Gli utenti di Facebook e Instagram possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno in parte. Una buona fetta di musica italiana tornerà utilizzabile nei post e nelle storie a partire dalle prossime ore. Soundreef, la maggiore concorrente di Siae, ha trovato un accordo economico con Meta per i diritti di utilizzo delle canzoni italiane sulle due piattaforme social.
Negli ultimi giorni per i fruitori di Facebook e Instagram è stato praticamente impossibile aggiungere musica di cantautori e artisti italiani a storie, video e post social. La società di Mark Zuckerberg aveva disabilitato la possibilità di inserire sonorità musicali nostrane a causa del mancato accordo con la Siae per i diritti di utilizzo. L'offerta economica presentata da Meta alla Società autori ed editori era stata definita irrisoria da quest'ultima e la mancata intesa aveva provocato la cancellazione di tutta la musica italiana da Facebook e Instagram. Il danno per influencer e digital creator è stato ingente con reel e contenuti anche vecchi praticamente silenziati e questo aveva fatto esplodere la polemica.
Soundreef e l'accordo con Meta
Nel mezzo alla diatriba tra Meta e Siae era finita anche Soundreef, la concorrente di Siae, che si era vista cancellare anche i brani dei suoi autori (tra i quali figurano Ultimo, Rkomi, Pooh e Giovanni Allevi) nonostante avesse un accordo valido in corso con l'azienda americana. Un bug che oggi sembra avere trovato una positiva conclusione. A confermarlo è stato Davide d'Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef a Repubblica: "A nessuno è piaciuta la decisione di Meta, neppure a noi, ma si sono messi a disposizione e abbiamo dialogato per ristabilire il nostro catalogo. Restano comunque bloccati i tanti brani 'misti' scritti da cantanti Soundreef insieme ad artisti Siae".
I termini delle trattative
Difendere artisti ed editori dallo strapotere dei colossi digitali rimane per aziende come Siae e Soundreef l'obiettivo principale e l'assalto di Meta e altre piattaforme può essere difficile da contrastare ma possibile. "La contrattazione sui diritti è tesa con tutte le piattaforme, a volte capita di percepire un clima di prevaricazione. Può succedere che provino a imporre un pacchetto, ma nella nostra esperienza - e delle altre società dei diritti europee - è possibile negoziare. Le piattaforme arretrano e concedono", ha detto d'Atri, che ha spiegato come Soundreef è riuscita a portare a casa l'accordo senza svendersi: "Non siamo mai contenti, il nostro lavoro è massimizzare i ricavi. Ma lo siamo del rapporto con Meta. Sul totale dei diritti online, Facebook e Instagram valgono un 10-15%".
Il problema rimane dunque Siae, che non è riuscita a trovare una quadra con Meta.
Secondo l'ad di Soundreef, però, la soluzione deve essere trovata nell'interesse anche dei fruitori dei social: "Siae ha il diritto di rifiutare le condizioni proposte ai suoi iscritti, ma si deve rendere conto che la decisione ha impatto sui non iscritti e sull’intero settore. D’altro canto, spero che Meta faccia un passo". E ora i milioni di utenti che utilizzano ogni giorno Facebook e Instagram sperano che anche Siae trovi un accordo con Meta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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