Sono accusati di danneggiamento aggravato e il 12 maggio prossimo, a quanto si apprende, andranno a processo. Gli attivisti che hanno imbrattato la facciata del Senato per protestare contro la crisi climatica dovranno rispondere del loro gesto davanti a un giudice. Mentre il clamore del loro atto continua a far discutere, c'è però chi ha già preso le loro difese. Su La7, ad esempio, il sociologo Domenico De Masi ha solidarizzato con gli ambientalisti d'assalto e ha pure rivelato che si sarebbe unito volentieri a loro, se solo avesse avuto qualche anno in meno.
De Masi difende gli ambientalisti
"Chi non ha a disposizione i telegiornali e i grandi organi di stampa, che cosa può fare? Degli atti eclatanti che non fanno male a nessuno. Hanno usato della vernice lavabile, sono passato stamattina davanti al Senato e non c'era più nulla", ha affermato in tv il professore apprezzato dai grillini. E ancora, rincarando la dose: "Mi dispiace solo di non avere più l'età di fare queste cose, sennò sarei andato anch'io, non c'è dubbio". De Masi ha quindi minimizzato sul gesto degli attivisti. "Un atto che non fa male a nessuno e che costringe noi in questo momento a parlare dell'ambiente, mentre sennò parleremmo di altre cose molto meno importanti, beh è un atto eroico", ha aggiunto il sociologo, correggendo poi immediatamente il tiro. "Eroico, insomma, sto dicendo troppo... Però dire che sono criminali è quasi antitetico a dire che sono eroi. Sono due esagerazioni".
"Vanno elogiati"
Secondo De Masi, dunque, i vandali in azione davanti al Senato "hanno semplicemente richiamato l'attenzione di tutti noi". E alla giornalista Alessandra Sardoni, che gli chiedeva se considerasse giusti anche i blitz nei musei, il professore ha risposto: "Nei musei non dite mai che i quadri hanno un vetro davanti. Sfregiano la Gioconda? Ma quando mai! Vanno dette le cose come si deve e vanno elogiati i giovani che sentono questo problema più degli adulti". Obiettando, ci chiediamo a questo punto cosa sarebbe la convivenza civile se ciascuno manifestasse per ciò che desidera a colpi di blitz e di gesti eclatanti che di eroico non hanno davvero nulla.
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La rivelazione di Bonelli: "Ho sabotato delle ruspe"
Sempre su La7, a difesa degli ambientalisti si è schierato anche il co-portavoce dell'alleanza Sinistra-Verdi, Angelo Bonelli. "Non sono assolutamente dei criminali. Sono azioni che non condividiamo, ma definirli criminali è un fatto che non sta né in cielo né in terra", ha commentato il deputato. Poi l'esponente politico ha ammesso di aver in passato preso parte ad analoghe azioni di disobbedienza civile in nome dell'ambiente.
"All'inizio degli anni 90, quando ho iniziato a frequentare i Verdi, ho fatto un forte atto di disobbedienza civile. In un'area bellissima di Roma che stava per essere oggetto di una grande speculazione, io ho sabotato delle ruspe.
Sono andato con dei giovani studenti universitari e abbiamo messo chili e chili di zucchero nei motori di queste ruspe. Sapevano che stavamo facendo questo reato. Sì, l'ho fatto questo reato perché volevo difendere questa bellissima zona", ha raccontato su La7 Bonelli.#omnibus "Quando mettevo zucchero nei motori delle ruspe...", Angelo #Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) ricorda alcune sue battaglie a favore dei temi dell'#ambiente #omnibusla7 #3gennaio https://t.co/Yvc42XaSuV
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