Le nuove tecnologie di solito portano numerosi benefici laddove vengano applicate con criterio, ma di pari passo con l'avanzare del progresso si ampliano spesso e volentieri anche le possibilità di guadagno illecito per i ladri, specie quando questo è legato ad apparecchi elettronici particolarmente costosi e richiesti sul mercato nero.
È proprio in questo contesto che si inserisce la nuova prassi che ha iniziato a prendere piede negli Stati Uniti d'America, dove i furti d'auto stanno iniziando a concentrarsi soprattutto sui sensori, i radar e le telecamere che vengono utilizzate per realizzare i sistemi si assistenza alla guida Adas: è sufficiente una rapida incursione per mettere le mani su un bottino molto richiesto sul mercato dei ricambi e anche abbastanza caro.
Ciò non deve stupire più di tanto, dal momento che anche in Italia sono aumentati i furti commissionati per specifiche parti di autovetture, come fanali, volanti, paraurti, sedili e batterie. Senza dimenticare le incursioni notturne fatte dai malviventi per impossessarsi delle marmitte catalittiche, dove si possono trovare metalli molto preziosi da rivendere a caro prezzo, come il palladio, il rodio e il platino.
Come segnalato dalle autorità statunitensi, nell'ultimo mese in particolar modo, c'è stata una chiara impennata di furti di dispositivi connessi ai sistemi Adas: a far clamore un video ripreso da una videocamera di sicurezza installata nei pressi del piazzale della Ron Tonkin Honda, una concessionaria del Southeast Portland, nell’Oregon. In pochi minuti sono state depredate ben 17 autovetture, a cui i ladri entrati in azione nella notte hanno sottratto i sensori che regolano il cruise control adattivo. Non un furto qualsiasi, dato che per rimediare, a seconda del modello d'auto o dei danni subiti nel corso della rimozione, si può arrivare a dover sborsare oltre 4mila dollari: per riparare, ad esempio, le 17 vetture sopra citate, complessivamente occorreranno 50mila dollari.
Il proprietario della concessionaria ha spiegato che il fenomeno ha iniziato a diffondersi in modo preoccupante negli ultimi mesi del 2024, riferendo di danni a 50 autovetture in tutto: un trend in crescita che è stato confermato anche dalla polizia di Portland, con 18 casi nel solo mese di novembre.
Il timore è che il fenomeno possa allargarsi a macchia d'olio anche al di fuori degli States, ma c'è in realtà una difficoltà di cui tener conto: i pezzi dei sistemi Adas sono complessi da piazzare online per i ladri, anche se rivenduti a un prezzo ridotto, per cui l'augurio è che ciò possa fungere da deterrente.
Altro elemento di cui tener conto è che occorrono delle competenze tecniche di un certo livello per rimuovere i sensori in modo rapido e senza danneggiarli: il ladro dell'Oregon ha colpito 17 veicoli in soli 10 minuti, ma per farlo servono nozioni non alla portata di tutti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.