Il Pd è in crisi di nervi, flatulenze in Rai e la Francia: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la lite Roma-Parigi, il Pd che vota contro il Pd e l'attacco in Ucraina

Il Pd è in crisi di nervi, flatulenze in Rai e la Francia: quindi, oggi...

- Per dirvi a che punto è arrivato il nostro Paese: la procura generale di Roma ha concluso le indagini preliminari contro alcuni dirigenti della Rai accusati a vario titolo di stalking, lesioni e tentativo di violenza privata. Il caso è quello della giornalista Dania Mondini e nel calderone delle accuse c’è pure quella di aver reso impossibile la vita alla collega del Tg1 mattina con “incresciose e maleodoranti flatulenze”. Non so se sia vero o meno; non so se i presunti colpevoli di scoreggia verranno condannati a cinque anni di divieto di mangiare fagioli Borlotti; ma certo se la creme de la creme del servizio pubblico deve finire su tutti i giornali per una storia così puzzolente anziché per la qualità del prodotto giornalistico...beh: non siamo messi molto bene.

- Ovviamente non solleverà nessuno scandalo mastodontico visto che riguarda un partito di sinistra. Ma in questa rubrica ce ne sbattiamo quindi ve ne parlo: un'aspirante consigliera comunale di Siena è stata sottoposta ad azione disciplinare a scuola perché avrebbe invitato ai propri studenti delle classi quinte e quarte (dunque in età di voto) una mail dall'indirizzo di lavoro per informarli della candidatura nella lista del Pd. “Un'azione avvenuta utilizzando i canali ufficiali - fa sapere l’istituto scolastico - e il logo dell'istituto fortemente lesiva dell'immagine dell'Istituto stesso e per la quale riteniamo che siano state violate tutte le norme deontologiche di base”. Provate anche solo a immaginare cosa sarebbe successo se un esponente di FdI avesse provato a fare propaganda a scuola… Dove sono i caschi blu dell’Onu?

- L’Ucraina abbatte un drone sopra il palazzo di Zelensky, un po’ come successo l’altro giorno al Cremlino. Un avvertimento?

- Un deputato del centrodestra presenta una proposta di legge per innalzare l’età massima per potersi arruolare nell’Esercito, nella Marina, nei Carabinieri e via dicendo. Tra le motivazioni, oltre a quella di adeguare le norme al cambiamento dei tempi e dell’aspettativa di vita, ci sarebbe anche il desiderio di permettere a molti disoccupati di trovare un lavoro in mimetica. Il classico posto statale, ma sotto le armi. Ora, mi vengono in mente due riflessioni: la prima è che uno Stato che pensa di risolvere il dramma occupazionale assumendo nel pubblico è uno Stato economicamente morto; la seconda è che, in linea generale, se da contribuente dovessi scegliere se versare le tasse per il reddito di cittadinanza a un 30enne o per pagare allo stesso 30enne la ferma prefissata sotto le armi... beh: non avrei dubbi a spedirlo in caserma. Almeno può arruolarsi in Strade Sicure.

- Dice Repubblica: “Se la destra scambia il reddito di cittadinanza con la mimetica: lo spot che trasforma le caserme in ammortizzatori sociali”. Già perché la scuola fino ad oggi invece non è stato un inutile assumificio “de compagni”, vero?

- Finalmente posso dire qualcosa di positivo sulla protesta anti-fossili di Ultima Generazione. Oggi gli attivisti hanno bloccato via del Tritone a Roma piazzandosi in mezzo alla strada mezzi nudi con le tette al vento (ma non solo). Le foto meritano, ve lo dico. Queste sì che sono le proteste che piacciono a noi maschietti: saremo costretti dagli eco-vandali a stare fermi in mezzo al traffico maleodorante di Roma, ma almeno così è un bel vedere. Bravi.

- L’unica cosa che non ho ben capito è questa: che c'azzecca il reggiseno con la lotta al fossile? Non sarà mica, per caso, che i loro blitz sono diventati ormai una routine e non fanno più notizia? Da qui la necessità di alzare l'asticella: oggi nudi, domani?

- Oh, ho letto con più attenzione la storia di quella ragazza che dorme fuori dal Politecnico di Milano in protesta contro il caro affitti. Tutti a batterle le mani. Bene, brava, bis. Però la giovane vive ad Alzano Lombardo, vicino Bergamo, non in Sicilia. E fare la pendolare sarà faticoso ma non impossibile: i nostri nonni andavano a scuola a piedi, a volte a chilometri di distanza. Insomma, mia cara: a Milano gli affitti saranno anche folli, e sono d’accordo, ma per chi studia non è certo un obbligo abotare in città. Se proprio non vuoi fare avanti e indietro da Bergamo ci sono tanti posti, in periferia, dove pagare un po’ meno. Per tutto il resto c'è Atm.

- Il Pd è in crisi di nervi. A parte il fatto che non si è ancora ben capito dove voglia andare Elly Schlein, all’interno del partito i malumori crescono. Già se ne sono andati un bel po’ di riformisti e altri mugugnano. State a sentire cosa è successo oggi: alla Camera i Verdi hanno presentato un Ordine del giorno contro l’accordo tra l’Italia e la Libia sulla Guardia costiera. In sintesi lo ritengono un memorandum che rimanda i migranti nei lager tra torture e stupri. Elly Schlein ha chiesto al Pd di votare a favore dell'Odg, ma c’è un problema: quel memorandum venne firmato da Gentiloni, cioè dal Pd, e alcuni attuali deputati erano ministri durante i governi che lo approvarono e rinnovarono. Alcuni hanno chiesto alla capogruppo di trovare una via d’uscita, senza successo, e la spaccatura è emersa in tutta la sua cruda realtà. Sintesi: Elly ha costretto il Pd a votare contro il Pd. Geniale.

- Segnalo questa cosa del Pd non perché i dibattiti interni ai partiti non ci siano. Anche la maggioranza litiga un giorno sì e l’altro pure su nomine, leggi, leggine e finanziamenti. Ma qui parliamo di una rivoluzione, di una inversione a U sui temi fondativi del Partito. È come se Salvini chiedesse alla Lega di votare una mozione che definisce la legge Bossi-Fini un crimine contro l’umanità. Capite anche voi che farebbe notizia, no?

- Francia e Italia tornano a litigare. Stavolta è il ministro Darmanin ad accusare l’Italia, e segnatamente la Meloni, di non essere in grado di gestire i flussi migratori in arrivo dall’Africa. Tajani giustamente lo manda a quel Paese e annulla la visita a Parigi.

Scaramucce diplomatiche, su cui però occorre fare una riflessione: adesso non venitemi a dire che è il governo ad avere un posizionamento “isolazionista” in Europa. Vi ricordo che se c’è uno che da qualche tempo litiga con tutti quello è Emmanuel Macron. Solo che non si può dire…

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