Grazie maestro Riccardo Muti per aver fatto “stutare” i telefonini. E aver fatto, con l’uso di questo meraviglioso verbo “napoletano” (in realtà perfettamente italiano) il senso più illuminante del Natale. Almeno sotto il profilo teatrale. Ai cultori delle commedie di Eduardo De Filippo non sarà infatti sfuggita l’analogia tra lo “stutare” di Muti e lo “stutare” eduardiano: il primo è stato infatti adoperato ieri per rimbrottare i maleducati che tenevano il telefonino acceso durante il concerto nell’aula del Senato (“E stutatelo sto telefonino!”, è sbottato il maestro); il secondo è invece l’ordine che, nella celebre commedia “Natale in casa Cupiello“, Lucariello (interpretato da Eduardo) rivolge al fratello Pasqualino per fargli “stutare” (spegnere) le candele appena accese (“appicciate”) per chiedere alla Madonna il miracolo di salvare la moglie Concetta svenuta dopo l’ennesimo litigio familiare.
La scena è uno dei (tanti) momenti comici (ma anche drammatici) del testo più noto e in scena nel mondo firmato dal drammaturgo partenopeo. Riviviamo il momento clou della scena: la figlia di Lucariello e Concetta ha appena confessato alla madre l’intenzione di lasciare il marito, la mamma si sente male e si accascia sul letto, Luca Cupiello (intento a preparare o’ presepe…) si affretta a soccorrere la moglie, intimando al fratello Pasqualino di “appicciare” (accendere) le candele sul comò davanti all’immagine della Madonna: “Èmorta mia moglie! Pasqualino, appiccia le candele alla Vergine. Tutte le candele. Mi deve fare la grazia, mi deve fare il miracolo…. Per Concetta tutte le candele…”.
Appena un secondo dopo Concetta riprende i sensi grazie all’aceto e da Luca Cupiello parte, immediato, il contrordine: “Sta meglio…Pasqua’ stuta…stuta…”. Ma Pasqualino ritarda un istante e così Lucariello lo incalza con un perentorio: “Pasquale, ti ho detto che sta meglio… stuta… stuta le candele!”.
Il 26 dicembre in prima serata sulla Rai andrà in onda “Natale in casa Cupiello” reinterpretato dal bravo Vincenzo Salemme (che da giovane ha mosso i suoi primi passi da attore recitando proprio nella compagnia di Eduardo).
La scena delle candele da “stutare” sarà per lui un importante banco di prova. A casa tutti i telespettatori saranno col fiato sospeso. E, si spera, col cellulare “stutato”. Nel rispetto di Eduardo, di Salemme. E del maestro Muti…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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