Fu il Pd a non votare lo Ius Soli, le bufale sul naufragio e Travaglio: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la santificazione di Kamala Harris, gli hacker di Putin e il Bayesian

Fu il Pd a non votare lo Ius Soli, le bufale sul naufragio e Travaglio: quindi, oggi...

- Avete presente quando accusano i giornali di fare clickbaiting, ovvero quella pratica di sparare un titolo decisamente esagerato salvo poi scoprire che nel pezzo non c’è scritto un fico secco? Ecco. Sappiate che oggi il Corriere della Sera, i buoni per intenderci, presentava il seguente titolo: “Così siamo affondati”. Il racconto del comandante del veliero Bayesian ai pm. In realtà all’interno non troverete nulla, perché la versione sulla “tempesta è arrivata all’improvviso” viene riportata come “non confermata ufficialmente”. Quindi le voci che circolano da giorni e giorni. Inoltre il “racconto del comandante” non è affatto contenuto nel pezzo, non avendo la procura fatto trapelare alcunché.

- Potevano forse mancare gli hacker di Putin nella vicenda del naufragio di Palermo? Ovviamente no. E infatti oggi Repubblica tira fuori “tutti i segreti” russi del povero Mike Lynch trovato senza vita sul fondo del mare. A pranzo mi si è scotta la pasta e credo che la colpa sia degli 007 di Mosca...

- A quelli che “l’importanza dell’indipendenza dei media”, vorrei far notare che Oprah Winfrey, regina dei talk show, proprietaria di una rete televisiva on-demand, ha benedetto Kamala Harris e la sua candidatura alla guida degli Stati Uniti. Non solo. Ha attaccato i repubblicani perché sono persone che “vogliono spaventarci, che vogliono governarci, persone che ci fanno credere che i libri sono pericolosi e che i fucili d'assalto sono sicuri, che esiste un modo giusto di adorare e un modo sbagliato di amare, persone che cercano prima di dividere e poi conquistare”. I media italiani hanno riportato il tutto con quel velo di elogio che sempre viene steso quando un giornalista, un magnate o un volto tv si schiera al fianco dei democratici; e che invece diventano “i media di destra, populisti e trumpiani”, con accezione negativa, quando il Murdoch di turno sceglie invece di sostenere i repubblicani.

- Forse in pochi ricordano che nel 2015 la Camera approvò un testo sullo Ius Soli/Ius Culturae che nel 2017 venne affossato proprio dalla maggioranza del governo Gentiloni. L'attuale Commissario Ue, consapevole dei rischi per l'esecutivo, si guardò bene dal porre la questione di fiducia e il Parlamento non raggiunse il numero legale. Assenti i senatori del M5S, ma anche una larga fetta dei dem. Lo stesso accadde nella legislatura successiva: alla Camera iniziò una discussione che si arenò. È paradossale dunque che se ne discuta ora, nella legislatura meno logica per farlo: al netto delle diverse sensibilità, una larga fetta della maggioranza attuale non ritiene il tema degno di essere affrontato. È sbagliato? Ai posteri l'ardua sentenza. Ma di certo FdI e Lega non possono essere accusati di non aver rispettato il mandato elettorale. Diverso il discorso per la sinistra, che anziché sbraitare avrebbe potuto adoperarsi meglio quando occupava la stanza dei bottoni. No?

- Fermi tutti, Marco Travaglio, dopo aver definito “sveglia” Giorgia Meloni ora confessa che “mi sta simpatica”. Fossi nel premier, comincerei a preoccuparmi: il direttore del Fatto s’era invaghito prima di Grillo e poi di Conte e guarda i due come si scannano in famiglia.

- Meraviglie della Stampa. Nelle prime pagine del quotidiano vengono piazzate due aperture dedicate alla santissima Kamala Harris e a quel “yes, she can” urlato dai coniugi Obama. Tutto bellissimo, gioioso, festoso, amabilmente anti-trumpiano e quindi buono e giusto. Nessuno però parla delle proposte della Harris, del suo voler decidere i prezzi per decreto, le spese sociali che farebbero schizzare in alto il debito pubblico, il taglio delle tasse per le neo-mamme, lo stop al caro affitti, eccetera eccetera eccetera. Si parla solo di questa donna afro-americana scesa dal cielo per fermare il buzzurro. Fico. Qualcuno però si ricorda che la Harris negli ultimi quattro anni non è stata signor nessuno, ma la vicepresidente di Joe Biden, cioè del gran capo degli Usa? C'era lei nello Studio Ovale a gestire l’economia Usa e i dossier internazionali più scottanti, dall’Iran a Israele, dalla Russia all’Ucraina (e abbiamo visto come è andata). Infatti, scorrendo il quotidiano, a pagina 20 sempre della Stampa, c’è chi fa notare che negli Usa mentre Kamala festeggiava sono scomparsi 800mila posti di lavoro. Forse potevate mettere i due articoli uno vicino all’altro, giusto per far notare che Harris non l’hanno trovata sotto un pero. É lì che governa da quasi un lustro.

- Ps: negli ultimi 16 anni, per 12 di questi hanno governato i democratici (Obama, Obama, Biden) e solo 4 Trump. Mi volete dire che è tutta volpa sua se l’America non va nel verso che i liberal progressisti sognano?

- Concita De Gregorio: “Nessuno fa silenzio sul palco come Obama, nel senso di lui”. Ma che vor dì?

- La spiegazione è pure peggio dell’incipit: “Guardate come Obama lo fa, andate a riprendere quel momento in cui aspetta, prima di dire ‘yes she can’ e aspetta di nuovo dopo averlo detto. Anche Alain Delon taceva benissimo, ma con un certo disprezzo dell’umanità e con intenzioni seduttive omicide”. Quindi da oggi scopriamo che esiste un silenzio di destra, brutto, seduttivo ed omicida; e un silenzio di sinistra, fichissimo ed obamiano. Robe da pazzi.

- Terza perla, stavolta rivolta a Michelle Obama che avrebbe “rifiutato di fare la moglie dell’ex presidente che ora corre come presidente”, tipo Hillary Clinton. “Meglio per i repubblicani, se no non c’era proprio partita”. Come, scusa? Possibile che i dem avessero per le mani una possibile candidata capace di battere chiunque e non l’abbiano spinta a scendere in campo? Allora sono andato a cercare su Google: sondaggi Michelle Obama e Trump. Primo risultato: “L'ex presidente Donald Trump sconfiggerebbe l'ex first lady Michelle Obama in un ipotetico scontro diretto nel 2024”. Ah, ecco. Questo vuol dire che la Obama non aveva chance? No, ovviamente. Altri sondaggi la davano in vantaggio su The Donald. Ma quel “non c’era proprio partita” è pura invenzione Concitesca.

- A leggere i giornali oggi uno diventa schizofrenico. Qualcuno scrive che Piantedosi ha “chiuso” all’ipotesi dello Ius Scholae, altri invece che ha aperto all’ipotesi. Ci sta sfuggendo qualcosa?

- Dovete sapere che Starbucks ha lanciato non molto tempo fa la campagna per realizzare un “caffè a impatto zero entro il 2030”. Fichissimo. Molto green.

Peccato che il suo nuovo amministratore delegato tra i vari benefit aziendali si è portato a casa anche la possibilità di fare casa-lavoro con un jet privato aziendale. Altro che monopattino elettrico: questo va in ufficio col bolide in volo e poi fanno le campagne green. Un tantino ipocrtica, no?

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