"Nave pericolosa". L'Ong rinuncia all'operazione nel Mediterraneo

Sea Punks aveva annunciato la partenza per il Mediterraneo centrale in pompa magna ma la nave destinata ai migranti ha rischiato di inabissarsi già a Palma di Maiorca

"Nave pericolosa". L'Ong rinuncia all'operazione nel Mediterraneo
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La situazione sta sfuggendo di mano alle Ong, che pur di lanciare la propria sfida all'Italia sono pronte a mettere a rischio la vita dei migranti che portano a bordo. Mare*Go ha dichiarato di aver disobbedito alle autorità italiane perché non in grado di raggiungere Trapani anche a causa del personale di bordo troppo stanco. Ed è di queste ore la notizia che la Sea Punks ha deciso di abortire direttamente la missione, perché la nave non è adeguata al tipo di servizio per il quale volevano destinarla. Forse nemmeno alla navigazione. Fortunatamente se ne sono accorti quando ancora navigavano sotto la costa spagnola: avevano 900 litri d'acqua in sala macchine e un'inclinazione di 4 gradi a dritta.

La barca è stata costruita nel 1968 ed è stata utilizzata come peschereccio e nave di ricerca scientifica d'altura. Batte bandiera inglese ma negli ultimi anni ha avuto come porto d'appoggio un ormeggio in Spagna. Niente di diverso rispetto a quanto fanno le navi Ong che battono bandiera tedesca. Che il progetto fosse improvvisato e scarsamente sicuro lo dimostra il fatto che i tre fratelli che hanno acquistato la barca per andare poi nel Mediterraneo centrale a recuperare migranti hanno proposto a molte Ong di poter entrare nella loro rete. Richieste sempre respinte. Mission Lifeline aveva inizialmente accettato ma aveva poi fatto marcia indietro, accorgendosi che quel progetto non era adeguato per le missioni che voleva svolgere.

In sostanza, gli organizzatori si sono resi conto solo nelle ultime settimane che la loro nave era stata dotata di una zavorra quando la nave operava come peschereccio. Questo ha garantito alla nave un'adeguata stabilità e ne ha, ovviamente, aumentato il pescaggio. Ma quando la sentina si è riempita d'acqua e ha, ovviamente, modificato il carico della nave, si sono accorti che questa aveva un'inclinazione di 4 gradi a dritta. Da qui la domanda: come si comporterebbe con un carico di uomini? Dalla Sea Punk affermano di aver compiuto tutte le verifiche obbligatorie, anche quelle sul carico e di essere partiti solo dopo certificazione positiva. "Se ci fossimo trovati in una situazione del genere con 60 persone soccorse a bordo, un massiccio inquinamento ambientale sarebbe stato lo scenario migliore. Il caso peggiore non è nemmeno immaginabile. Quindi la fine della rotazione", annunciano.

Eppure, hanno rischiato di far capovolgere una nave con almeno 70/80 persone.

Solo un caso ha voluto che si rendessero conto del problema in tempo. La corsa alla ricerca di migranti in mare sembra stia sfuggendo di mano a tanti, che si improvvisano marinai ed esperti pur di far parlare di sé. Stavolta il rischio è stato sventato, ma in futuro?

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