Puff Daddy, il patriottismo, Medjugorje. Le parole della settimana

Le parole della settimana: alluvione in Romagna, di chi la colpa, l'arresto di Puff Daddy, il patriottismo di Giorgia Meloni, i contestatori di Emanuele Filiberto, il Vaticano si pronuncia su Medjugorje, forse

Puff Daddy, il patriottismo, Medjugorje. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori

Alluvione in Romagna, di chi è la colpa?

E così l'alluvione in Romagna è passata e mentre si spala il fango e si asciuga l'acqua, per la seconda volta in poco più di un anno, la gente vuole capire cosa sia successo. E lentamente emergono le colpe della regione Emilia-Romagna, responsabile di decenni di mancata programmazione. Recentemente si è addirittura saputo che nel 2023 aveva dirottato su un intervento intorno a Parma milioni di euro previsti per la manutenzione di Sillaro e Lamone. E proprio il Lamone ha distrutto la località di Traversara. Qualcuno la colpa dovrà pur prendersela. È il primo passo per trovare il modo perché una tale tragedia non succeda più.

L'arresto di Puff Daddy

In America hanno arrestato il rapper Puff Daddy, con accuse che vanno dal traffico sessuale a ombre che investono la pedofilia. Saranno i tribunali a decidere sulla sua colpevolezza. Ma ciò che si può sin da ora dire è che non ci si può meravigliare più di tanto se dovesse essere giudicato colpevole. L'Occidente ha scelto di elevare gli antieroi come nuovi modelli, in un percorso che ha radici nella rivoluzione francese e nel romanticismo. Mettiamo pure sul piedistallo pirati, cattivi e rapper. Poi però non meravigliamoci se si comportano in coerenza con se stessi.

Il patriottismo di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni viene premiata all'Atlantic Council e nel suo discorso riporta al centro, fra le varie, due parole: Nazione e patriottismo. Agli italiani questi due termini suonano tradizionalmente male, coperti come sono stati, negli anni, dall'accusa di essere concetti fascisti. Ma ogni nazione del mondo si salva dalla liquefazione contemporanea solo nella misura in cui controbilancia con una buona dose di patriottismo. Chissà che nel futuro non ci si dia maggiore libertà di coltivare questa virtù.

I contestatori di Emanuele Filiberto

Emanuele Filiberto è stato insignito della cittadinanza onoraria del Comune di Valdieri, in provincia di Cuneo, tradizionale meta di vacanza di Casa Savoia. La motivazione: “per il suo impegno e il suo legame storico e la dedizione al territorio”, definita “un’occasione unica per ripercorrere le orme dei suoi illustri antenati e scoprire la storia che lega la nostra comunità alla storia della dinastia sabauda”. Nel frattempo un gruppo di cittadini ha deciso di contestarlo, fatto ovviamente più che lecito, ma lo ha fatto “in nome della resistenza, la lotta partigiana e le persone che si sono sacrificate per la libertà”. Attribuire a una persona vivente la responsabilità per le azioni dei propri antenati è un atto vile. E anche cieco, perché allora bisognerebbe considerare ciò che Casa Savoia nel bene e nel male ha rappresentato per l'Italia, dallo Statuto Albertino all'Unità d'Italia. Ma si sa che quando una visione è ideologica tende ad essere cieca.

Il Vaticano si pronuncia su Medjugorje, forse

Il Vaticano si è espresso su Medjugorje. Forse. Il Dicastero per la dottrina della fede non si è espresso sulla supernaturalità del fenomeno, ha precisato che “ i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti”, né per “presenziare alle presunte apparizioni”. Inoltre il nulla osta non implica un giudizio sulla vita morale dei “presunti veggenti”.

Ma visti i frutti positivi “autorizza il culto pubblico”. La domanda è: ma se dopo aver messo in dubbio tutto l'apparato che ruota intorno a Medjugorje, come ha fatto, il Vaticano avesse vietato il culto pubblico, qualcuno lo avrebbe ascoltato?

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