"Cambio del logo e ultimazione dell'elettrico": così Dacia si prepara alla rivoluzione dell'auto

L'amministratore delegato dell'azienda automobilistica rumena, Denis Le Vot, illustra i risultati ottenuti dal brand appartenente al Gruppo Renault e le prospettive da qua al 2030

"Cambio del logo e ultimazione dell'elettrico": così Dacia si prepara alla rivoluzione dell'auto
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È un periodo sicuramente di importante sviluppo quello che sta vivendo Dacia, che da una parta vuole rafforzare il proprio posizionamento nel mercato europeo e dall'altra sta ormai per lanciare nuovi modelli; senza dimenticare l'elettrificazione e l'allargamento della sua offerta nel segmento C. Ed è proprio su questi punti dirimenti che l'amministratore delegato dell'azienda automobilistica rumena, Denis Le Vot, ha desiderato fare leva per mostrare una chiara visione strategica in occasione dell'ultima "Round Table" con la stampa italiana. Con Sandero protagonista indiscussa delle vendite e la grande Bigster che oramai si accinge a mettersi ufficialmente in vetrina, il CEO francese dichiara che Dacia è diventato il "brand della mobilità accessibile: per prezzo e pragmatismo, e con accessori ben definiti".

Le Vot rivendica i risultati ottenuti dal "piano Renaulution", avviato all'inizio del 2021: "Dopo quattro anni offriamo sempre le auto più col best value for money del mercato, mettendo sempre sul piatto qualcosa di importante. Siamo cresciuti, attingendo a clienti che arrivano dall'usato, ma non solo". Infatti l'ad vuole porre sotto la luce dei riflettori il fatto che, attraverso il lavoro lungo quattro anni su prodotti, gamma, motorizzazioni, logo, l'espansione è passata dal Segmento B al Segmento C, per un valore potenziale di 3 milioni di auto in Europa. Questa crescita è palese anche nel mercato italiano: qua Dacia ha una spinta forte, del +10%. "E tra poco completeremo la elettrificazione e i 4×4 per Bigster e Duster", aggiunge orgogliosamente Le Vot.

Reduce dalla settimana del Fuorisalone di Milano, il manager attribuisce grande importanza anche al design: "Abbiamo osato, con un nuovo logo, nuovi colori". E aggiunge che l'identità del marchio Dacia si fonda su valori ben precisi: "Essential but Cool, Robust & Outdoor, Eco-Smart". In poche parole: essenziale ma accattivante, robusto e adatto alle attività all'aperto, ecologico e funzionale. Ma, allo stesso tempo, non mancano alcune (brevi) anticipazioni a proposito delle future imminenti novità con la presentazione dei progetti dal 2026 al 2030: anche grazie al "piano Futurama", la strategia di Dacia si concentrerà principalmente su "Europa e mercati di Marocco, Turchia, Libano e Israele". Un elemento fondamentale per questa crescita sarà l'utilizzo della tecnologia del Renault, con la piattaforma CMF-B.

Secondo l'opinione di Le Vot, la migliore pubblicità per Dacia è rappresentata dai suoi stessi singoli veicoli che, molto spesso, superano in notorietà l'azienda: "Per questo abbiamo lavorato molto sul logo", aggiunge. In tutto questo, dunque, l'elettrificazione rappresenterà una svolta cruciale per il futuro di Dacia. Il CEO transalpino annuncia che nel 2026 verrà lanciato "un Suv elettrico da 18mila euro prodotto in Europa". E anche i modelli già esistenti subiranno una sostanziale evoluzione: "Duster e Bigster avranno una versione ibrida, a GPL, 4×4 e con cambio automatico".

Infine, a fine 2027, "arriverà la nuova generazione di Sandero, anche elettrificata", conclude Le Vot. Senza dimenticare come la Bigster riveste un ruolo strategico fondamentale: "Ma questo non impedisce di realizzare anche piccole automobili a un prezzo competitivo".

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