- Leggo dall’Ansa: “La lotta all'evasione punta sull'intelligenza artificiale grazie anche ad una maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni”. Adesso è ufficiale: l’Ai è pericolosa (si scherza).
- La ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, "ha vietato le attività dell'organizzazione terroristica Hamas e della rete internazionale 'Samidoun - Palestinian Solidarity Network' in Germania". L’Ong in questione è accusata di aver distribuito dolcetti per strada a Berlino il giorno dell’attacco dei terroristi in Palestina. I tifosi della libertà di espressione sempre e comunque storceranno il naso, magari. E pure a noi fa impressione bandire chicchessia. Però su una cosa credo non si debba transigere: qualsiasi siano le motivazioni delle guerre, nessuna opera di resistenza giustifica il massacro di civili nei loro letti. Faticherei a dividere il quartiere con chi inneggia al terrore, dunque posso comprendere il ministro Faeser.
- Togliere l’istituto dei senatori a vita non cambierà la vita di questa Paese. Chi si trappa le vesti parlando di riduzione delle prerogative del Capo dello Stato lo fa su un potere di nomina che sa più di monarchia che di democrazia: se esistono già i cavalieri del lavoro e altre onorificenze, perché nominare senatori a vita persone - per quanto lodevoli - che possono votare leggi e fiducia al governo pur senza essere eletti? Detto questo, potrà essere per Meloni una moneta di scambio: vi ridò i senatori a vita se mi votate la riforma. Ci sta. L’importante è che passi almeno il premierato e che tolga ai parlamentari il potere di fare e disfare le maggioranze a loro piacimento.
- Secondo alcuni studiosi dell’Alma Mater di Bologna, Università dove purtroppo ha studiato anche il sottoscritto per errori di gioventù, l’attacco di Hamas del 7 ottobre sarebbe una “rappresaglia impensabile ma annunciata”. Il documento non la condanna, la “comprende”. Dunque mi domando: se arrivano a giustificare le rappresaglie, faranno lo stesso anche con quelle naziste di via Rasella? Perché sennò le cose non tornano. Oppure le rappresaglie vanno bene solo quando a morire sono un migliaio di israeliani?
- Mi sono arrivati due volantini risalenti al 1987 all’epoca della prima Intifada. Vi si legge: “Sanzioni per Israele. Fermiamo il massacro del popolo palestinese, difendiamo i diritti di tutti i popoli del Golfo”. Firmato: il Fronte della Gioventù, cioè la frangia giovanile della destra italiana, gli avi - se così vogliamo chiamarli - di quelli che oggi sono al governo e sostengono “senza se e senza ma” Tel Aviv. Non lo riporto con fare polemico, solo come riferimento storico. Di sicuro una fetta della destra missina difese il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato e a volte lo fece con forza, pur condannando il ricorso al terrorismo. Ma non fu mai una posizione granitica, anzi. Almirante negli anni '70 disse chiaramente che “Israele conduce una battaglia coraggiosa e civile”. L’evoluzione, dalla svolta di Fiuggi in poi, è stata evidente. E forse con Meloni ha trovato il suo compimento finale.
- Il mondo va tutto al contrario. Oggi scopriamo che J-Ax, quello che litigava con Salvini sui migranti, non è di sinistra ma “libertario” e considera su alcune cose la destra moderata e la sinistra “fascista”. Poi sul Corriere scopri che Francesco Totti in realtà a Spalletti gli vuole bene e lo considera un grande allenatore. Così, come se nulla fosse stato: le liti, la serie tv, le accuse reciproche. Per caso siamo stati infettati da un qualche virus diffuso nell’aria?
- Minacce a Salvini da parte della baby gang Z4. Indaga la Digos, forse li prenderanno, difficilmente riusciranno a torcere un capello al vicepremier. Però mi sorprende che nessuno a sinistra abbia sprecato anche solo 10 minuti per vergare una nota di solidarietà al ministro, anche solo per fare un po’ di scena.
Fosse successo a Elly Schlein, avrebbero già consumato 10kg di inchiostro per spiegare perché l’onda neofascista rischia di rimandarci tutti nel Ventennio. Qui invece nulla. Salvini può morire e tutti fischiettano, pure i quotidiani. Mah.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.