però che i giornali italiani aprano le loro edizioni sul pensiero di Marcello De Angelis che va dicendo le stesse cose da anni… beh: mi pare davvero il limite ultimo. Ma quei cari vecchi racconti estivi?

- Secondo l’Ansa il nigeriano di 37 anni che a Rovereto a ucciso una povera neo-pensionata non solo aveva dei precedenti, ma aveva dei precedenti per reati violenti. Le altre volte era andata bene, stavolta no. C’è voluto il morto per sbatterlo in carcere. Sapete quale era la misura cautelare cui era sottoposto? L’obbligo di firma. Come se andare una volta al giorno in commissariato a scarabocchiare un foglio possa impedire a un soggetto dedito alla violenza di ripetere i suoi atti aggressivi. E infatti…

- Nella speranza di riacquistare i 4 milioni di follower che pare avesse prima che la Rai cancellasse i profili social, il social media manager di Che tempo che fa sta martellando i cosiddetti a chiunque abbia avuto l’ardire di mettere “mi piace”. Dacci tregua, per favore.

- De Angelis si scusa, ma non fa un passo indietro e chiede verità sulla strage di Bologna. La Russa ribadisce: “Doveroso prendere atto delle sentenze”. E Repubblica è in imbarazzo perché per attaccare il primo deve dare ragione al secondo.

- A Napoli una intera famiglia in cinque un scooter tutti rigorosamente senza casco. Non fate finta di stupirvi: sotto il Vesuvio funziona così. E chi decanta certe libertà campane non sa quanto male fa a quella terra.

- Beatrice Venezi è una donna intelligente, bella e di successo. Per cui mi chiedo: per quale motivo dovrebbe discutere del messaggio che dà Elodie del corpo della donna? Pure Elodie è bella, brava (forse un po’ meno) e di successo. Anche l’occhio vuole la sua parte: non facciamo i perbenisti almeno a destra, grazie.

- Tentativo di furto a casa di Tajani. Una domanda sorge spontanea: sono stati solo “sfigati” a provare a entrare nell’alloggio del ministro degli Esteri oppure cercavano qualcosa in particolare? Per una volta devo concordare con Travaglio sul caso De Angelis. Perché è vero: se criticare una sentenza su fatti di terrorismo negli anni di piombo fosse vitato, allora bisognerebbe chiedere le dimissioni di tutti quelli che (e sono tanti) predicano l’innocenza di Sofri, Bompressi, Pietrostefani e soci per l’omicidio (accertato in Cassazione) del commissario Calabresi.

- A me questa cosa fa proprio impazzire. Sa di socialismo. Io capisco che le banche hanno incassato cifre mastodontiche e spesso non giustificate. È anche vero che non fanno abbastanza per sostenere l’economia reale, così attratte da quella finanziaria. Però mio caro governo: la tassa sugli extra profitti delle banche, così come quella sulle aziende dell'energia, non ha senso. Non si fa.

Non si tassa retroattivamente. Si tratta di una questione di principio. Perché oggi colpisce le banche e sono tutti contenti, ma rotto l'argine prima o poi toccherà anche alle aziende, ai commercianti, ai cittadini... Scommettiamo?

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