Il primo viaggio del Pendolino, il treno più veloce al mondo

Domenica 29 maggio 1988 entrava in servizio il velocissimo Pendolino. Il viaggio inaugurale chiamò in causa due esemplari del mitico treno nella tratta tra Roma e Milano, con incrocio sull'Appennino

Il primo viaggio del Pendolino, il treno più veloce al mondo
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Un sole che irradia la terra con i suoi bagliori appuntiti, un cielo limpido come una sorgente di montagna, mentre nell'aria si respira gioia e frenesia. Sembra una domenica qualunque, invece è il 29 maggio del 1988. Il Milan, trascinato da una Van Basten in formato supereroe, sbanca lo stadio San Paolo di Napoli per 3-2 e vince il primo il scudetto dell'era Silvio Berlusconi. Nel frattempo, nel Belpaese una nuova creatura è pronta a rivoluzionare la mobilità, accorciando la distanza che intercorre tra le sue grandi metropoli. Grazie a lui sarà più facile viaggiare da Roma a Milano, o raggiungere Torino, Firenze, Napoli e Taranto. Si chiama ETR 450, ma tutti lo hanno già battezzatto "Pendolino", ed è il treno più veloce del mondo.

I segreti del Pendolino

In quella splendida giornata di intensa primavera entra in servizio regolare il mitico Pendolino, il treno ad assetto variabile che anticipa di molti anni l'epoca dell'Alta Velocità italiana. Il suo simpatico e bizzarro nomignolo gli viene appiccicato addosso a causa della cassa che oscilla sui carrellli. Vederlo transitare in curva è un autentico spettacolo, perché sembra piegarsi come farebbe un motociclista alle prese con dei tornanti di montagna. In rettilineo, invece, è una saetta che tocca addirittura i 250 km/h. La vera sfida del Pendolino, progettato dalla Fiat Ferroviaria, è di accorciare i tempi dei viaggi senza intaccare le infrastrutture già esistenti, mantenendo alti gli standard di sicurezza. Il risultato? Rispetto ai convogli tradizionali l'ETR 450 è più veloce del 25-30%.

Il Pendolino entra in servizio

Il viaggio inaugurale si snoda attraverso uno degli itinerari che promette di percorrere più spesso: quello tra Milano, il cuore pulsante dell'Italia rampante, e Roma, il centro decisionale e il cervello politico dello Stivale. L'obiettivo crometrico è coprire la tratta in meno di quattro ore. Data l’importanza dell’evento, i due Pendolini nome in codice IC 506 (da Roma a Milano) e IC 507 (da Milano a Roma) vengono scortati dagli ingegneri della Fiat, i quali dalla cabina di guida attraverso la filodiffusione cominciano a decantare a tutti i passeggeri, come dei novelli Cicerone, le doti del nuovo diamante della tecnica, spiegando il principio dell'incilnazione in curva, oltre a raccontare i punti salienti del viaggio. Dalla stazione di Roma Termini sale a bordo anche l’ingegner Galfré, mentre da Milano Centrale lo stesso compito tocca all’ingegner Losa, che è il padre del dispositivo sentinella che controlla attimo per attimo il comportamento dei carrelli in qualsiasi condizione di marcia.

Per l'Italia quella domenica è da incorniciare, perché per la prima volta si può viaggiare sulle linee ferroviare da Nord a Sud, e viceversa, a oltre 250 km/h con il massimo del comfort. L’incrocio tra i due Pendolini avviene sull’Appennino, tra Bologna e Firenze. Le due coppie di “Mirò”, come molti battezzeranno i no-stop Roma-Milano (IC 506-507 la mattina e 510-511 la sera) coprono il percorso in 3 ore e 58 minuti a 153 km/h di media, realizzati anche grazie all’incremento di 20 km/h sulla tortuosa tratta di 46 chilometri della Linea Lenta nel Valdarno. A fine settembre, il Roma-Milano della mattina viene prolungato fino a Torino in 5 ore e 33 minuti. Sei mesi dopo nasce la corsa Napoli Mergellina-Torino, via Milano, coperta a 128,5 km /h di media. Infine, nell’estate del 1989 viene istituita anche la prima coppia Roma-Venezia. Gli italiani col Pendolino sono più vicini.

L'epoca d'oro del Pendolino

Il Pendolino esce di scena e mandato in pensione nel giorno dell'Epifania del 2015, dopo oltre un quarto di secolo di onorato servizio. A dire il vero, i suoi quasi 27 anni di anzianità sulle spalle se li portava ancora benissimo.

Per la sua epoca fu una vera rivoluzione e nonché il primo convoglio su ferrovia a creare una concorrenza reale nei confronti dell'aereo. Ancora adesso dire Pendolino è come utilizzare un sinonimo di velocità e questo ci fa capire quanto questo progetto sia stato importante nella storia e nella società italiana.

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