Il femminismo, gli ecovandali e Rubio. Le parole della settimana

Le parole della settimana: Papa Francesco e il femminismo, un Picasso (orrendo) ritrovato, ecovandali condannati, Chef Rubio, la violenza e l'antisemitismo, la tecnologia del futuro

Il femminismo, gli ecovandali e Rubio. Le parole della settimana
00:00 00:00

Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori

Papa Francesco e il femminismo

“La Chiesa è donna, il popolo di Dio, non un'azienda multinazionale. La donna, nel popolo di Dio, è figlia, sorella, madre. Come io sono figlio, fratello, padre”. Così ha detto Papa Francesco agli studenti dell'università di Lovanio. Ma soprattutto ha aggiunto, a braccio: “Brutto quando la donna vuole fare l'uomo”. Il dito del pontefice si è piantato in una delle piaghe aperte e sanguinanti di questo Occidente impazzito, il femminismo che ha pervaso ogni angolo dell'agire umano. E ora femministe smarrite, ideologizzate e addestrate all'odio, gli ringhiano addosso. Questa volta il Papa ha rivestito il ruolo del bambino, l'unico che ha il coraggio di dire che il Re è nudo.

Un Picasso (orrendo) ritrovato

Negli anni '60 un rigattiere trova un quadro arrotolato in una cantina. Resta per cinquant'anni appeso alla parete di casa sua. Oggi scopre che forse è un Picasso che vale probabilmente milioni. Se questa notizia fosse vera non meraviglierebbe. Se fosse successa la stessa cosa con un quadro di Caravaggio di certo avrebbe avuto pochi dubbi sin dall'inizio, ma le avanguardie hanno scelto di abbandonare la bellezza come elemento fondante della propria arte e quindi ecco qua, un'arte contemporanea brutta che vale solo perché il mercato attribuisce valore al suo autore. Finirà mai questo inganno dell'arte dei tempi nostri?

Ecovandali condannati

Ogni tanto una buona notizia: due ecovandali, anzi ecovandalesse, Phoebe Plummer di 23 anni e Anna Holland, 22 anni, sono state condannate rispettivamente a due anni e a 20 mesi di carcere, per aver imbrattato i Girasoli di Van Gogh nell'ottobre del 2022 e per aver causato danni per 10mila sterline alla cornice dorata della tela protetta dal vetro. Era ora! Ma per protestare contro questa condanna altri due “attivisti per il clima” sono tornati a tirare zuppa di pomodoro su quella povera tela. L'insensatezza e la disperazione di questi gesti è talmente fuori da ogni logica che l'unico a cui si potrebbe dare colpa in Italia è Franco Basaglia.

Chef Rubio, la violenza e l'antisemitismo

Nella storia nascono sempre seminatori di odio, in un paese particolare come l'Italia ci ritroviamo in questo ruolo un tizio di Frascati che si fa chiamare “Chef Rubio”, quello che invita la gente a segnare i muri delle case dove abitano “agenti sionisti”, raccontando che i soldati ebrei “non valgono un cazzo” perché perderebbero nel corpo a corpo. Poi va su un palco a Milano, dopo un minuto di silenzio “per i martiri”, e dice che Milano non gli sta proprio simpatica e inizia con slogan come “la fine della colonia sionista è vicina”, “la lotta è amore”, “genocidio finanziato dalle comunità ebraiche”, e poi arriva a dire che “la Palestina ci ha insegnato il 7 ottobre che le azioni rivoluzionarie e partigiane sono possibili”.

In questo mondo pieno di confusione i social traboccano di gente antisemita e piena di rabbia da spargere, hater consacrati all'odio e alla divisione. Lui li rappresenta tutti.

La tecnologia del futuro

Nel frattempo la tecnologia fa balzi da gigante. L'intelligenza artificiale è stata usata in Israele per rispondere al lancio di missili iraniano.

Queste tecnologie stanno diventando sempre più pervasive e sempre più lo diventeranno, ma non sta crescendo con esse allo stesso ritmo la consapevolezza di ciò che sta succedendo. Il mondo del prossimo futuro avrà una discriminazione fondante: chi capisce cosa sta succedendo e lo padroneggerà e chi invece lo subirà inconsapevolmente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica