Un passo indietro per la pace: così Povia prova a tendere la mano al sindaco di Nichelino dopo le polemiche degli ultimi giorni. I fatti sono noti: il cantautore doveva partecipare in veste di giurato a una festa del comune del torinese e cantare tre canzoni, tra cui il brano “Luca era gay”. Ma il primo cittadino Giampiero Tolardo, volto Pd, ha bloccato tutto, puntando il dito contro le posizioni dell’artista su omosessualità, euro e aborto. Una censura contestata da opinione pubblica, centrodestra e M5s, ma i dem hanno tenuto duro. Ora Povia tende la mano all’amministrazione rossa, invocando un “atto democratico”.
In un video pubblicato sui suoi canali social, Povia ha smentito molte affermazioni attribuitegli negli ultimi anni, sottolineando che molte di queste sono tratte da un“profilo troll”: “Soffro il fatto di passare per quello che non sono”. Soffermandosi sul contestato brano “Luca era gay”, il 51enne ha ribadito che si tratta di una storia d’amore che non parla di alcuna guarigione, ricordando che ancora oggi migliaia di persone la cantano a squarciagola perché è solo una canzone:“Io sono a favore dei diritti e della libertà per tutti, compresi i gay e quelli che escono con me, anche gay, lo sanno bene”.
Come anticipato, Povia è finito nel mirino del sindaco di Nichelino anche per le sue posizioni sui vaccini anti-Covid ma il cantautore ha tenuto a precisare:“Ho fatto mille vaccini nella vita, non è che se una volta non ne faccio uno per paura divento no vax”. Smontate anche le accuse sulla contrarietà all’aborto:“Io anti aborto. Dove l'ha letto? Perché io non trovo nulla in giro e, anche se non lo fossi, non posso cantare? Allora tutti quelli che sono anti aborto non devono vivere?”. Chiarite le sue posizioni, Povia ha invitato Tolardo a invitarlo alla festa del 20 settembre:“In un momento in cui c'è tanto odio di tutti contro tutti, faccia un passo indietro per la pace”.
Il video di Povia segue la netta presa di posizione del primo cittadino di Nichelino, sostenuto da tutto il Pd. In un video pubblicato su Facebook, Tolardo ha elencato le posizioni controverse dell’artista, affermando che la sua è“una città inclusiva, un luogo dove non siamo abituati a etichettare come ‘malate’ le persone gay”.
E ancora: “Queste posizioni sono diametralmente opposte (e lontane) da quelle di Giuseppe Povia, al quale non abbiamo certo tolto la libertà di parola (ha spiegato a tutta Italia cosa pensa del suo quarantesimo concerto annullato, proprio a Nichelino)”. Seguiranno aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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