Un anno molto particolare il 2022, anno della mancata ripresa economica di tutta l’Euro-zona e che, invece, ha visto consolidarsi ulteriormente il fronte orientale con la Cina, ovviamente, sempre in pole-position. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha aggravato - e non poco - la situazione, mettendo quasi il freno a mano all’aumento della quota dell’elettrico, soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale, visto il caro energia. Altri paesi da sempre pro-elettrico, come la Norvegia, sembrano quasi essere sul punto di fare dietro front, visto il forte buco in bilancio causato dai troppi incentivi proposti verso le auto a zero emissioni. Anche la Svizzera, visto l’aumento dei costi energetici, sembra pronta a varare nuove direttive per limitare l’uso e la ricarica delle auto a elettroni. Tuttavia le novità non si sono fatte attende e, anzi, molte proposte interessanti hanno popolato le pagine dei principali siti di settore. Auto elettriche, ovviamente, in prima linea ma anche vetture più razionali con motorizzazioni a benzina, anche diesel oppure ibride mild, full e anche plug-in. Il mercato si sta facendo sempre più ricco di motori elettrificati secondo diversi livelli di ibridizzazione e, quasi controcorrente, non sono neanche mancate delle succulente proposte dal piglio sportivo. Il grande ritorno di Lotus con l’Emira, ultima a benzina del brand, oppure la prima M3 con carrozzeria station wagon (curioso considerato il periodo storico) o ancora la strepitosa GT3 RS su generazione 992, un missile da pista con una deportanza da far invidia ad una vettura del campionato FIA WEC. Tante proposte interessanti che analizzeremo assieme in questo articolo.
Alfa Romeo Tonale
Non potevamo non aprire la nostra classifica con l’auto simbolo di questo 2022. Alfa Romeo Tonale ha popolato le copertine dei siti di settore per mesi, prima, durante e a seguito del debutto. Una delle auto più attese degli ultimi anni e che, almeno fino ad ora, non ha deluso le aspettative. L’auto della rinascita (pt.2) di Alfa Romeo, decisa a popolare anche i segmenti inferiori al “D” per riuscire a conquistare quote di mercato. Forte del suo telaio versatile, con motori benzina ibridi, diesel o anche Plug-in fino a 280 CV, Tonale si sta facendo ancora attendere per le strade a causa di una ridotta disponibilità di esemplari, ma col tempo arriverà. Ben rifinita, dalle dimensioni giuste e con una linea che ha conquistato fin da subito, elevando finalmente il livello tecnologico delle vetture del biscione. Aspettiamo tutti, forse, una versione Quadrifoglio che, forse, mai arriverà, ma sperare non costa nulla quindi continuiamo. Listino invece che parte da un prezzo base di 36.000 euro. Si resta comunque in attesa di un ulteriore crossover di segmento B/C, più piccolo, che andrà a popolare la parte bassa del listino. Vedremo…
Maserati Grecale
Non poteva poi mancare Grecale nel nostro elenco delle migliori di questo 2022. Simbolo della rinascita - insieme ad MC20 - del celebre marchio del tridente modenese. Linee eleganti, dolci e raffinate al tempo stesso, supportate da un livello meccanico ormai quasi introvabile in commercio. Solo la presenza della piattaforma Giorgio vale il posto in questa classifica. Architettura di alto livello che è stata ovviamente affinata per supportare al meglio forme e masse differenti rispetto a Stelvio, ma ora capaci di accogliere motori mild-hybrid o, con pesanti accorgimenti, anche una meccanica 100% elettrica per la Grecale Folgore. Doppio quadrilatero alto all’anteriore, multilink a cinque leve nel retro, con trazione integrale ma preponderante al posteriore e motori longitudinali fino al godurioso 2.9 V6 biturbo Nettuno, fiore all’occhiello della tecnologia in casa Maserati. Rispetto al passato eleva la qualità dei materiali delle finiture nonché delle componenti più tecnologiche, come infotainment, ADAS e software di gestione, segno di una grande crescita e sviluppo del marchio italiano, deciso a compire un grande lavoro di riposizionamento a livello globale.
