Sono un paio di anni, era il 2021, che nelle mani di Jean-Pierre Ploué sono state affidate le chiavi del rinascimento di Lancia, un marchio caduto nell'abisso e che all'interno della galassia Stellantis è alla ricerca di un riscatto, per tornare nell'olimpo dell'automobilismo mondiale. Lo stile ha sempre rivestito un ruolo chiave per il costruttore di origine torinese, per questo motivo i prossimi modelli che allargheranno una gamma ridotta all'osso, avranno bisogno di una personalità forte e dirompente. L'esperta matita francese si è già calato dentro alla missione con lucida ispirazione con i suoi concept, aspettando di vedere i volti definitivi dei modelli che arriveranno su strada. Intanto, scopriamo l'uomo del destino.
I primi passi in Renault
Ploué nasce nel 1962 in Francia e nel 1985 ottiene la laurea all'École nationale supérieure des arts appliqués et des métiers d'art. È il preludio all'ingresso nel mondo dell'automobile dalla porta principale, infatti la Renault lo inserisce presto nel suo organico, affidandogli una cattedra per liberare l'estro e dipingere su carta delle nuove e intriganti vetture per conquistare il pubblico di fine Novecento. Sotto l'ombra della Régié, collaborando con altri tecnici del costruttore parigino, Ploué mette la sua impronta sul concept car Laguna, sulla concept W06 che è stata la base della Twingo, e lavora ai tratti della Renault Clio di seconda generazione e della Megane originale. Dopo dieci anni di proficua produttività, le strade di Ploué e di Renault si separano, con il nuovo approdo che si trova a Wolfsburg, indirizzo di Volkswagen. L'avventura dura tre anni, fino alla breve parentesi di Ford che termina nel 1999. La chiamata di Citoren, però, lo riporta a casa, in Francia.
Al timone di Citroen
Il ritorno in Francia si concretizza quando a Ploué viene dato l'incarico di sostituire Arthur Blakeslee come capo del Centro Stile Citroen. Il primo compito è quello di dettare le regole del ringiovanimento dell'immagine del Marchio. Il suo arrivo infatti segna una nuova era del Double Chevron, perché con lui viene determinato il lancio di nuovi modelli eleganti e di successo come la C4, la C5 di seconda generazione, la C6 e la DS3, che hanno un ruolo essenziale nel rebranding del costruttore. Le concept car C-Sport Lounge, C-Métisse , Citroen Metropolis e GT by Citroen progettate dal suo team mostrano a tutti il desiderio di riprendere la posizione di leadership nel design automobilistico. Nel 2009, viene promosso Direttore del Design del gruppo PSA, mentre Gilles Vidal si occupa di quello di Peugeot e Thierry Métroz di Citroen. Con la fusione che dà vita a Stellantis, Ploué assume un nuovo ruolo, quello di capo progettista del gruppo per la regione europea, e chief designer di Lancia, lavorando direttamente al Centro Stile di Torino.
Ploué e il rinnovamento di Lancia
"La rinascita di Lancia è una sfida molto entusiasmante. È un marchio iconico, cui vogliamo restituire il ruolo centrale che ha rivestito in passato in Europa, sfruttando il suo enorme potenziale”, così si presenteva Ploué nel 2021. Jean-Pierre può contare su un team snello e dedicato alla Casa italiana, che ruoterà intorno a giovani designer ricchi di talento. Nel 1990, Lancia vendeva oltre 300.000 unità e l'obiettivo è quello di tornare ai fasti del glorioso passato. Intanto, il concept Pu+Ra HPE ha riacceso i riflettori sul brand italico, grazie a una berlina futuristica che però si ispira vagamento anche alla mitica Stratos. Il prossimo anno, nel 2024, arriverà il primo modello stradale del nuovo corso, la Lancia Ypsilon, che cambierà volto e - forse - il corso della storia.
Successivamente giungeranno nelle concessionarie l'Aurelia e la Delta, a quel punto vedremo se Ploué avrà fatto centro e se il rinascimento promesso sarà realtà. Non sarà facile, ma il francese ci proverà, bisogna starne certi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.