Insomma, è successo che giorni fa due attivisti per il clima sono stati condannati al carcere per avere imbrattato nel 2022 i Girasoli di Van Gogh alla National Gallery, e due ore dopo, per protesta, i loro compagni, nello stesso museo, hanno lanciato zuppa di pomodoro sugli stessi Girasoli; e sono stati arrestati. Poi ieri, per protestare contro le conseguenze della protesta, un'attivista e musicista italiana, Carlotta Sarina, nome di battaglia Lotta, su TikTok ha chiesto in lacrime: «Chi andrà a vedere Van Gogh quando la crisi climatica ci colpirà tutti?».
Lotta è una ragazza simpatica, titolo di studio - a occhio - Capricorno, usa un quantitativo di cosmetici e di lacca a causa del quale ogni mattina nell'Artico si stacca un blocco di ghiaccio, ma soprattutto è troppo giovane per ricordarsi cosa dicevano gli ambientalisti negli anni '70, '80 o '90, quando Al Gore, vicepresidente Usa, dichiarava che «le Maldive saranno sommerse nel 2018». Invece ci sono ancora. E anche gli ambientalisti.
Comunque. Cara Lotta, paradosso per paradosso, la domanda giusta, semmai, è: ma chi andrà a fare un picnic nei prati devastati dalle pale eoliche e piene di merde di mucche biologiche quando non ci saranno più Van Gogh?
Tra passare
una domenica in un museo o nei parchi di Milano con l'erba non falciata, noi che pure siamo sopravvissuti all'invenzione green del secolo, il tappo saldato alla bottiglia - scegliamo senza paura i girasoli. Ma di Van Gogh.
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