Schlein in fuga da un mare di guai, Zelensky ordina e Adani eccitato: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le missioni di Schlein e Meloni a Bruxelles, il pesce nella boccia di vetro e l'anatomia secondo il Cassero

Schlein in fuga da un mare di guai, Zelensky ordina e Adani eccitato: quindi, oggi...

- Va bene, Meloni oggi è andata al Consiglio europeo e tutti a spernacchiarla perché si porta in dote alcune polemiche interne (le nomine), altre con la stampa (la strage di Cutro) e tutto il resto. Però la sua competitor, Elly Schlein, oggi si presenta da Olaf Scholz e gli altri (pochi) leader socialisti d’Europa con in mano le seguenti proposte: un po’ meno militarismo sull’Ucraina, posacenere da borsetta contro l’inquinamento, legalizzazione della cannabis, utero in affitto libero all’estero tanto poi i figli li riconosciamo pure in Italia. Non so chi sta messo peggio…

- Che poi stavo pensando, cara Jasmine Cristallo: tutta ‘sta storia per il posacenere da borsetta così da non buttare in terra il filtro della sigaretta quando la cosa più ovvia, logica, banale sarebbe smettere di fumare così da ridurre le emissioni per coltivare tabacco, produrre nicotina, catrame, sigarette, pacchetti, plastichina del pacchetto e tutto il resto. No?

- Adani è già eccitato all’idea di vedere Retegui, che gli ricorda Belotti e Iaquinta (sarebbe un complimento?). Considerato come è andata a finire con De Ketelaere, disegnato come il “nuovo Kakà” e risultato essere un bidone, fossi in Retegui inizierei a preoccuparmi.

- Il Comune di Treviso ha vietato le bocce di vetro per tenere i pesci, avete presente? Pare infatti che il nuotare in circolo stordisca i pesciolini. Rendetevi conto fino a che punto lo Stato può arrivare a regolare la nostra vita.

- Firmato il regolamento per obbligare i produttori a esporre in etichetta se vi sono di mezzo ingredienti particolari tipo gli insetti. Ho già i brividi: non vorrei scoprire di aver già mangiato chissà come e chissà dove un po’ di grilli.

- Titolo di Rep: “La solitudine della Meloni: i leghisti disertano l’Aula. Lei: ‘Io non sono Mosè’”. Cosa c’azzecca la frase su Mosè con l’assenza dei ministri leghisti? Nulla, visto che era rivolta ai sassi dell’Adige di Bonelli. Li avrebbero bocciati all’esame dell’Ordine per una cosa del genere, però fanno i maestri di giornalismo.

- Pare che gli attivisti del clima di Ultima Generazione in Germania vogliano fondare un partito per avere maggiore “protezione” e soprattutto per garantirsi una migliore struttura per ottenere i finanziamenti. Ma in fondo di partiti verdi ne sono sempre esistiti e sempre esisteranno: magari inizieranno a far qualcosa di serio smettendola con lo scarabocchiare opere d’arte in giro per l’Europa.

- Macron si è preso sulle spalle la responsabilità di una riforma impopolare come quella delle pensioni, e ha fatto bene. I francesi però sono belli incazzosi e infatti hanno occupato i binari delle stazioni e stanno creando non pochi problemi in tutte le grandi città francesi. Si parla di un milione di persone. Però, dico però, ricordiamoci sempre che chi governa lo fa su mandato del popolo elettore - come dice Mattia Feltri - e non del popolo in tumulto.

- Zelensky ringrazia l’Ue per il sostegno e soprattutto per la fornitura dei nuovi “Mig”. Passato all’incasso, però, ha già un’altra lista della spesa: vorrebbe “aerei moderni e missili di lunga gittata”, magari rapidamente perché ogni ritardo “rischia di prolungare la guerra”. Altro, Sir?

- I cinesi hanno inventato un’App per mandare baci a distanza. Praticamente scarichi l’applicazione, appiccichi al telefono un aggeggio fatto in silicone che simula le labbra, chiudi gli occhi e.. smack: ecco il “limone” a distanza. Spero la start up fallisca presto. Altrimenti è chiaro: meritiamo l’estinzione.

- Quello che ieri accusava il governo di essere diviso, parlo di Carlo Calenda, oggi scopre che a Massa il Terzo Polo si è spaccato in due. I renziani sono andati col centrosinistra, quelli di Azione col centrodestra. Alla faccia del partito unico.

- Mentre i giornali discutono delle presunte liti nel centrodestra, il Pd a settimane dall’elezione del segretario ancora non ha i nuovi capogruppo. I dem sono in rissa interna. La decisione doveva arrivare già qualche giorno fa ma è stata rinviata. Elly ha fatto due nomi (Francesco Boccia per il Senato e Chiara Braga per la Camera), ma Bonaccini ne rivendica almeno uno. Schlein intanto per non pensare troppo alle beghe interne se ne va a Bruxelles. E lo fa disertando la seduta di ieri alla Camera, un’assenza che non è passata inosservata e che ha regalato lo scettro dell’opposizione - almeno per un giorno - a Conte. Sembra quasi che a Bruxelles Elly ci sia andata per scappare un po’ al caos italiano. Che brutta bestia dover guidare un partito come il Pd.

- Anche perché il partito per ora non lo tiene. Elly infatti è favorevole all’utero in affitto, l’ha detto in varie interviste, ma oggi Debora Serracchiani ha fatto sapere che “noi siamo contro la Gpa”. “Noi” chi, scusi Debora? Parla anche per il segretario, lo fa per voce di Bonaccini o stiamo assistendo ad una fronda interna?

- Allora, Bonaccini come sapete si è detto contrario all’utero in affitto. Qualcuno ha intervistato Camilla Ranauro, presidente del Cassero di Bologna, che dice: “La posizione di Bonaccini è contraddittoria e crea una distinzione tra coppie di uomini e coppie di donne, figlia di un pregiudizio omofobo dannoso che vede ancora le donne come maggiormente ‘materne’”. Ehm, signora Renauro: ci sarebbe quel dettaglio per cui le signorine hanno l’utero e i maschietti il pisellino.

Due pisellini non fanno un utero: ecco perché le donne sono “maggiormente materne”. Claro?

- La Nato ci avverte: preparatevi a una guerra di logoramento. Va bene. Però andrebbe riconosciuto ai tanti che lo sostenevano mesi fa: ci avevano visto giusto...

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