- Finalmente Ilary Blasi si “mostra” col suo nuovo fidanzato. O quasi. Devo dire però che la storia, ora che i due si sono riaccoppiati, sta perdendo tutta la sua magia. Dai, stupiteci tipo Belen e De Martino: a quando il ritorno di fiamma?
- Zaniolo vuole lasciare la Roma. Bene. Un altro miracolato, diventato campione per la stampa ancor prima di dimostrarlo. Chissà se qualcuno intende davvero acquistarlo…
- Fratelli d’Italia non segnala il suo emendamento sulla cancellazione dei termini per le concessioni balneari. Semplifico: l’Ue ha diramato una direttiva, la Bolkestein, che obbliga gli stati a mettere a gara le concessioni. I nostri balneari non ci stanno, visti gli investimenti fatti. E FdI si è sempre schierata dalla loro parte, soprattutto un viceministro che viene dall’Emilia. Dopo i benzinai e le accise, questo sarà un nuovo ostacolo per la Meloni
- Se hanno penalizzato la Juventus e basta un motivo c’è. Ovvero che la procura federale si muove sulla base degli “indizi” che trova la magistratura ordinaria. E i pm hanno intercettato gli juventini, non gli altri. Quindi sì: il rischio di ritrovarsi un giorno con la Juve condannata dalla giustizia sportiva e assolta da quella ordinaria c’è. Ma il sistema funziona così. C’è poco da incazzarsi
- Ho letto alcuni stralci del libro postumo scritto da Benedetto XVI. E mi sembra il suo ultimo grido nel deserto. Dentro, c’è tutto: l’accusa contro i “club omosessuali” nei seminari, l’attacco allo Stato moderno che vuole sovrastare l’individuo, la denuncia della dottrina gender che ribalta i sessi, la rivelazione di seminari in cui si facevano vedere “film pornografici” e il dispiacere nel vedere le scuole cattoliche dove “studenti sorpresi a leggere miei libri venivano considerati non idonei al sacerdozio”. Ma la cosa più incredibile è che Benedetto XVI abbia chiesto di pubblicare questi suoi scritti solo dopo la morte per evitare che un “vociare assassino” da parte della Chiesa tedesca colpisse lui e il Vaticano. Forse, un giorno, rileggeremo sotto un’altra luce le dimissioni del papa emerito.
- Dice Enrico Letta: “Il Pd non è un partito personale ma una vera comunità”. Sì, certo: una comunità in cui ci si accoltella politicamente a vicenda un anno sì e l'altro pure. Praticamente, un covo di serpi.
- Ormai Sanremo più che la kermesse della canzone italiana pare essere diventato un ricettacolo di vipponi. Metti dentro tutto e di più nella speranza di alzare lo share. Funziona, trasforma il tutto in un baraccone. Infatti ci saranno pure i Maneskin.
- Ne approfitto per darvi un “annuncio", se così
vogliamo chiamarlo: sarò costretto a guardare il Festival, ma proprio tutto, per realizzare ogni sera uno speciale di questa benedetta rubrica. Si chiamerà: “Quindi, Sanremo…” e non farà sconti. A nessuno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.