Natale, sicuri di sapere tutto? Le 15 cose più inaspettate della festa della cristianità

15 cose che solo in pochi sanno del Natale. Dall'origine della festa agli incidenti con gli alberi abbandonati dopo le feste

Natale, sicuri di sapere tutto? Le 15 cose più inaspettate della festa della cristianità

L’albero, i doni, il bacio sotto il vischio, i bastoncini di zucchero, i biscotti. Nessuna festa come il Natale è così piena di tradizioni, spesso date per scontate e portate avanti senza chiedersi da dove vengono o come sono nate. Eppure ognuna di queste “usanze” ha una storia davvero particolare che ha fatto di questa festa della cristianità una delle più belle e attese dell’anno, a cominciare dalla data del 25 dicembre. Ecco le 15 curiosità che di sicuro non si conoscevano (almeno fino ad ora).

Perché Natale si festeggia il 25 dicembre?

Non è sempre stato così. Sebbene si celebri la nascita di Gesù in nessuna parte della Bibbia viene citata questa data. Addirittura molti storici pensano che Gesù sia nato in primavera, non in inverno. Si è cominciato a festeggiarlo in questa data a partire dal 336 d.C. circa.

Perchè si fanno i regali

La tradizione dei doni da scartare sotto l’albero ha origini sia pagane che cristiane. Per quest’ultimi fare regali significava seguire l’esempio dei Re Magi e dei doni che portarono a Gesù, o le donazioni caritatevoli che faceva il Vescovo San Nicola. Tuttavia fare i regali in inverno fonda le sue radici anche nei Saturnali, una festa pagana in cui si facevano offerte agli dei.

Chi ha "inventato" gli alberi di Natale

La tradizione degli “Alberi di Natale” ha radici tedesche e prese piede grazie alla regina Vittoria e a suo marito, il principe consorte tedesco Alberto. Nel 1848 vennero ritratti in piedi davanti ad un albero addobbato insieme ai loro figli, dall'Illustrated London News. Il ritratto piacque talmente tanto che diffuse rapidamente la moda di averne uno in casa durante le feste natalizie.

Addobbare gli alberi

Addobbare alberi sempreverdi è una tradizione che affonda le sue radici da molto lontano. Lo facevano gli antichi egizi che per celebrare il solstizio d’inverno decoravano le case con palme verdi, mentre i romani celebravano i Saturnali con rami sempreverdi perché queste piante simboleggiavano il ritorno della primavera con la nuova vita. I primi alberi di Natale come li conosciamo oggi, sono nati in Germania nel XVI secolo.

Babbo Natale è un'invenzione

Babbo Natale, così come lo conosciamo ora, allegro e paffuto, è stato un’invenzione della Coca Cola per una campagna pubblicitaria del 1931 e venne disegnato dall'illustratore Haddon Sundblom. Prima di lui il “vero” Babbo Natale era San Nicola, un vescovo cristiano del IV secolo. Non indossava il vestito rosso che è così famoso oggi, ma donò tutta la sua eredità ai poveri e ai bisognosi. In olandese, il suo nome è Sinter Klaas, che in seguito si trasformò in Santa Claus.

Le calze appese al camino

L’idea di appendere le calze è nata per caso. Sempre il vescovo San Nicola venne a conoscenza della difficile situazione di un uomo che non aveva abbastanza soldi per la dote per far sposare le sue tre figlie. Il generoso San Nicola gettò un po' di monete d'oro nel camino che finirono nelle calze delle tre ragazze che si stavano asciugando vicino al fuoco. Da allora, la tradizione è rimasta.

La renna Rudolph

Anche l’amata renna Rudolph dal naso rosso è una trovata di marketing. Venne creata da un copywriter per il grande magazzino Montgomery Ward nel 1939, che scrisse una favola per bambini con Rudolph, che potesse essere distribuita per promuovere il negozio. Fu un successo enorme, con oltre 2,4 milioni di copie distribuite solo il primo anno! Nel 1949 Gene Autry registrò la famosa canzone "Rudolph the Red-Nosed Reindeer" e nel 1964 uscì il film.

Le ghirlande

Le ghirlande di Natale che addobbano spesso le porte delle case nel periodo delle festività sono in realtà simboli religiosi. In Europa l’usanza di portare sempreverdi in casa è iniziata nel XVI secolo, quando si recuperavano i pezzi dei rami tagliati dall’albero per renderlo uniforme e si reciclavano intrecciandoli. Il significato religioso arriva dalla forma circolare che non ha né inizio né fine e simboleggia l’eternità di Dio, l'immortalità dell'anima e la vita eterna che troviamo in Cristo.

