Usi questi elettrodomestici? Occhio a usare le prolunghe: tutti i rischi

È sempre consigliabile prestare particolare attenzione a tutti quelli dotati di elemento riscaldante

Usi questi elettrodomestici? Occhio a usare le prolunghe: tutti i rischi
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Le prolunghe e le ciabatte sono degli strumenti d'uso quotidiano particolarmente comodi, dal momento che consentono di collegare alla corrente elettrica dei dispositivi in condizioni di particolare necessità, nel caso in cui si intenda adoperarli a distanza da una presa o qualora si abbia bisogno di connettere alla rete più di un solo apparecchio.

Per quanto il loro utilizzo sia comune, è consigliabile prestare particolare attenzione a seconda del tipo di elettrodomestico che ad esse si vuole attaccare, in particolar modo quando si tratta di dispositivi dotati di un "elemento riscaldante", vale a dire quello che converte l'energia in calore attraverso il processo di resistenza elettrica, come ad esempio gli asciugacapelli, i tostapane o le stufe.

Un insufficiente livello di potenza supportato dalle due tipologie di dispositivi potrebbe portare a conseguenze molto gravi, ma allora a cosa bisogna stare attenti? Prolunghe e ciabatte che rispettano le norme SEC riportano indicati non solo i marchi di sicurezza ma anche la potenza massima totale degli apparecchi elettronici che vi si possono connettere. Nel caso in cui si verifichi un sovraccarico, si può rischiare di provocare degli incendi per via di cortocircuiti o surriscaldamenti.

In genere le prolunghe che troviamo facilmente in commercio reggono fino a 1.800 Watt, ciò nonostante il consiglio degli esperti è sempre quello di evitare di collegare ad esse apparecchi elettronici che superano la soglia dei 1.500 Watt. Con quali elettrodomestici, quindi, è sconsigliato il loro utilizzo?

Innanzitutto il primo consiglio è quello di evitare di effettuare collegamenti in serie tra prolunghe o ciabatte: mai attaccarne una a un'altra, dato che così facendo si incrementa il rischio che si verifichi un surriscaldamento dei cavi e del circuito.

Stufe e scaldini elettrici sono tra gli elettrodomestici più sconsigliati da connettere a prolunghe o ciabatte, dato che si tratta di quelli il cui utilizzo è maggiormante connesso a incidenti dovuti al surriscaldamento dei circuiti: secondo i dati di cui è in possesso la Consumer Product Safety Commission, solo tra 2017 e 2019 ben 1.700 incendi, con tanto di vittime, sono stati causati da questo genere di riscaldatori portatili.

Restando sempre nel campo del riscaldamento o raffrescamento, anche per i condizionatori è sconsigliabile la connessione a ciabatte o prolunghe, dal momento che consumano una grande quantità di energia elettrica: sempre meglio collegarli a una presa a muro.

Pur essendo di piccole dimensioni, anche i tostapane rientrano in questo gruppo di elettrodomestici, visto il loro elevato consumo di energia elettrica: il rischio incendi in caso di connessione a una prolunga è più alto. Peggio ancora per i forni tostapane, che richiedono più potenza (1200-1400 Watt).

Anche il microonde rientra di diritto nel gruppo degli elettrodomestici energivori: nel caso in cui lo si voglia posizionare in cucina è consigliabile scegliere una collocazione nei pressi di una presa per un collegamento diretto.

Sempre più diffuse nelle case di tutto il mondo, Italia compresa, le friggitrici ad aria le quali, a seconda delle loro dimensioni, possono addirittura assorbire fino a 2mila Watt: il rischio surriscaldamento è molto alto in caso di connessione a prolunghe o ciabatte, per cui sempre meglio un collegamento diretto. Nel caso in cui non si trovasse un luogo in cui collocarle, per via della grande distanza da una presa, meglio usarle all'occorrenza e poi riporle.

I frigoriferi usano in genere meno Watt di altri elettrodomestici da cucina, ma ciò nonostante è consigliabile un collegamento diretto evitando prolunghe, soprattutto per il fatto che

sono costantemente in funzione. Una prolunga in genere non provoca incendi se connessa a questo genere di apparecchi, tuttavia non sono infrequenti i casi in cui sia proprio essa a causare malfunzionamenti nei frigoriferi.

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