La crescita del cavallino di Maranello sembra letteralmente inarrestabile. Per l’ennesimo anno consecutivo, Ferrari si trova a festeggiare un nuovo record storico di immatricolazioni: 13.221 unità consegnate in tutto il mondo, ovvero un incremento del 18,5% rispetto al 2021. Un risultto raggiunto grazie ai primi ordini registrati dalla Purosangue e le vendite record di SF90 Stradale, Portofino M e 296 GTB. In vista del 2023, sono già attesi numeri maggiori, dal momento che la produzione di Purosangue entrerà a regime, ormai già satura fino al 2024.
Ottimi risultati finanziari
Crescono quasi del 13% anche gli utili netti del cavallino rampante, con il sorprendente dato dichiarato di quasi 1 miliardo di euro (per la precisione 939 milioni, contro gli 883 milioni del 2021). Una diretta conseguenza dell’aumento del 20% dei ricavi, che sono infatti passati da 4,27 miliardi a 5,09 miliardi. Più che positive, poi, le parole di Benedetto Vigna, l’Amministratore Delegato di Ferrari: “questi dati pongono le basi per un 2023 ancor più incoraggiante, granzie alla sempre più crescente domanda dei nostri prodotti in tutto il mondo. Lo scenario macroeconomico non è dei migliori, tuttavia rimaniamo positivi basandoci sui feedback ricevuti dal mercato e dai nostri risultati finanziari. Innovazione, ricerca e decarbonizzazione guidano la nostra stategia, cercando sempre di raggiungere il massimo nel nostro settore. Possiamo fare affidamento su collaborazione, desiderio di apprendimento, crescita e fiducia nelle nostre persone”.
Sguardo alla Cina e all’America
Nonostante il più grande mercato per Ferrari rimanga sempre quello di Europa, Medio-Oriente e Africa, con 5.958 vetture (+8,5%), si guarda con ottimismo verso le Americhe, dove è stato registrato un considerevole +21%, con 3.447 unità. Considerevole anche il segno positivo del mercato Asiatico, con un +17% destinato a crescere ancora, visto il sempre maggiore interesse del mondo orientale per le vetture del cavallino. Il segno positivo più incoraggiante arriva però dalla Cina, un mercato a sè stante per Ferrari, che registra un incredibile +72% rispetto al 2021, con 1.552 veicoli consegnati.
I modelli futuri e la gamma ibrida
Curiosa anche la quota parte dei modelli completamente endotermici o ibridi. Sappiamo come il brand di Maranello abbia ormai da quasi due anni (di più, se si considera anche la LaFerrari) aperto le porte all’elettrifciazione, sfruttando a dovere le tecnologie provenienti dal mondo della Formula 1. SF90 e 296 GTB, le due vetture ibrdide plug-in in gamma, hanno totallizzato circa il 22% del totale dei modelli consegnati, contro il 78% destinati ai modelli dotati del solo motore a benzina. Un rapporto che è destinato ad avvicinarsi di anno in anno, fino a raggiungere forse tra qualche anno un’inversione di tendenza. Per il 2023, intanto, ci attendono alcuni modelli – quattro per la precisione – tra cui la versione più agguerrita della SF90 e che, probabilmente, si chiamerà SF90 Evoluzione.
Con ogni probabilità è attesa anche la più estrema Hypercar ibrida, erede della LaFerrari, che condividerà quasi sicuramente molte tecnologie con la 499P, la vettura da pista impegnata nel campionato FIA WEC. Concludono la lista la versione cabriolet della Ferrari Roma e un altro modello, dalle caratteristiche ancora sconosciute. Per l’elettrica, come già saputo, si attende invece il 2025.
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