L'abbreviazione "Xmas" non toglie significato al Natale

Contrariamente alla credenza popolare, "Xmas" non è un tentativo alla moda di "togliere Cristo dal Natale". "Cristianesimo" era scritto "Xianity" già nel 1100. X, o Chi, è la prima lettera greca di "Cristo", quindi "X" e nel IV secolo, Costantino il Grande faceva spesso riferimento alla versione abbreviata. Alcuni dicono che già nel 1021 l'abbreviazione "XPmas" veniva utilizzata per fare riferimento alla festa, che in seguito fu abbreviata in "Xmas".

"Jingle Bells" non era una canzone natalizia

La canzone "Jingle Bells" era originariamente il simbolo del ringraziamento e non del Natale. James Lord Pierpont la scrisse per il concerto del Ringraziamento della sua chiesa a metà del XIX secolo dandogli il nome di "One Horse Open Sleigh”. Nel 1857 venne poi ripubblicata con il titolo che conosciamo oggi. Divenne la canzone di Natale per un “caso spaziale”. Nel 1965, gli astronauti Wally Schirra e Tom Stafford la stavano ascoltando a pochi giorni dal Natale a bordo della Gemini 6 quando avvertirono il Controllo Missione di aver visto un "oggetto volante non identificato" in procinto di entrare nell'atmosfera terrestre, viaggiando nell'orbita polare da nord a sud. Proprio quando la situazione si fece tesa, interruppero la trasmissione con "Jingle Bells", mentre Wally suonava una piccola armonica accompagnato da Tom che scuoteva una manciata di piccole campanelle come quelle della slitta di Babbo Natale.

Quanto era proibito festeggiare Natale

In America dal 1659 al 1681, chiunque fosse stato sorpreso a festeggiare nelle colonie avrebbe dovuto pagare una multa visto che era proibito. La Massachusetts Bay Colony aveva creato la Penalty for Keeping Christmas. Si pensava che "tali feste, come quelle superstiziosamente tenute in altri paesi", fossero "un grande disonore per Dio e un'offesa per gli altri". La pena per chi infrangeva la legge era di cinque scellini. Durante la guerra d’Indipendenza americana, il giorno di Natale aveva così poca importanza tanto che il Congresso tenne addirittura la sua prima sessione il 25 dicembre 1789. Il Natale non fu nemmeno proclamato festa federale per quasi un altro secolo. Scherzando si potrebbe dire che l'atteggiamento del Grinch nei confronti della festa era vivo e vegeto molto prima di lui.

Gli incidenti per decorare

Ogni anno, soprattutto in America, quasi 15mila persone si recano al pronto soccorso tra novembre e dicembre per incidenti legati alle decorazioni natalizie. Facendo i conti circa 240 feriti al giorno. Gli incidenti più comuni sono le cadute, le ferite e le lesioni alla schiena.

Gli incendi dovuti agli alberi abbandonati

Parlando sempre di incidenti, secondo i dati dell’Electrical Safety Foundation, gli alberi di Natale secchi abbandonati dopo le feste, procurano circa 260 incendi ogni anno nel mondo con una media di 12 morti, 24 feriti e 16,4 milioni di dollari di danni alla proprietà. Altri circa 150 incendi accadono a causa delle luci decorative, con una media di otto morti, 16 feriti e 8,9 milioni di dollari di danni alla proprietà all'anno.

Il vischio è un afrodisiaco

La decorazione natalizia non è solo bella. È anche un antico simbolo di fertilità e virilità, e i druidi lo consideravano un afrodisiaco. La tradizione di baciarsi sotto ad un rametto di vischio ricorda quindi la fertilità.

I bastoncini di zucchero

I famosi bastoncini rossi di zucchero, simbolo per eccellenza delle decorazioni natalizie, hanno avuto origine in Germania.

La National Confectioners Association afferma che un direttore del coro originariamente diede le caramelle a strisce rosse e bianche ai bambini piccoli per tenerli tranquilli durante le funzioni religiose nel 1670. Fu solo quando un immigrato tedesco-svedese decorò il suo albero proprio con quei bastoncini di zucchero nel 1847, che divennero popolari come caramelle natalizie.

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