Un'isola, anzi, no un santuario arroccato in mezzo al mare, come un maniero inespugnabile. L'unica via d'accesso è attraverso l'acqua, ma bisogna fare attenzione perché come diceva un vecchio adagio medievale, le maree si alzano al ritmo di un cavallo al galoppo. Forse, si tratta di un paragone un tantino eccessivo, ma comunque, qui l'acqua avanza alla velocità di 6 km/h. Stiamo parlando di Mont Saint-Michel, avamposto immerso nella Normandia più selvaggia, tra sabbie mobili, antichi spettri e storie di un'epoca lontana. Un luogo unico, magico e incantevole, vero simbolo del fenomeno naturale delle maree. A questo spicchio di mondo si lega il (ri)lancio commerciale di un'auto che ha solcato, come le onde dell'oceano, gli anni Novanta e il nuovo Millennio: la Fiat Marea. E non poteva che essere così, che tra questa amena località e la vettura italiana si instaurasse un legame istintivo e del tutto spontaneo.
Spot a Mont Saint-Michel
In questo teatro di incredibile bellezza venne girato un spot che ha lasciato il segno nell'immaginario collettivo e che ha contribuito a rendere ancora più popolare la Marea, specialmente a livello europeo. La protagonista è una versione Weekend, la station wagon, che affronta le maree che infestano l'area intorno all'antico santuario francese, attraversando l'unica via percorribile, incurante dei pericoli ma forte dei suoi possenti motori a gasolio JTD. Sono anni in cui il diesel - fiore all'occhiello della produzione torinese -spopola e riesce a prendere il sopravvento sulla benzina nel cuore degli automobilisti. Spingendo e accelerando con veemenza, la Fiat solca le inarrestabili onde e raggiunge il ponte levatoio, per trovare rifugio all'interno delle antiche mura. A quel punto sorge un primo piano sulle forme della Marea e la dissolvenza chiude un réclame incisiva. Grazie a questa breve sequenza, la Fiat ottiene ancora più fascino soprattutto all'interno dei confini dell'Esagono francese. La popolarità tanto desiderata è adesso nelle mani della macchina italiana. Era il 1999, ma in realtà la Marea era in scena già da qualche anno.
La Fiat Marea sostituta di Tempra e Croma
La Fiat Marea viene presentata l'11 settembre del 1996 e ha il compito di sostituire in un colpo solo la Tempra e la Croma. Si affaccia al pubblico con una linea moderna e levigata, seguendo il gusto e gli appettiti della sua epoca. Rispetto al passato, con lei si dimenticano le curve tese, gli spigoli e le squadrature. La silhouette è armonica, rotonda e piena. Il frontale ha più di qualche dettaglio in comune con le Bravo e Brava, parenti strette seppur di gamma inferiore, mentre la fiancata e il posteriore sono molto originali. Questo accade nella versione berlina a tre volumi, mentre per la stagion wagon, chiamata Weekend il retro diventa ancora più personale con i gruppi ottici che si sviluppano in senso verticale, un po' come succede con la Punto sua coeva. Infine, per rinverdire i fasti della presenza Fiat sulle strade dell'elegante isola di Capri, dove spesso ha portato dei taxi speciali, il Centro Stile concepisce una Marea per sei persone e completamente decappottabile. Quell'esemplare unico e raro come l'unicorno ancora circola nelle incantevoli vie di quella porzione di terra emersa dalle calde acque del Mar Mediterraneo.
I motori della Marea
La gamma motori della Marea è molto ampia, si spazia dai più piccoli Fire a benzina, passando per i più robusti Pratola Serra, per finire coi diesel TD e JTD. A referto c'è anche un versione Bi-Power (benzina e metano). Il vertice per prestazioni è il 2.0 20V a 5 cilindri che nella versione originale sviluppa 147 CV, per toccare i 155 nella sua evoluzione. Come dicevamo, però, il suo periodo storico è quello del diesel a tutti i costi, così il propuslore di punta diventa il 2.4 JTD da 137 CV, che garantisce un bel mix tra prestazioni, consumi e comfort di marcia.
Termina la vita in Europa
Dopo un restyling targato 1998, la Marea resiste nella sua produzione europea fino al 2003. La sua eredità resta sospesa a metà, perché nel listino di Fiat la versione berlina tre volumi - almeno per l'Italia - non verrà mai sostituita, mentre per la Weekend ci penserà, seppur parzialmente, la Stilo. Questa vettura ha dato una grossa mano al marchio ed è divenuta un'auto affidabile, utilizzata anche da tante Forze dell'Ordine italiane, specialmente la Polizia. Anche se il suo cammino europeo si interrompe nel 2003, la Marea troverà una seconda vita in Sud America.
Si riscopre bella in Sud America
In America Latina arriva in colpevole ritardo, perché la Fiat Marea sbarca a queste latitudini soltanto nel 1998. Arriva in scena con motori potenti, allestimenti ricchi e con il restyling del 2001 diventa ancora più curiosa. Nella berlina la particolarità è l'adozione di gruppi ottici posteriori che sono esattamente identici a quelli della Lancia Lybra, in commercio in Europa.
Il suo percorso di successo si stronca nel 2007, non senza rimpianti, ma facendo in tempo ad adottare il nuovo stemma con sfondo rosso, lo stesso che aveva debuttato nello stesso anno con la nuova Bravo e 500.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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