Rischio annegamenti nei laghi: perché è così pericoloso e come evitarlo

Le numerose e tragiche fatalità che si sono consumate in alcuni laghi italiani fanno scattare l'allarme sulle misure di sicurezza da adottare per evitare ogni rischio: ecco quali

Rischio annegamenti nei laghi: perché è così pericoloso e come evitarlo
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Le cronache degli ultimi giorni ci hanno consegnato numerosi eventi tragici che si sono consumati nelle acque dei laghi: l'ultimo in ordine di tempo riguarda il ritrovamento del corpo di un senegalese di 20 anni nel Lago di Bolsena, a Capodimonte, grazie all'aiuto di un drone intervenuto dopo che per tutta la giornata di ieri i sommozzatori si erano messi a lavoro, ma senza esiti positivi.

Dispersa una bambina di 11 anni

Come abbiamo visto sul Giornale.it, risulta ancora dispersa una ragazzina di 11 anni senegalese e residente con la famiglia a Bulciago (Lecco) dopo un tuffo sul Lago di Como: da ieri pomeriggio non si hanno più sue notizie. L'ultima volta che è stata vista poco dopo il suo ingresso in acqua assieme al fratello di 16 anni vicino alla foce del torrente Meria, dalle parti del Lido. In quell'area sono frequenti correnti sottomarine e si troano anche numerose fosse: secondo una prima ricostruzione, la piccola non sarebbe stata ancora in grado di nuotare. Sul posto continuano le ricerche delle forze dell'ordine con l'aiuto anche di sommozzatori e un elicottero che sorvola tutta l'area.

Incidente sul Lago di Garda

Un'altra tragica fatalità, invece, si è consumata anche sul Lago di Garda dove il corpo di un uomo di 32 anni, Francesco Zanetti, è stato recuperato nella giornata di Ferragosto dalla Guardia Costiera di Salò (Brescia) dopo aver deciso di prendere il suo acquascooter in un orario tardo serale vietato dalla legge. I suoi amici hanno dato l'allarme poco dopo le due di notte a causa del mancato rientro dell'uomo il cui corpo è stato ritrovato intorno alle 4 del mattino in un'area vicino a punta Gro, nel comune di Sirmione (Brescia), con la scooter d'acqua ritrovato semiaffondato.

Le altre fatalità

Neanche due giorni fa, poi, un giovane di 21 anni è deceduto all'ospedale San Gerardo di Monza dopo essere stato recuperato dai Vigili del Fuoco nelle acque del Lago di Como. Di origini egiziane e residente a Milano, la causa della morte risale ai gravi danni neurologici che ha riportato per essere rimasto sott'acqua per circa 20 minuti, a otto metri di profondità, prima di essere ripescato dai soccorsi. Risale al 12 agosto, invece, la morte per annegamento di un peruviano di 32 anni che si trovava sul ramo lecchese del Lago di Como: dopo essere scivolato dal suo materassimo non è più tornato a galla. Nonostante i numerosi tentativi di rianimarlo dopo aver recuperato il corpo a circa 20 metri di profondità non c'è stato nulla da fare.

Il vademecum per bagni in sicurezza

Tutte questi accadimenti nei laghi, tra l'altro concentrati tutti in questo periodo, creano sicuramente una certa paura in chi decide di concedersi alcuni giorni di relax in queste e altre aree. Ma quali sono i consigli per fare un bagno in assoluta sicurezza? L'Ats (Agenzia di tutela della Salute) di Brescia ha stilato un vademecum con le regole principali da osservare per non incorrere in alcun pericolo: anche se a volte sembrano consigli scontati è bene ripeterli per evitare qualsiasi criticità: innanzitutto, bisogna informarsi con le autorità del luogo e con i regolamenti vigenti prima di immergersi nelle acque in cui si vuole fare un bagno; vanno rispettate le segnalazioni e le aree dedicate alla balneazione. Massima attenzione, poi, alla zone in cui viene consigliato di indossare apposite scarpe "da scoglio" per evitare di tagliarsi se ci si trova in zone con scogli.

Come si legge su LeccoToday, poi, è fondamentale "attenersi alle segnalazioni presenti! Evita di tuffarti da pontili: il fondale potrebbe non avere la giusta profondità o presentare ostacoli (rocce, spuntoni in metallo ecc)" ma anche di prestare la massima attenzione "ai possibili vortici presenti nel lago".

Ultimo consiglio, ma non per importanza, è quello di fare il bagno soltanto se si sa nuotare. "Nuota in acque basse e non allontanarti troppo dalle rive anche se utilizzi tavole o materassini. Renditi visibile. Se puoi, fai il bagno in compagnia/presenza di altre persone".

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