![L’amicizia è una cosa (molto) seria](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2020/04/30/1588221485-relaxation-5014252-1920.jpg?_=1588221485)
Gentilissima dottoressa Valeria Braghieri, io già avuto modo di esprimere qui in questo spazio (e la ringrazio per aver ospitato la mia opinione) il rammarico che in questo nostro mondo purtroppo non c’è più spazio per la sacralità dell’amicizia. Stiamo parlando di qualcosa di infinitamente elevato (ed elevante) che nello stile di vita frenetico e superficiale fondato solo sull’utilitarismo materiale non trova più spazio! L’amico è qualcuno con cui ci si confida liberamente, che ti giudica anche aspramente ma sinceramente, qualcuno con cui ci si comporta liberamente, senza vergognarsi delle proprie insicurezze e soprattutto non ti chiede nulla in cambio! L’amico è uno specchio: ciò che riveli a lui (o a lei), è ciò che spesso non hai mai avuto la forza di rivelare neppure a te stesso. Di un amico vero puoi arrivare anche a saper apprezzare i suoi peggiori difetti! E non dico di tollerarli in nome dell’amicizia ma proprio apprezzarli, senza pretendere che debba cambiare! Ecco perché a mio parere abbiamo scordato il senso prezioso dell’amicizia che avevamo da bambini quando con un amico bisticciavi e ci poteva scappare anche qualche ceffone per poi dimenticarti di tutto e riderci sopra insieme dopo qualche ora. Ecco cos’è l’amicizia! Cordialmente
Salvatore
Caro Salvatore, se arrivano tante lettere piene di rammarico per le amicizie cessate all’improvviso o «scadute» nel tempo per accumulo di incomprensioni e distanza, mi viene da pensare che in realtà l’amicizia sia messa sempre al centro. Forse «noi» oggi siamo meno capaci di penderci cura di questo tipo di rapporto, di dedicargli attenzioni e manutenzione. Osservando le nuove generazioni invece non ho affatto questa impressione. Al contrario mi sembra che i ragazzi investano moltissimo sull’amicizia. In nome della «fratellanza» ho visto compiere gesti commoventi, grandi slanci d’affetto persino da parte dei «tipi» più chiusi e imperscrutabili. Trovo che tra loro siano solidali, empatici, protettivi e fedeli al limite dell’omertoso.
Provi a chiedere a suo figlio qualcosa della vita privata di un suo amico (magari per conto della madre che di nascosto vorrebbe carpire informazioni) tipo: «Conosci la ragazza che sta frequentando Giorgio?». Non ne caverà una sillaba se non quelle che gli serviranno ad esprimere il suo disappunto nei confronti del suo «impicciarsi». Anche questa, come quello schiaffo, è amicizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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