
Mercedes Classe E Station Wagon è la “cruiser” per eccellenza. Non che la versione berlina non riesca a replicare altrettanto bene quanto fatto da questo modello, ma con il vano di carico più ampio e la linea familiare, tutto risulta più coerente, armonioso. Abbiamo provato la motorizzazione più idonea per questo scopo, ovvero la celebre 220d, spinta dall’ormai più che collaudato OM654M (qui l'approfondimento) 2.0 4 cilindri turbo diesel noto nel mondo automobilistico per raggiungere livelli di efficienza incredibili, anche in veste a quattro ruote motrici. L’allestimento Advanced Plus ci ha anche permesso di “saggiare” la qualità di una versione di media gamma, sufficientemente allestita ma non così ricca di optional come solitamente capita con le auto dimostrative che servono a tale scopo. Doveroso ricordare quanto Classe E non possa rappresentare ovviamente l’auto familiare “tipo” italiana, considerando un prezzo medio di gamma ben superiore ai 75 mila euro. Ad esempio, la versione E 220d 4Mild hybrid Matic Advanced Plus da noi provata, è disponibile a partire da 76.541 euro, esclusi accessori opzionali.
Il comfort regna sovrano
Sebbene la seduta più bassa possa risultare meno confortevole ai più (rispetto agli ormai spopolanti SUV) ci sentiamo di apprezzarne notevolmente l’ergonomia e la perfetta posizione di guida. Senza considerare che pur trattandosi di una station wagon, non ci sente completamente a terra, come invece appare su altri modelli. Fermo restando che la seduta a regolazione elettronica può assicurare innumerevoli possibilità - anche in altezza – ci si sente avvolti da un abitacolo ben progettato, lussuoso e ben realizzato. La visibilità circostante è ottima e le telecamere dall’incredibile qualità supportano in tutte le fasi di manovra. Aiuta in tal senso anche l’elevato angolo di sterzo, indispensabile per un’auto lunga quasi 5 metri (4,97 m per la precisione). Due gli schermi di fronte al conducente, per la strumentazione e l’infotainment, rispettivamente da 12,3” e oltre 14” e, a richiesta, si può avere per oltre 1.850 euro la plancia a tutto schermo, chiamata Hyperscreen molto scenografica.
Tuttavia ci sentiamo di apprezzare la più sobria ma razionale dotazione presente di serie, che già rende molto avanzata e tecnologica l’esperienza a bordo. Il volante non è quello sportivo con pelle traforata ma è più che ricco di tasti e funzioni, comprese tutte quelle dedicate agli assistenti alla guida: completi, ben tarati e intelligenti nel funzionamento. L’impianto multimediale funziona bene, è semplice da utilizzare e pur avendo quasi tutti i comandi a schermo, si può attivare le principali funzioni del clima senza alcun problema, grazie ad una sapiente disposizione dei tasti a sfioramento. Buono il livello dei materiali, con l’aggiunta di simil pelle e plastiche soffici sia nella zona alta che bassa della portiera. Peccato che per alcune versioni, il tunnel centrale sia ancora ricoperto da plastica nera lucida: troppo soggetta a graffi, polvere e ditate. Fortemente consigliato l’inserto in frassino a porti aperti dalla tonalità scura. Elegante e funzionale.

Spazio a volontà, ma meglio viaggiare in quattro
Come sembra lecito aspettarsi, non mancano vani porta oggetti e spazio per passeggeri e relativi bagagli. Purtroppo però, al giorno d’oggi le station wagon non sono più le migliori interpreti dello spazio su strada. Con l’avvento dei grossi SUV elettrici, questi hanno vita facile grazie ad una piattaforma dall’imponente passo tra le ruote e totale assenza di elementi meccanici che invece, sulle SW endotermiche, rubano spazio. Infatti la piattaforma a trazione posteriore e l’albero di trasmissione di Classe E generano ingenti ingombri per il quinto passeggero, situato nel posto centrale posteriore. Risicato il margine per i piedi e anche per le ginocchia. Ciò che però non fa sconti è il bagagliaio: si parte da una capacità minima di ben 615 litri (perfettamente sfruttabili, grazie alle forme regolari del portellone) e si arriva fino ad un valore massimo di 1.830 litri. Non mancano ganci ferma oggetti, supporti per la rete elastica e molto altro per organizzare il carico.

Comoda, parsimoniosa e piacevole da guidare
La versione da noi provata non poteva vantare l’assetto più rigido e sostenuto dedicato alle versioni AMG Line. Tuttavia, ho trovato ben tarato e rapportato il funzionamento dell’auto nei cambi di direzione. Anzi, a onor del vero, su un’auto di questo tipo ho forse preferito la presenza di una configurazione meno ricercata, che prevede dei “normali” cerchi in lega da 18” (si può arrivare fino a 20” di diametro) e un assetto “ibrido” che combina le molle ad aria al retrotreno (di serie per tutte le versioni) e ammortizzatori idraulici a controllo elettronico all’avantreno. Ne scaturisce un sapiente mix in grado di privilegiare il comfort senza penalizzare la dinamica di guida (soprattutto in modalità Sport). L’auto si inserisce agilmente in curva e lo sterzo Mercedes è sempre una garanzia. Morbido in manovra ma gradualmente più sostenuto all’aumentare della velocità, assicura un buon feeling sulle mani e un’innata naturalezza di guida. Il coricamento laterale è controllato e ben gestito dall’assetto che assorbe discretamente tutte le vibrazioni, senza però raggiungere la morbidezza delle passate generazioni. Si vede un sempre più elevato focus sulla dinamica di guida, riducendo il più possibile il rollio in curva.

E poi si arriva all’unità diesel, fulcro del progetto. Il 2.0 OM654 in versione mild-hybrid è forse uno dei migliori diesel che mi sia mai capitato di guidare. Pochi altri brand possono vantare un tale livello di efficienza, comfort e prontezza. Seppur eroghi poco meno di 200 CV (197 CV per la precisione), la spinta assicurata da 440 Nm di coppia è immediata, pronta e ben sfruttabile. L’unità è abbinata all’automatico 9G Tronic, un convertitore di coppia a nove marce che snocciola con estrema rapidità tutti i rapporti, facendo lavorare il 2.0 turbodiesel sempre sotto ai 1.850 giri/min, riducendo rumori e consumi. I cambi marcia non si avvertono neanche, con l’unità in temperatura ottimale d’esercizio. A richiesta, però, le prestazioni non mancano infatti può scattare sullo 0-100 km/h in soli 7,8 secondi, fino ad una velocità massima di 234 km/h. E poi i consumi. I valori registrati in un ciclo misto, citano una media di soli 19,5 km/l. Valore che è destinato a salire oltre i 21 km/l se si percorrono solo strade extraurbane sotto ai 120 km/h, mentre in autostrada si stabilizza su 18 km/l. In città patisce ovviamente il peso, di poco inferiore alle due tonnellate, con consumi medi comunque ottimi, sui 14 km al litro. Rispetto ad altri propulsori, la presenza della trazione integrale non inficia più di tanto sui consumi, che rimangono comunque inferiori a buona parte delle altre station wagon del segmento.

La gamma di nuova Mercedes Classe E Station wagon parte da una base di 67.
689 euro per la versione E 200d Advanced, con lo stesso diesel ma depotenziato a 163 CV, con cambio maunale e trazione posteriore. L'auto in prova, 220d 4Matic Advanced Plus recita un listino a partire da 76.541 euro, esclusi optional. Ma non è difficile avvicinarsi rapidamente ai 90 mila euro a seconda di allestimenti, motorizzazioni e optional.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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