Peugeot 408
Un po’ tutto e un po’ niente ma, proprio per questo, originale sotto molteplici punti di vista. Nuova Peugeot 408 è l’auto simbolo del 2022 per la casa del leone francese, destinata a puntare sempre più sulla ricercatezza estetica delle sue vetture. Con 408 si è ulteriormente affilato lo sguardo del frontale rispetto a 308, auto da cui tra l’altro eredita piattaforma, meccaniche e molteplici componenti. 408 sorge infatti sulla piattaforma EMP2, ex PSA, capace così di accogliere senza problemi motori a benzina, diesel, ibridi plug-in e, con apposite modifiche anche una versione 100% elettrica, in programma nei prossimi anni. Con 408 si è trovato il perfetto punto di unione tra l’eleganza di un’ammiraglia da rappresentanza, lo spazio di un crossover, l’altezza da terra di un SUV e la dinamicità di una berlina compatta. Tutto unità in un solo veicolo, capace di incrociare sia i gusti dei giovani ma anche delle famiglie alla ricerca di una vettura fuori dalle corde. Premiato quindi il design, in primis, senza però dimenticare l’insieme di tecnologie e confort a cui il brand francese e la piattaforma danno accesso, con un prezzo di partenza di 32.950 euro.
MG4
Certi miti, prendono lunghe strade, si perdono e infine ritornano. Questo il caso di MG, lontana erede della storica casa automobilistica britannica che, negli ultimi anni ha preso sottobraccio l’ennesimo colosso automotive cinese per rinascere (SAIC Motor). E bene, mi verrebbe da aggiungere. Un’intera gamma di veicoli elettrici e non, tra cui spicca sicuramente MG4, crossover a batteria dal design convincente e dalla cura costruttiva non scontata, soprattutto considerando il prezzo di partenza, da 29.190 euro. Una cifra al limite delle citycar elettriche ma che, nel caso di MG, permette di accedere ad una vettura spaziosa, moderna e ben rifinita da ben 4,28 metri di lunghezza. L’obiettivo di MG è raggiungere una quota di mercato del 3% in Italia, già nel 2024, ma al momento sembrano esserci tutti i presupposti per poter centrare l’obiettivo. Due i tagli di batteria disponibili, da 51 o 64 kWh, così da raggiungere un’autonomia complessiva di 350 o 450 km e potenze fino a 204 CV. In futuro arriverà anche una versione dual-motor con batteria da ben 77 kWh e potenze fino a 300 e passa CV, con in più la funzione Vehicle-To-Lead, così da cedere energia ad altri apparecchi esterni (perfino abitazioni) in caso di necessità.
Renault Austral
Forse l’auto più simbolo della Renaulution del costruttore francese. Renault Austral, più di nuova Megane E-Tech punta a far conoscere il significativo cambio di paradigma di Renault, ora concentrato verso il raggiungimento di una maggior qualità costruttiva, tecnologica e ingegneristica. Se non bastasse il design vincente, moderno e accattivante di Austral, per convincere, ci pensano anche le innumerevoli soluzioni interessanti presenti nel modello. A partire proprio dalle motorizzazioni, tutte elettrificate o ibride, tra l’altro sfruttando il brevettato sistema ibrido di Renault - con cambio Multi-Mode - abbinato ora, per la prima volta, ad un motore 1.2 3 cilindri turbo. Le potenze spaziano così da 130 a 200 CV, mentre i consumi rimangono contenuti, soprattutto per la versione di punta, l’ibrido E-Tech che sembra avvicinarsi ai 20 km/l, un valore notevole considerando la sua stazza. Nella versione più accessoriata, la Icon Esprit Alpine, il celebre nome francese torna in auge anche sulle vetture di Renault, per identificare gli allestimenti sportivi. Tante poi le soluzioni smart all’interno, come ad esempio la consolle centrale modulabile e capace di scivolare avanti e indietro per liberare spazio nel mezzo. Una vettura quindi intelligente, accessibile e con soluzioni moderne. Una bella dose di razionalità in un mercato (forse troppo) orientato al 100% verso l’elettrico.
