Kia Sportage HEV GT Line Plus, tra i migliori suv ibridi in commercio. La prova su strada

Spazioso, tecnologico e dagli ottimi consumi, Sportage si pone come uno dei pochi SUV ibridi a buon mercato, con tanti accessori e un design sportiveggiante

Kia Sportage HEV GT Line Plus, tra i migliori suv ibridi in commercio. La prova su strada

Una storia di successo quella di Kia Sportage, introdotto in commercio come piccolo fuoristrada nel lontano 1993, giunto poi fino ai giorni nostri come vero e proprio suv da città, dall’anima tecnologica e sportiveggiante. Crescono le dimensioni, ma anche le dotazioni, la sicurezza e adotta meccaniche 100% elettrificate, innalzando anche i listini senza però andare a impensierire le rivali premium tedesche. Anzi, da queste prende le distanze, con uno stile estremamente personale e il plus di poter vantare una motorizzazione full-hybrid, non proposta da molti altri marchi che popolano questo segmento. Il tutto è condito con un prezzo altamente concorrenziale, a partire da 31.750 euro.

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Design e dimensioni

Kia Sportage cresce rispetto al passato, solcando ora la quota dei 4,5 metri (4,52 m per la precisione), con 1,87 m di larghezza e 1,65 m di altezza. Pieno segmento C per lei, mostrandosi come valida alternativa alle famiglie alla ricerca di un’auto di tendenza ma pratica e spaziosa al tempo stesso. Con il passo di ben 2,68 m e un’ampia apertura delle portiere posteriori, accoglie agilmente fino a cinque passeggeri senza alcun problema di spazio. Lo stesso vale anche per il bagagliaio, da record per il segmento: si parte da 526 litri nelle versioni ibride plug-in, ma per le varianti ibride o endotermiche si sale a ben 587 litri, fino ad un massimo di 1.776 litri abbattendo la seconda fila di sedili.

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Esternamente è davvero riconoscibile, con una nuova trama luminosa anteriore e posteriore che risulta essere polarizzante. O piace o non piace, con linee spigolose e decisamente azzardate, volte a conferirle un aspetto moderno e tecnologico. Cambia lievemente a seconda degli allestimenti, con il nostro esemplare dotato del pacchetto GT Line Plus, al vertice della gamma. Presenta infatti una griglia anteriore nera lucida ad effetto tridimensionale, oltre ai gruppi ottici a matrice di led, cerchi in lega a partire da 18” e modanature nere lucide per tutta la carrozzeria. Nuovo anche il badge KIA, sul cofano e nel retro, di recente fattura. Completano le simil protezioni silver nella zona inferiore dei paraurti anteriori e posteriori e sempre nel retro si trovano nuovi gruppi ottici led, dal design a boomerang, congiunti idealmente in mezzo da una linea nera lucida. Sorprende la muscolosità della linea, al pari della presenza scenica su strada, non scontata per un’auto di questo segmento e di questa fascia di prezzo.

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Interni e tecnologia

L’abitacolo è quanto di più razionale e tecnologico sia presente oggi in commercio. Non si riduce ad un semplice esercizio di stile - come fatto da molti altri costruttori – che mette in secondo piano la semplicità di utilizzo dei principali comandi. Tutto è pensato per essere semplice, intuitivo e facile da raggiungere. Due gli schermi in bella vista, entrambi da 12,3” per il cluster digitale e per il sistema multimediale al centro. Ottima la grafica sebbene non risultino dei più veloci in commercio, ma sono sempre ben luminosi e chiari. Non mancano la connessione di sistema, oltre a radio DAB, traffico in tempo reale, comandi vocali ma anche mirroring del telefono tramite cavo per Android e Apple. Buono il feeling al tocco e un po’ meno la fluidità delle schermate, ma le informazioni sono presentate in maniera intuitiva. Non mancano altri sistemi intelligenti come la riproduzione dell’angolo cieco interno alla curva non appena si inserisce la freccia per svoltare o cambiare corsia. Completano l’opera le ottime telecamere perimetrali, i sistemi adad di secondo livello (di ottima progettazione) e la disponibilità di porte USB in tutto l’abitacolo.

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Oltre alla piattaforma di ricarica wireless - situata di fronte al rotore circolare per la selezione della marcia – si trovano due prese USB anteriori e due posteriori, inserite sullo schienale interno dei sedili anteriori. Non mancano sedili ventilati e riscaldati, così come per il volante in pelle. Da lode poi il funzionamento del clima automatico, rapido a stabilizzare la temperatura così come ottima la ventilazione dei sedili (optional introvabile in questo segmento). Ho anche apprezzato il nuovo pannello digitale interattivo al centro della plancia: premendo un tasto touch, si può commutare la funzione dei tasti a sfioramento, dalla gestione del clima alle principali scorciatoie del sistema multimediale. Un sistema intelligente per ridurre i tasti a bordo senza compromettere la facilità di utilizzo del display. Nel tunnel centrale è poi possibile riporre tantissimi oggetti, con i porta bevande retrattili e il poggia braccio in pelle che, essendo scorrevole, arriva a coprire tutto il vano sottostante, dalle dimensioni davvero generose. Per i passeggeri posteriori poi non mancano i tasti per la regolazione del clima, le bocchette d’aerazione, il riscaldamento dei sedili, due comodi porta abiti, ganci e prese USB. Voglio infine fare un plauso a Kia per l’ottima scelta dei materiali nell’abitacolo, così come la solidità degli assemblaggi, degni di qualsiasi vettura premium.

