"Vi svelo il trucco dei migranti", Apostolico leggi qui e Greta: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il terrorista sbarcato a Lampedusa, due cose da dire al giudice di Catania e l'arresto della Thunberg

"Vi svelo il trucco dei migranti", Apostolico leggi qui e Greta: quindi, oggi...

- A tutti quelli che “il diritto di asilo va concesso pure ai terroristi” (cit. un famoso giudice), vorrei far sentire cosa ha da dire Claudio Galzerano, non un cattivo e puzzolente leghista ma il direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere. Un uomo di stato, insomma. "Occorre distinguere chi viene in Italia perché in fuga da guerre e carestie e chi per altri motivi - dice - Ricordiamo che chi arriva in maniera illegale commette un reato e c'è chi per evitare di essere rimpatriato ricorre all'istanza di asilo come escamotage, strumentalizzando le norme per poi far perdere le proprie tracce”. Capito? Prima cosa: entrare illegalmente in uno Stato, qualsiasi Stato, è illegale. Secondo: se lo fai perché scappi dalla guerra va bene, ma per altri motivi non è accettabile. Terzo: molti di quelli che approdano in Italia usano la storia del diritto d’asilo come escamotage per far perdere le proprie tracce. Si fanno prendere, ottengono ospitalità, chiedono asilo e poi tanti saluti. Ci fregano. E noi muti. Vi pare normale?

- Ah, c’è un’altra cosa che dice il funzionario Galzerano. Questa: la pratica di mettere i migranti tunisini nei centri per la valutazione rapida delle domande non è un’invenzione di quella cattivona della Meloni. Ma “l’Italia si è solo portata avanti con il lavoro” e tra poco “questa procedura verrà imposta dall’Europa”. Spiegatelo alle varie Apostolico e ai giudici che non confermano i trattenimenti, grazie.

- Occhio, che qui le cose si ingrossano. Il Pentagono Usa ha messo in allerta 2mila sondati americani per un eventuale dispiegamento in Medio Oriente. Per ora al confine con Libano ci sono solo scaramucce. L’Iran minaccia ma va poco oltre. Cina, Russia e Turchia sono alla finestra. Ma siamo seduti su una bomba che, Dio non voglia, sembra proprio pronta ad esplodere.

- Arrestata Greta Thunberg a Londra. L’attivista green protestava contro un meeting di capoccia del petrolio e del gas che si teneva in un hotel vicino ad Hyde Park. I video mostrano il volto beffardo della combattente fatta salire su una camionetta. Tutto fa notizia, tutto fa immagine, tutto fa brodo per il suo “mestiere” da militante. Però di una cosa possiamo sorridere: quel che è certo, è che la camionetta con cui l’hanno portata via andava a benzina. Greta pianterà un paio di alberi per rimediare a cotanto inquinamento?

- Israele fa sapere che risponderà all’attacco di Hamas, come peraltro sta facendo. Di sicuro cercherà di liberare i prigionieri, di cui ora i terroristi stanno iniziando a far circolare i primi video. Ma non è detto che il piano preveda “l’invasione di Gaza”. Perché? Difficile dirlo. Secondo un amico che vive in Israele e che certe cose le mastica, sarebbe solo tattica nell’attesa di avere Biden a Tel Aviv. Ripartito il Presidente, daranno il via alle azioni di terra. L’alternativa invece è proprio che gli Usa si mettano in mezzo e chiedano ad Israele di evitare l’ingresso con le truppe a Gaza, operazione che provocherebbe inevitabilmente migliaia di morti. Anche civili. E allora? Allora non resta che attendere. Ma una cosa è certa: nelle capitali europee, a Washington, all’Onu, in mezzo mondo orientale, una guerra via terra è davvero poco “popolare”. Nessuno ovviamente a poche ore dal massacro di Hamas avrebbe mai avuto il coraggio di dire alcunché a Natanyahu, ma più passa il tempo più si riduce "l’effetto indignazione" per le decapitazioni dei jihadisti. Le guerre contano molto sull’emotività: nessuno avrebbe ostacolato un’invasione scattata subito dopo il massacro, ora è già diverso. E col passare dei giorni si riduce lo spazio di azione di Tel Aviv.

- L’attentatore di Bruxelles era sbarcato a Lampedusa nel 2011, era tunisino e gli era stato negato il diritto di asilo. Vi dice nulla? Tunisino. Lampedusa. Accoglienza. A me fa venire in mente il discorso di quel giudice secondo cui il diritto di asilo va dato “anche ai terroristi”. Ma soprattutto fa venire in mente Iolanda Apostolico e vi spiego perché. Il decreto del governo (dichiarato "illegittimo" dal tribunale etneo) prevede che i migranti provenienti dai Paesi “sicuri” vengano trattenuti in un centro di accoglienza finché la loro domanda viene vagliata alla frontiera con una modalità accelerata. Poi, in caso di probabile esito negativo, vengono rispediti indietro. È un modo per evitare proprio quello che è successo con Abdesalem Lassoued: il jihadista era sbarcato a Lampedusa, arrivava da un Paese sicuro, non ha ricevuto l’asilo ma ha potuto circolare liberamente per l’Europa per quasi 12 anni. Perché? Perché nessuno si è preso la briga di valutare la sua richiesta di asilo trattenendolo in un apposito centro. O, per dirlo con altre parole, Lassoued ha sfruttato l'escamotage di cui sopra: "ricorrere all'istanza di asilo per poi far perdere le proprie tracce”. Se la “procedura” del governo Meloni fosse stata applicabile allora, forse Lassoued oggi sarebbe in Tunisia e non avrebbe ammazzato due innocenti. Ecco perché mi chiedo se i giudici di Catania pensano a cosa potrebbero provocare i loro provvedimenti in punta di diritto. Guarda caso, alcuni dei tunisini recentemente liberati sono già scappati…

- Il capo dell’intelligence militare di Israele ha ammesso di aver fallito: “Non siamo stati all'altezza della nostra missione più importante. Mi assumo piena responsabilità”.

Finito l’attacco a Gaza, è facile immaginare che Aharon Haliva si dimetterà e forse non avrebbe potuto fare altrimenti. Lo stesso probabilmente faranno il capo di Stato Maggiore, Herzi Valevi, e il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Dimessi per evidente inefficacia. Eppure ammettere il fallimento fa loro onore.

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