Porsche 911 GT3 RS
Sua maestà è tornata. Ci aspettavamo grandi cose dalla RS più agguerrita di Zuffenhausen – soprattutto considerato il livello già notevole raggiunto con la GT3 – ma mai avremmo scommesso su un veicolo del genere. Nuova Porsche GT3 RS 992 ha superato qualsiasi aspettativa, sia dal punto di vista del design che delle performance. Innumerevoli appendici aerodinamiche, un’ala posteriore da far impallidire una vettura del campionato endurance, pneumatici stratosferici e un’attenzione al dettaglio degna di un team di F1. La potenza del celebre flat-six (rigorosamente aspirato) passa da 510 a 525 CV, sempre abbinato all’inseparabile PDK doppia frizione per uno 0-100 km/h di soli 3,4 secondi. Ma a sconvolgere non sono le performance sul dritto quanto l’handling e la deportanza. Sospensioni a doppio triangolo, carreggiate aumentate, freni potenziati, aerodinamica attiva e DRS a gestione idraulica. Il tutto collabora per consentirle di raggiungere una deportanza massima di quasi 900 kg a 285 km/h, numeri da capogiro. Per questo, l’accelerazione g laterale che è in grado di generare in curva risulta esorbitante, l’ideale per delle infinite sessioni di track-day. Il prezzo? A partire da 239.400 euro.
BMW M3 Touring
Potevamo non mettere la prima M3 Touring della storia? In un periodo in cui l’appeal delle station wagon è forse inferiore a quello dei sandali abbinati alle calze, BMW non si fa problemi a presentare l’auto più sregolata del suo listino. Portare l’intera famiglia in vacanza con tanto di drift e gomme fumanti potrebbe diventare il nuovo tormentone dell’estate 2023. C’è sempre l’amato 3.0 6 cilindri in linea Twin-Power da 510 CV abbinato all’automatico ZF ad otto rapporti ma, in questo caso, legati alla celebre trazione integrale M xDrive, per essere sfruttabile anche d’inverno e per raggiungere le mete sciistiche (attente Audi RS4 ed RS6, siete avvisate). Rispetto alle due tedesche “degli anelli”, nuova M3 Touring vanta anche un differenziale centrale, regolabile elettricamente, capace di inviare coppia alle sole ruote posteriori, per diventare una RWD in tutto e per tutto, con oltre 10 regolazioni del controllo di trazione tra cui scegliere, per diventare dei drifter provetti. Non viene ovviamente stravolto il design, già adeguatamente riuscito per la Serie 3 Touring ma guadagna dei “gustosi” terminali di scarico a quattro uscite nell’estrattore posteriore. Non mancano neppure i famosi cerchi in lega BMW M con sigla “666” e quella squisita proporzione che solo il marchio bavarese riesce a conferire alle sue auto familiari. Prezzo a partire da 114.000 euro.
Volkswagen Taigo
Presentata nel 2021 ma ufficialmente in commercio dal 2022, nuova Volkswagen Taigo ha letteralmente surclassato le aspettative. Accolta con un po’ di scetticismo da parte della stampa automotive (per via delle evidenti somiglianze estetiche e meccaniche con il modello commercializzato in sud America e per l’eccessiva vicinanza con T-Roc) è riuscita a conquistare ampiamente la clientela, da tempo in attesa di una crossover coupè più accessibile di T-Roc. Rispetto a questa infatti, è in grado di tenere maggiormente sotto controllo il prezzo finale per via di una piattaforma meno raffinata (MQB A0, condivisa con Polo, Ibiza, Fabia e T-Cross) ma assicurando uno spazio extra rispetto al più piccolo suv cittadino di Volkswagen. Sola trazione anteriore, cambi manuali e automatici, motori fino a 150 CV, 4,27 metri di lunghezza (contro i 4,24 di T-Roc) e ben 438 litri di bagagliaio. Dispone di tutta la tecnologia massima del Gruppo Volkswagen in tema connettività e infotainment ma perde qualche punto sui materiali interni, senza però sfigurare. Un prodotto perfettamente riuscito, a partire da 23.950 euro.
