La propaganda ininterrotta e falsa delle forze di opposizione sta fomentando sempre di più gli animi, incitando soprattutto i giovanissimi ad atti reazionari, violenti e non. La supposta "TeleMeloni" contro la quale Pd, e non solo, puntano il dito ormai da tempo, rimproverando il governo di aver monopolizzato la Rai, non esiste: come è già stato dimostrato con i timing, infatti, le ricostruzioni secondo le quali la televisione pubblica darebbe più spazio al centrodestra che non al centrosinistra si basa su assunti sbagliati. Eppure i contestatori e gli antagonisti avanzano con il paraocchi e non si fermano le proteste di piazza contro la Rai. Il motivo? Non parla della guerra in Palestina così come loro vorrebbero, secondo logiche democratiche tutte e loro vantaggio. L'ultimo assalto in tal senso è stato compiuto a Catania, dove la sede Rai è stata presa per l'ennesima volta di mira dai violenti.
"TeleMeloni merda. Free Palestine", si legge su una saracinesca della sede, che da poco era stata ripulita a seguito di precedenti insulti. "Per la seconda volta in pochissimi giorni sono stati imbrattati, con delle scritte offensive nei confronti dell'azienda e di chi ci lavora, gli esterni della sede Rai di Catania", è il commento del sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai. Il clima attorno alla televisione pubblica è rovente e si inserisce in un contesto generale in cui si assiste a una continua sobillazione degli animi per rendere le piazze bollenti e arrivare agli scontri. I giovanissimi usati come arieti, che finiscono per uscire dai cortei come agnelli, sono una delle armi delle opposizioni di piazza, che in questo modo cercano di accendere la discussione per destabilizzare gli equilibri di maggioranza.
"Si tratta di teppisti che hanno definito l'azienda 'Telemeloni', accostando a questo dei termini volgari. Nei confronti di questi soggetti servono risposte forti e immediate. Esprimiamo solidarietà a tutto il personale della sede di Catania, come di tutte le sedi interessate dagli attacchi", prosegue la nota, che mette l'accento su come tutto questo sia figlio del clima politico voluto dalle opposizioni.
"Quello che è accaduto dovrebbe far riflettere quei politici, tristemente a corto di argomenti, che da mesi parlano di una inesistente 'Telemeloni' fatta di censure e sbilanciamenti che non esistono, come tutti i dati hanno sempre confermato", prosegue la nota, che richiama a un quanto mai necessario senso di responsabilità da parte di chi ha potere di influenzare le folle. "Ribadiamo la necessità di abbassare quindi i toni nel dibattito sulla Rai per evitare, come è successo, di fomentare teppisti e violenti", conclude la nota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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