
Mentre dentro la comunità rom ragazze di 12 anni vengono messe incinta col consenso delle famiglie - nell'indifferenza di chi manifesta contro il patriarcato - la cronaca continua a registrare casi di donne di origini gitane arrestate per scippi e rilasciate perché in gravidanza. Ieri una trentottenne bosniaca è finita in manette mentre frugava nelle borse dei turisti nella metro romana. Ma non entrerà in prigione, anche se deve scontare 11 anni, perché incinta del nono figlio. Soprannominata «la gazza ladra», stava insegnando ad alcune minorenni i trucchi del mestiere. Giorni fa è stata arrestata una donna di origini croate,
«Mamma borseggio», che vanta un record di 148 furti, dieci figli e 30 anni di carcere che non farà. Poi c'è «Madame furto»: rom di origini bosniache, ha 42 arresti alle spalle e dovrebbe scontare (con il condizionale, ma nel senso del modo verbale, non del beneficio concesso dal giudice) ben 25 anni di condanne accumulate. Però aspetta sempre un figlio.
A Roma si dice che col Giubileo c'è così tanto lavoro che le borseggiatrici hanno dovuto assumere delle stagiste. Mah...
Comunque, noi di certo non cediamo alla facile propaganda della peggior destraccia razzista. Anzi! Pensiamo che i rom siano
la popolazione che contribuisce di più ad arricchire la cultura italiana.
E scusate l'uso scivoloso del verbo arricchire. E poi, visto il calo di figli tra gli italiani, ormai l'equilibrio demografico del Paese è garantito solo da questi simpatici zigani. Come dice il proverbio, «la mamma dei sinti è sempre incinta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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