Audrey Hepburn celebrata dalla «sua» Roma con una mostra all'Ara Pacis

In occasione del 50° anniversario di «Colazione da Tiffany» un'esposizione racconta il rapporto tra l'attrice, vera icona del XX secolo, e la Città Eterna, dove trovò il successo con «Vacanze Romane» e trascorse molti anni con il figlio italiano Luca Dotti, che della mostra è anche curatore. Parte dei biglietti devoluto all'Unicef

Il legame tra Audrey Hepburn e Roma è fortissimo. Fu nella Città Eterna che l'attrice britannica girò il film che la fece diventare un'icona assoluta del XX secolo, Vacanze Romane (William Wyler, 1953). Nella capitale italiana la Hepburn girò anche La Storia di una Monaca (Fred Zinnemann, 1959) e soprattutto visse diversi anni, nella fase «italiana» della sua vita, successiva al matrimonio con lo psicologo Andrea Dotti, da cui ebbe un figlio, Luca, nel 1970.
La «sua» Roma celebra ora la Hepburn in occasione del cinquantesimo anniversario del suo film più celebre, Colazione da Tiffany (Blake Edwards, 1961), con una mostra al Museo dell'Ara Pacis, curata proprio dal figlio Luca Dotti assieme a Ludovica Damiani, Sciascia Gambaccini, Guido Torlonia e con la consulenza di Sava Bisazza Terracini. «Audrey a Roma. Esterno, giorno» il titolo della mostra aperta dal 26 ottobre fino al 4 dicembre, e che racconta attraverso immagini, video e oggetti personali le tre vite vissute a Roma dall'attrice: oltre a vivere la seconda parte della sua vita da diva, più nell'immaginario che sul set (dal 1967 Audrey rallentò molto la sua attività), e oltre a fare la madre, Audrey ha vissuto tutta la sua ultima parte di vita come ambasciatrice dell'Unicef. Uno spazio sarà dedicato alle immagini dall'archivio Unicef che documentano i viaggi di Audrey Hepburn tra i bambini di Bangladesh, Vietnam, Somalia, Sudan, Etiopia ed America Latina. La mostra servirà infatti a raccogliere fondi per l'Unicef: per ogni biglietto 2,50 euro andranno ai progetti dell'organizzazione per l'infanzia delle Nazioni Unite.
Si potrà inolte «gustare» una selezione di scatti inediti, quasi rubati - provenienti dagli archivi di Reporters Associati, Photomasi, Istituto Luce e Kobal Collection - colgono Audrey Hepburn in momenti di vita quotidiana nella città. Didascalie, testi e grafica ripercorreranno il personale ricordo del rapporto tra Audrey e Roma. Un video esclusivo rivelerà momenti della sua vita privata lontana dalle scene.
Un'altra sezione della mostra sarà legata alla moda, della quale Audrey è sempre stata un simbolo vivente, con il suo stile naturale e inimitabile. All'Ara pacis sono raccolte creazioni di Givenchy, Valentino, e tanti altri che rappresentano anche il modo di vestire di quel periodo, con abiti indossati da Audrey nella vita di tutti i giorni.
In contemporanea con la mostra Mondadori pubblica il volume «Audrey a Roma», curato da Ludovica Damiani e Luca Dotti con testi di Sciascia Gambaccini, in libreria dal 25 ottobre 2011, in corrispondenza con l'apertura del Festival internazionale del film di Roma (192 pagine, 192 illustrazioni, 24.90 euro).


All'Ara Pacis fino al 4 dicembre 2011, tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 19 (ingresso consentito fino alle 18). Biglietto di ingresso 10 euro (ridotto 8), dei quali 2,50 devoluti all'Unicef. Info 060608, www.audreyhepburn.com, www.unicef.it/web/audrey.

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