Jeep Avenger
Come per Tonale, anche Jeep Avenger non può mancare nella nostra classifica delle 10 auto più significative di questo 2022. Non solo per il modello in sé – che comunque sembra aver conquistato la critica – ma anche per ciò che rappresenta in primis per Jeep e, più in generale, per gli altri marchi dell’ex mondo FCA. Compatto, dal design robusto e riuscito, tecnologico, accessibile e anche ben rifinito, con tecnologia e connettività da vendere. È offerto in Italia con motori 3 cilindri a benzina o, per la prima volta per Jeep, anche con un motore 100% elettrico, frutto della piattaforma eCMP condivisa con il resto del Gruppo Stellantis.
In linea con Avenger, verranno in futuro anche realizzati dei crossover compatti per Alfa Romeo e, molto probabilmente, per Lancia e Fiat, ma non si hanno ancora conferme ufficiali. Intanto le prenotazioni per il baby-suv di Jeep continuano ad aumentare e i primi esemplari sono attesi su strada nel primo trimestre del 2023, ampliando così ulteriormente le già positive performance commerciali di Jeep. La versione benzina con l’edizione di lancio è offerta a partire da 26.900 euro, mentre il modello elettrico parte da 39.000 euro. Quando verranno divulgati gli allestimenti standard della vettura ci si aspetta dei prezzi base a partire, rispettivamente, da 23.000 e 34.000 euro.
Lotus Emira
Ultima ma non meno importante. Basta il nome del brand per far venire l’acquolina in bocca agli appassionati. La casa di Hethel torna alla carica con l’ultima, gloriosa, sportiva con motore endotermico, prima di prepararsi ad un cambio di paradigma netto con il passato, sposando la causa dell’elettrico in virtù dell’importante Joint Venture siglata con il colosso cinese Geely, pronto a condividere know-how, stabilimenti, componenti e molto altro con la piccola casa inglese. Tornando però ad Emira, con lei Lotus è riuscita a proporre un perfetto mix tra la storia del brand, i valori e i punti più salienti delle produzioni del passato con un livello tecnologico e ingegneristico degno di una vettura contemporanea. Design vincente, connettività, materiali di qualità, ottimo assemblaggio e confort come mai prima d’ora, senza però dimenticare l’aspetto tecnico, che vede primeggiare il glorioso V6 Toyota abbinato al sei marce manuale o ad un sistema automatico siglato Aisin. Volendo c’è anche la versione più “abbottonata”, con il 4 cilindri 2.0 AMG e doppia frizione, ma la presenza dello sterzo idraulico, la trazione posteriore e il tipico handling in salsa Lotus la rendono una sportiva degna del brand che porta sul cofano. Il tutto ad un prezzo di partenza intorno ai 100 mila euro.
Le escluse
Volendo ridurre i modelli ad un massimo di dieci, abbiamo ovviamente dovuto fare delle rinunce. Prima fra tutte le celebre Ferrari Purosangue, auto sorprendente sotto qualsiasi punto di vista ma, purtroppo, esageratamente lontana da alcuna logica di accessibilità per il cliente finale (oltre che essere andata quasi sold-out nel giro di poche settimane). Kia Niro e Honda Civic, due modelli incredibilmente parsimoniosi e tecnologici, hanno già popolato la nostra classifica delle 5 ibride di questo 2022. Lo stesso possiamo anche dire per Smart #1 e Ioniq 6, tra le migliori proposte elettriche di questo 2022 però presenti nella specifica classifica.
Rimangono poi escluse anche Mercedes GLC e Mazda CX-60, tra i SUV migliori del 2022 , mentre non siamo riusciti a trovare uno slot anche per nuova Opel Astra, Toyota Corolla Cross e bZ4X o Nissan Ariya. Potremmo andare avanti quasi all’infinito elencandovi i modelli che avrebbero meritato comunque una menzione per questo 2022.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.