Scuola, via ai percorsi di abilitazione per i docenti precari

Stanziati 50 milioni di euro per il 2023 per la scuola, con il rafforzamento delle segreterie, ma soprattutto dedicati ai percorsi di abilitazione dei docenti precari della scuola statale e di quella paritaria

Scuola, via ai percorsi di abilitazione per i docenti precari
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Uno stanziamento di 50 milioni di euro è stato previsto per il 2023 nel corso della seduta 27 luglio dalle commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati che ha approvato importanti emendamenti al dl Pa Bis per il sistema scolastico. Il primo punto affrontato, il rafforzamento delle segreterie scolastiche nella fase in cui le scuole sono chiamate ad attuare le azioni previste dal PNRR.

Lo stanziamento, permetterà alle scuole, già a partire da settembre, di dotarsi di personale amministrativo aggiuntivo, compreso quello ausiliario. I fondi arrivano nella disponibilità del ministero dell’Istruzione, in considerazione del mancato avvio dei percorsi universitari di abilitazione.

I percorsi di abilitazione del personale precario

Altro punto fondamentale in cui si è intervenuti con il sostegno dell'intera maggioranza, sono stati i percorsi di riabilitazione del personale precario della scuola, sia statale che paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione, per l'accesso ai percorsi da 30 CFU (crediti formativi universitarti, ndr). Per partecipare, sarà necessario aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi.

I casi che non rientrano nella tempistica

Inoltre, poiché l’avvio dei percorsi abilitanti necessiterà di tempo per entrare a pieno regime e soddisfare, anno per anno, la richiesta di abilitazioni da parte di tutti gli interessati, si prevede che per i prossimi tre anni, nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.

Una piattaforma per famiglie e studenti

Grazie a un’ulteriore misura, famiglie e studenti avranno a disposizione una Piattaforma unica come canale di accesso a tutti i servizi offerti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dedicati a orientamento, offerta formativa, arricchimento dell’esperienza scolastica, fruizione di prestazioni a sostegno del diritto allo studio.

Ai fini dell’erogazione di contributi economici a studenti e famiglie, il MIM (ministero dell'Istruzione e del Merito, ndr) potrà inoltre acquisire dall’INPS i dati relativi all’indicatore sulla situazione economica equivalente (ISEE), rendendo così più agevole l’individuazione dei beneficiari e l’erogazione dei sostegni economici (per esempio borse di studio o contributi per viaggi di istruzione).

Le parole del ministro dell'Istruzione e del Merito

Soddisfazione da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Con queste misure, si potenzia la scuola, sostenendola nell’attuazione del Pnrr e dando una risposta ai docenti precari sia delle scuole statali che paritarie, si semplificano le procedure per l’accesso ai servizi scolastici e per l’erogazione degli aiuti: grande attenzione ai lavoratori della scuola e alle famiglie”, ha commentato.

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