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Meccanica ibrida

Dopo Toyota, il Gruppo Hyundai-Kia è stato uno dei primi a seguire il trend dell’ibrido, investendo diversi miliardi di dollari per lo sviluppo di sistemi elettrificati che potessero offrire una valida alternativa sul mercato. Si parte con Kia Niro dal 2016, con un sistema ibrido volto a superare le criticità di quello Toyota, in primis il rumore da “scooterone” tipico di un cambio a variazione continua. L’ibrido di Kia si differenzia per la presenza di un più classico cambio automatico robotizzato o doppia frizione a sei marce, più tradizionale e in grado di migliorare l’efficienza del sistema anche a velocità più sostenute, così da ridurre consumi ed emissioni, mentre a basse velocità compensare con l’unità elettrica. La piattaforma N3 di ultima generazione consente a Sportage di risultare estremamente leggero nonostante le dimensioni generose, solo 1.649 kg in ordine di marcia, notevole considerando l’aggiunta della meccanica ibrida (infatti la versione a benzina segna soli 1.598 kg). Il sistema ibrido si compone dell’1.6 turbo benzina Smart Stream (uno dei primi ibridi con un motore turbo benzina) da 180 Cv abbinato ad un motore elettrico da 60 CV, integrato nel cambio automatico a sei marce. E’ anche disponibile con trazione integrale. La batteria è da 1,5 kWh, collocata nella zona inferiore e posteriore della piattaforma, con il compito di immagazzinare energia durante le decelerazioni e cederla al motore elettrico, o per marciare con la sola spinta elettrica o per supportare l’unità a benzina. La partenza da fermo è quasi sempre a carico del motore elettrico, mentre l’1.6 si attiva quando viene richiesta una forte accelerazione o superati i 40/50 km/h.

Prova su strada

L’elevata rigidità della piattaforma consente a Sportage di essere anche piacevole da guidare, soprattutto in virtù del peso contenuto. L’inserimento in curva è diretto, con un ottimo sostegno laterale dovuto all’assetto tendenzialmente rigido. Il comfort è di buon livello ma alle volte si percepisce qualche vibrazione di troppo sui terreni più dissestati, al pari delle velocità autostradali, dove penetra qualche fruscio aerodinamico. In città è invece a suo agio, con tanta praticità, ingombri comprensibili e tanta visibilità circostante. L’unità elettrica interviene con grande frequenza, lasciando silenziosa e confortevole la marcia, coccolati da ottime sedute avvolgenti e tanta fluidità e scorrimento nella guida. Sportage si lascia guidare bene anche in ambito extraurbano, dove il cambio automatico snocciola rapidamente le marce più alte per lasciare a riposo il motore a benzina che, all’occorrenza, dispone comunque di tanta coppia (350 Nm) insieme all’elettrico, a soli 1.500 giri/min, come per un diesel, così da essere sempre reattivo e pronto: lo scatto sullo 0-100 km/h è coperto in soli 8,0 secondi, fino ad una velocità massima di 193 km/h. Da lode i sistemi adas, indispensabili in autostrada per aumentare sicurezza e controllo del veicolo, sempre puntuali nel seguire le linee della corsia e nel regolare dolcemente la velocità con il cruise control attivato.

Consumi e prezzi

Trattandosi di un motore ibrido, i consumi sono sotto la lente d’ingrandimento. In città, con un piede felpato e clima spento non è impossibile raggiungere i 19,5 km/l, mentre con guida distratta ci si stabilizza sui 17 km/l. Quando gli spazi si allargano si scende intorno a 16 km/l, ma a velocità costante, sui 90/100 km/h rimane attorno ai 20 km/l. In autostrada, lasciando il compito quasi sempre al motore a benzina, i consumi scendono un po’, oscillando dai 14 ai 15 km al litro. Possiamo così concludere con una media complessiva di circa 16,5 km/l, ma con un piede attento si può far meglio.

Guardando ai listini, Sportage presenta anche la variante bi-fuel da 32.750 euro per l’1.6 turbo da 150 Cv abbinato al tanto amato GPL. Si passa poi all’1.6 da 150 CV mild-hybrid solo a benzina, da 31.750 euro mentre l’1.6 mild-hybrid diesel da 136 CV parte da 33.750 euro. Il nostro sistema ibrido da 230 CV parte invece da 38.250 euro in allestimento Style, già ampiamente accessoriato, salendo fino a 46.500 euro per il nostro esemplare in allestimento GT Line Plus, super accessoriato. Disponibile anche l’ibrido plug-in, che aggiunge ulteriori 60 km a zero emissioni, grazie alla batteria maggiorata, con una potenza massima di 265 CV, a partire da 47.250 euro in allestimento Style.

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Considerazioni finali

E quindi mi ricollego al titolo, confermando la sua eccellenza nel mondo dei suv ibridi. La piattaforma e il sistema sono di gran lunga migliori di tanti altri (fantomatici) ibridi proposti dalla concorrenza europea, sfiorando il vertice e condividendolo con i pionieri della tecnologia, ovvero Toyota. Ci sono tanti aspetti positivi rispetto alla casa giapponese, tra cui un miglior confort in marcia, un design più accattivante, interni più ricercati e tecnologici e un rapporto qualità/dimensioni/peso migliore rispetto a Rav4 (che però è decisamente più grande, con 4,60 m di lunghezza) e quasi al pari di Toyota Corolla Cross, 4,46 m di lunghezza e con un listino praticamente allineato. Tra le alternative europee segnaliamo Renault Austral E-Tech full-hybrid, da 200 CV e a partire da 39.

700 euro, oppure il nuovo motore ibrido (però mild) di Peugeot per 3008, da 136 CV e a partire da 37.520 euro. La vera concorrente di Sportage? Si chiama Nissan Qashqai e-Power e le abbiamo confrontate nella nostra prova comparativa. Quale scegliereste? Ditecelo nei commenti.

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