![Lettera aperta di una scimmia agli odiatori razzisti di Kean](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/11/1739268454-aztxytobm42zrfiivrju-lapresse.jpeg?_=1739268454)
Cari umani che avete insultato il giocatore della Fiorentina Kean chiamandolo «scimmia», chi vi scrive è una scimmia. Vera. Ho deciso di prendere carta e penna per protestare contro tutti quelli che come voi (uomini e donne) usano il termine «scimmia» pensando di offendere qualcuno. Chi lo fa è un razzista non solo verso il genere a cui egli stesso appartiene, ma anche nei confronti di quello animale a cui mi onoro di appartenere. Sì, sono onorato di essere una scimmia e vorrei rammentare agli ignoranti che imitano il mio verso per umiliare qualcuno (come accade di frequente negli stadi nei confronti dei giocatori di colore) che la vostra razza deve tantissimo alla mia. La «gentile» signora che qualche giorno fa ha urlato «scimmia» a una ragazzina che giocava a basket o quei miserabili che riempiono di offese il prossimo in ragione della pelle dovrebbe imparare che la razza umana è enormemente debitrice nei riguardi di noi scimmie.
Ad esempio, se Neil Armstrong il 20 luglio 1969 riuscì a mettere piede sulla Luna, fu perché già nel 1949 un mio simile - il macaco Albert II - era stato il primo essere vivente ad essere lanciato nello spazio. E poi: se scienza e medicina hanno fatto passi da gigante e oggi non morite più con la facilità di un tempo, lo dovete alle migliaia di scimmie-cavie condannate a sacrificare la loro vita per salvare la vostra. Nessuno ci ha mai detto grazie, anzi continuate a usare il termine «scimmia» in modo denigratorio. Ma voi, davvero, credete di essere superiori a noi? Più evoluti di noi? Magari solo perché nei circhi noi recitiamo la parte di quelli addestrati per far divertire voi. Non dimenticate che siete voi umani a discendere da noi scimmie, e non viceversa. E ciò nella storia dell’evoluzionismo ha il suo significato.
Rifletteteci su, se ne siete capaci. Per non parlare di nostro cugino Cita, lo scimpanzé che tante volte ha tolto dai guai perfino un eroe come Tarzan.
Ma voi niente, continuate a insolentirci come nel film di Fantozzi dove la figlia Mariangela è sbeffeggiata col nome di Cita dai colleghi del ragionier Ugo, costretto poi a rispondere alla domanda della figlia - «Papà, chi è Cita?» - con una pietosa bugia: «È una grande attrice, Cita Hayworth...». Per tutte queste, e mille altre ragioni, vorrei pregarvi di portarci più rispetto. Evitando così di offendere la vostra - e soprattutto la nostra - intelligenza. Cordiali saluti dalla vostra amica scimmia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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