Da settembre ad agosto: cosa cambia per gli esami di riparazione

Gli esami di riparazione dovranno essere effettuati entro la fine di agosto: ecco cosa dice la circolare del Ministero dell'Istruzione e i nuovi fondi destinati a 500 Istituti Scolastici

Da settembre ad agosto: cosa cambia per gli esami di riparazione
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La campanella suonerà prima del previsto per tutti gli studenti alle prese con gli esami di riparazione: una circolare del Ministero dell'Istruzione e del merito (Mim) spiega che il recupero dovrà avvenire entro il 31 agosto e non oltre. Questo termine era già stato previsto nel 2007 dal decreto Fioroni ma che non è stato quasi mai rispettato tant'é che, molto spesso, questi esami sono slittati a settembre.

Il perché dell'anticipo

Il ministero, quindi, non fa altro che far rispettare una norma esistente già da oltre 15 anni così da avere a disposizione tutti i risultati ottenuti dal recupero dei debiti in tempo utile. L'anticipo è neessario per il contesto del "Piano di semplificazione per la scuola", presentato lo scorso 20 aprile 2023 dal Ministro dell’istruzione e del merito al Consiglio dei Ministri, Giuseppe Valditara, che tra gli obiettivi perseguiti intende realizzare una piattaforma online tramite la quale famiglie e studenti possono "consultare informazioni e dati necessari per scegliere in modo consapevole il percorso scolastico e post-scolastico; fruire in modo organico e personalizzato di tutti i servizi digitali per l’orientamento, le iscrizioni, i pagamenti e le comunicazioni; seguire facilmente tutto il ciclo scolastico, la carriera ed i principali traguardi di studentesse e studenti".

Nel caso specifico, il ministero fa sapere che per la scuola secondaria di secondo grado gli studenti dovranno essere pronti e operativi a sostenere gli esami di riparazione nel periodo compreso tra il 16 e il 31 agosto.

Nuovi fondi per la scuola

Nelle ultime ore, poi, il ministro Valditara ha firmato un nuovo decreto con cui vengono assegnati 95 milioni di euro a 500 Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado: queste risorse sono quelle del Pon (Programma Operativo Nazionale) "Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento", per il Fondo europeo di sviluppo regionale che riguarda la programmazione 2014-2020 e che si chiuderà il prossimo mese ottobre. La cifra riguarda una platea di oltre 390mila studenti grazie alla quale ogni scuola potrà realizzare "reti locali, cablate o wireless, o per l’acquisto di schermi digitali o strumenti per la trasformazione digitale nella didattica o di attrezzature laboratoriali green".

Nella scelta degli Istituti, il decreto specifica che saranno messe in primo piano le esigenze degli studenti che si trovano in condizioni di fragilità secondo il Rapporto Invalsi 2023 destinando il 56% dei fondi alle regioni dove il fenomeno è più accentuato.

"Questa nuova misura è un altro passo nel nostro impegno per il superamento dei divari territoriali nell'apprendimento, attraverso percorsi di crescita e di accompagnamento mirati, in sintonia con le azioni programmate con l’Agenda Sud già per il prossimo anno scolastico. Nostro compito è riunire l’Italia dando a tutti i giovani le stesse opportunità formative", ha dichiarato Valditara.

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