È il 1982, prendendo in mano il telecomando della televisione e cominciando a fare uno zapping forsennato fra i canali del palinsesto del tubo catodico, si può benissimo incappare in uno spot pubblicitario emblematico. Gli spettatori dal divano rimangono conquistati da una piccola storia, che ricalca a grandi linee la trama del film "Il Laureato": una coppia di sposini si accinge a dire il fatidico sì davanti all'altare di una chiesa, mentre un altro uomo disperato si butta al volante della sua auto per correre dall'amata e impedirle di unirsi in matrimonio. Una volta spalancata la porta della cattedrale, il terzo incomodo interrompe la cerimonia con un potente urlo, mentre la donna colpita dal gesto inizia a correre per la navata con un gigantesco sorriso stampato in faccia. La sorpresa, però, è dietro l'angolo perché la sposa non si fa incantare dal disturbatore, anzi, lo scarta in malo modo e monta in fretta in furia sull'auto parcheggiata fuori: una splendida Opel Corsa di colore rosso. Questo è il debutto sulle scene del Belpaese per la piccola vettura tedesca, un esordio coi fiocchi che sarà propiziatorio per registrare un matrimonio vero e duraturo con gli automobilisti, che in massa decideranno, da lì in poi, di sposarla come compagna di vita su quattro ruote.
Realizzata a Saragozza
A Rüsselsheim, quartier generale di Opel, da anni stanno pensando a una piccola vettura a trazione anteriore per completare una gamma ricca, ma priva di una proposta di fascia bassa. D'altronde il mercato interno della Germania Ovest non è terreno fertile per le utilitarie, solo il 12% del parco circolante in terra tedesca è destinato alle utilitarie e quindi il progetto rimane in cassaforte per alcuni anni. Viene rispolverato agli inizi degli anni '80, quando Opel ha il desiderio di cimentarsi in un'impresa che ha come punto di riferimento nazioni come Spagna, Francia e anche in Italia. È pensando all'appetito degli automobilisti di questi Paesi europei che si sviluppa l'idea concreta di produrre la Opel Corsa, che ha come motivazione aggiuntiva quella di dare una spallata a chi fa fortune con questo tipo di veicoli come: Fiat, Peugeot e anche Renault. Il Brand tedesco, all'epoca dipendente dalle sorti del grande gruppo GM, pensa che ci voglia un investimento serio, il nuovo modello deve essere brillante e in grado di spiccare per delle doti che lo facciano risplendere rispetto alla concorrenza.
Dunque, per la nuova Opel Corsa viene assegnato un budget - al cambio attuale - di 300 milioni di euro, mentre il suo assemblaggio deve avvenire nel moderno stabilimento di Saragozza, in Spagna. Alla causa servono 8.200 operai, ma in quella porzione di penisola iberica la disoccupazione galoppa in modo forsennato: saranno addirittura 80.000 le richieste per lavorare nella fabbrica di Opel. Passano mesi di instancabile attività, si studiano soluzioni intelligenti con la Corsa che viene ripetutamente soggetta a estenuanti sessioni nella galleria del vento (sfruttando quella di Pininfarina a Torino) per essere levigata nella silhouette e raggiungere un coefficiente aerodinamico molto basso. Inoltre, la sicurezza deve essere un suo caposaldo con l'acquisizione di parametri validi anche per vetture di categoria superiore. Quando siamo in dirittura d'arrivo, la piccola di Opel viene messa alla frusta su circuiti quali: Nürburgring, Hockenheim e anche su un tracciato in Italia. I test invernali vengono condotti, invece, al circolo polare e quelli alle alte temperature in Spagna e Arizona. I freni vengono testati in laboratorio e anche in condizioni reali con banco di prova il Großglockner in Austria e il passo dello Stelvio in Italia. La missione si compie con successo tanto che la Opel Corsa viene presentata al Salone dell'Automobile di Parigi nel 1982, ricevendo enormi consensi.
Opel Corsa cambia le sorti della Casa tedesca
Ai nastri di partenza la Corsa debutta con due differenti varianti: una due volumi classica e una tre volumi, chiamata anche TR. Il suo stile sobrio, razionale e molto amichevole sono un valore aggiunto, mentre un abitacolo abbastanza semplice e accogliente determinano un pacchetto che non lascia indifferenti gli automobilisti dell'epoca. Il grande esborso economico proferito da Opel e da GM sembra dare i suoi frutti, le prime risposte sono infatti eccezionali. Nel 1983, sull'onda dell'entusiasmo la Corsa comincia a diffondersi anche in patria, in Germania, e successivamente anche in Regno Unito dove prende la denominazione di Nova, ma perde l'effige di Opel a favore di quella di Vauxhall. I suoi motori (1.0, 1.2 o 1.3) sono tutti affidabili e ben rodati, ma soprattutto consumano poco. Sul calare dell'anno 1983 sono giò 220.000 gli esemplari venduti, ma la sua ascesa internazionale non si ferma, anzi, i numeri migliorano di anno in anno: nel 1984 ad appena due anni dal lancio commerciale viene festeggiato il mezzo milione di unità. Un successo fragoroso da festeggiare con ancora più versioni, perché il mondo dell'auto non può crogiolarsi sulle vittorie del passato ma deve guardare sempre al domani.
Arrivano, quindi, in listino una più brillante 1.3 S da 75 CV, oltre alle versioni a quattro e cinque porte. Per Opel è jackpot, la Corsa è una gallina dalle uova d'oro che per tutti gli anni '80 viaggia su clamorosi numeri di vendita, merito di costanti aggiornamenti, vari restyling e accorgimenti essenziali per tenere il passo della concorrenza. Nel 1992 è tempo di concludere l'evoluzione della prima generazione di Corsa, che registra la bellezza di 3.105.430 esemplari venduti in appena dieci anni di carriera. Questo, però, è solo il primo capitolo di un libro in perenne revisione e che per adesso comprende ben sei gustosi paragrafi.
Sempre sulla breccia dell'onda
Nel 1993 arriva la Corsa B, che continuerà la marcia nel sentiero dorato intrapreso dalla sua progenitrice, anzi, ne raddoppierà le vendite in appena sette anni di commercializzazione (6 milioni in tutto). Dalle fabbriche di Saragozza ed Eisenach (Germania), nel 2000 esce la Corsa C, la terza generazione della fortunata utilitaria tedesca, che riscuoterà meno consensi rispetto alle due precedenti versioni, ma si assesterà comunque su grandi livelli con 2,5 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo. Dal 2006 al 2014 è tempo di Corsa D, nata dalla collaborazione tra GM e Fiat, mentre la quinta generazione sarà targata 2015 - 2019 e riuscirà a vendere 1,3 milioni di unità, conquistando la medaglia di ultima segmento B nata sotto l'ala di General Motors.
Dal 2019, invece, l'attuale generazione è testimone di un matrimonio solido e duraturo con gli automobilisti, portando avanti un legame di fiducia e amore incondizionato, che ritrova la prima scintilla in quella avventurosa automobile del 1982. Un investimento rischioso ma che ha saputo dare i suoi frutti, permettendo a Opel di ritrovare slancio e immagine a livello globale con una best-seller che non accenna a terminare la sua "Corsa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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