Ancora un episodio di turisti italiani all'estero che fuggono da un ristorante per evitare di pagare il conto di quanto da loro consumato al tavolo: protagonisti in negativo della vicenda sono 5 amici di giovane età, colti sul fatto grazie alle videocamere di sorveglianza installate nel locale.
Dopo quanto accaduto in Albania, stavolta i fatti si sono verificati a Malta, nel ristorante di cucina italiana "Pasta&Co" di Msida: da qui sono fuggiti sperando di farla franca i responsabili, a quanto pare cinque ragazzi siciliani di Catania e Ragusa.
Sono stati i proprietari del locale, Bertrand e Giacomo, a raccontare l'episodio accaduto lo scorso sabato 26 agosto al Corriere di Malta e a inoltrare denuncia, fornendo anche i filmati delle videocamere di sorveglianza, alle autorità locali.
Una volta consumate al tavolo le proprie ordinazioni, i cinque amici siciliani sono usciti all'esterno con la scusa di fumare una sigaretta: si trattava solo di un diversivo, dato che, una volta all'esterno, i ragazzi se la sono data a gambe con la convinzione di essere riusciti a evitare di pagare il conto di circa 100 euro. "Il nostro ristorante è italiano, amiamo l’Italia e queste persone non la rappresentano", hanno spiegato i proprietari del "Pasta&Co" di Msida al quotidiano locale, fortemente intenzionati a identificare i responsabili e a ottenere giustizia. "Non possono farla franca", hanno infatti dichiarato ancora, invitando chiunque fosse in possesso di informazioni utili a individuare i responsabili a fornirle alle autorità maltesi anche in forma anonima.
Stando a quanto riferito da Repubblica, qualcuno in Italia ha in effetti riconosciuto il gruppetto di giovani grazie ai filmati diffusi sui social network, e si è prodigato per saldare il conto ai proprietari del locale: si tratterebbe del padre di uno dei cinque amici siciliani. Il genitore è riuscito a contattare i due ristoratori e a rifondare loro i 100 euro del conto non pagato dai responsabili tramite bonifico bancario.
Apprezzando il gesto dell'uomo, Bertrand e Giacomo hanno deciso di devolvere la cifra in beneficienza, assegnandola a un'organizzazione non governativa che si occupa di assistere i disabili.
Venuto a conoscenza del loro nobile gesto, il genitore ha quindi scelto di incrementare ulteriormente la cifra del risarcimento, inviando tramite bonifico direttamente all'Iban della fondazione la somma di 250 euro.Intervistati nuovamente dal Corriere di Malta, i due ristoratori si sono detti "molto contenti che questa vicenda si sia conclusa con questo inaspettato epilogo".
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