A sinistra si scannano, s'è perso un F-35 e Kevin Costner: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'incontro all'Onu, le presunte liti nel centrodestra, la Schlein che vuol riaprire i gazebo e l'accordo sul divorzio tra Kevin Costner e la moglie

A sinistra si scannano, s'è perso un F-35 e Kevin Costner: quindi, oggi...
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- Negli Usa, per precisione nella Carolina del Sud, un F-35 è precipitato non si sa bene dove e l’esercito Usa ha dovuto chiedere ai cittadini di fornire informazioni nel caso in cui l’avessero visto. Cioè: questi perdono un velivolo da 80 milioni di euro nel loro Paese e non riescono a trovarlo subito. Ci hanno messo 24 ore per trovare alcuni detriti. Se fossi nei piloti non sarei così tranquillo di andare in scenari di guerra.

- "La pace senza libertà si chiama oppressione e quella senza giustizia si chiama dittatura. Mosca deve capirlo”, ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dalla tribuna dell'Assemblea Generale dell'Onu a New York. Sono d’accordo, in linea di principio. E non solo per l’Ucraina, ovviamente. Però da che mondo è mondo le guerre, se non vedono un “vincitore”, di solito si concludono con un trattato di “pace”, un armistizio, che traduce in carta un compromesso. Non è la soluzione migliore in base al principio di libertà? Di sicuro. Ma a volte occorre essere pragmatici e chiedersi se e per quanto sia saggio persistere in un conflitto che porta inevitabilmente morte e distruzione.

- Storica riunione delle Nazioni Unite con Zelensky e Lavrov più o meno nella stessa stanza. Soliti proclami. Solite accuse contrapposte. Riunioni ottime per i titoli dei giornali, per ora meno a provocare la pace.

- Che la Meloni si sia auto-infliggendo l’emergenza migratoria solo per poter alzare i toni sull’immigrazione, come sostengono Boldrini&co, mi pare di una tale idiozia che sarebbe anche inutile commentare. Ma dobbiamo. Vorrei far notare alla sinistra che gli elettori hanno votato il centrodestra per “risolvere” la crisi dei migranti, non per ritrovarsi 100mila richiedenti asilo sul groppone.

- Istituto Luce, scansate. State a sentire cosa riportano le agenzie di stampa sulla visita di Giuseppe Conte a Lampedusa: “Pennette al sugo con il parmigiano. Eccolo il menù che la signora Teresa Giardina, la pensionata che nei giorni della grande emergenza a Lampedusa ha sfamato un gruppetto di migranti, ha offerto al leader del M5s”. Pare che l’ex premier sia rimasto “a lungo ad ascoltare” e sia rimasto “profondamente colpito” dal racconto. Lui, leader di quel partito che si è inventato la definizione di “taxi del mare” e che ha firmato i decreti Salvini. Mah…

- C’è stata una nuova fumata nera dal dibattito europeo sulla riforma del diritto di asilo. Ora, signori miei: sono quasi dieci anni che parliamo di immigrazione e che Bruxelles ci promette dei miracoli che puntualmente non si verificano. Qui occorre cambiare spartito. E fare da soli. Perché non ci sono accordi, e non ci sono “piani Ursula”, che possano davvero fare la differenza. I casi Minniti e Merkel, il primo capace di “trattare” con i capi tribù libici e la seconda di costringere l’Ue a pagare Erdogan, lo dimostrano: servono fatti, non dichiarazioni d’intenti.

- Pare che Elly Schlein voglia trasformare il Pd in un “movimento”, con l’apertura ai gazebo, con referendum online sul programma ed estati militanti a gogo. In pratica, la neo segretaria dem vuole far diventare il Pd un nuovo M5S, proprio mentre Giuseppe Conte tenta di far diventare i pentastellati un partito. Direbbe la mangusta Timon: mi sta sfuggendo qualcosa?

- Kevin Costner e l’ex moglie Christine Baumgartner raggiungono una soluzione "amichevole" al loro divorzio: lui devolverà a lei, ogni benedetto mese, qualcosa come 63mila dollari. Adesso provo a chiederli a mia moglie appena torna a casa: vediamo se sarà altrettanto amichevole.

- Tutti a parlare delle presunte liti nel centrodestra, con le accuse di Salvini a Ursula von der Leyen (alleata, o almeno così pare, di Meloni). Però la verità è che anche a sinistra se le danno di santa ragione. Ma di brutto. Conte sostiene che i punti di “diverbio” col Pd sono tanti, visto che loro vogliono la “terza via” mentre i dem chiedono “l’accoglienza indiscriminata”.

I democratici ribollono di rabbia, accusano Conte di pseudo-leghismo e “sparate populiste”. Risultato: l’unica alleanza che potrebbe permettere al centrosinistra allargato di impensierire il centrodestra, ovvero una unione M5S-Pd, sembra più lontana che mai.

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