A Rüsselsheim am Main dal 1862 la fabbrica di Opel domina sulla scena circostante, scandendo il tempo e le vite degli abitanti della città che si affaccia sul grande fiume Reno. In questo centro nevralgico per l'industria tedesca, in oltre un secolo di attività nel campo delle automobili, Opel ha inanellato una lunga serie di modelli di straordinario successo. Una delle specialità della casa sono sempre state le berline, robuste e solide auto da famiglia, che per tanto tempo hanno trainato le vendite del marchio, sancendone, al tempo stesso, l'affermazione complessiva. Il prestigio, il blasone e la fama di Opel sono legate soprattutto a questa categoria di veicoli, che annovera fra le altre: le Rekord, Kadett, Omega, Vectra e per ultima Insignia. Quest'ultima, dopo quindici anni di attività, fa calare la saracinesca. Forse è solo un arrivederci, molto probabilmente è un addio.
Il mercato non digerisce più le berline a tre volumi, l'automobilista predilige un altro segmento e un diverso stile di guida. Nel frattempo si sono affermate sulla scena automobili dal baricentro alto, i SUV, che mano a mano hanno rosicchiato le quote delle classiche berline, destinate al ruolo di comprimarie e chiuse in riserve, al pari di animali in via di estinzione. L'Insignia ha fatto parte di questa specie, lasciando la sua impronta salda nell'ultimo decennio.
L'ascesa della Opel Insignia
Per questo modello di nuovo corso, Opel sceglie di rompere il ghiaccio in un modo dirompente. Per la Insignia non viene scelta la solita presentazione sotto ai riflettori di uno dei tanti saloni dell'automobile, no, stavolta il palcoscenico è il prestigioso Tower Bridge di Londra. Un simbolo mondiale per evocare un auspicio propiziatorio. Nel luglio del 2008, dopo la pirotecnica cerimonia di debutto, la Insignia nelle versioni berlina 4 porte e 5 porte viene esposta al pubblico durante i giorni del Salone di Londra. Sotto la direzione del responsabile del Design, Mark Adams, i progettisti della Casa tedesca danno forma a una vettura dalla linea fluida e sinuosa che, se da un lato avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di erede della terza generazione di Opel Vectra, dall’altro, poiché le sue dimensioni erano sensibilmente maggiori, riprendeva l'eredità di modelli di fascia superiore come la Opel Omega uscita dal listino cinque anni prima.
"Con Opel Insignia abbiamo rivisto il nostro vocabolario stilistico", diceva con orgoglio Mark Adams. "Abbiamo infatti abbinato arte scultorea e precisione tedesca". L'Insignia era un oggetto dinamico, slanciato e con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,27 Cx. Un risultato straordinario per quindici anni fa, eccellente ancora oggi. "Opel Insignia fissa nuovi standard tecnologici nel suo segmento di mercato: ha un’ottima aerodinamica e presenta una serie di proposte innovative come l’assetto adattabile FlexRide, la trazione integrale intelligente Adaptive 4x4, i fari anteriori adattabili AFL+ ed il dispositivo Opel Eye", spiegava l’amministratore delegato di Opel. "Progettata, sviluppata e costruita a Rüsselsheim, Opel Insignia mette in grande evidenza il lavoro che stiamo facendo presso la nostra sede in Germania". Quelle parole cariche d'orgoglio si tradussero in un evidente successo commerciale da 930.000 unità vendute in circa nove anni, con annesso riconoscimento da parte degli addetti ai lavori, che votarono la Insignia come Car of the Year 2009.
Insignia alza il livello
Il modello diede un grosso impulso alla Casa di tedesca a rialzare la qualità complessiva e l'immagine di tutta la famiglia, dopo un periodo in cui la percezione di Opel cadde nella sfera delle "vetture senz'anima". Ad aumentare il fascino di un'auto riuscita in ogni su forma, ci riuscì senza dubbio la sportiva Insignia OPC spinta dal V6 da 2,8 litri con doppia sovralimentazione e potenza massima di 325 CV.
In ogni caso, la berlina tedesca venne introdotta sul mercato con cinque motorizzazioni: tre a benzina da 140, 180 e 220 CV e due 2.000 turbodiesel da 130 e 160 CV. Pochi mesi dopo il lancio, il listino motori si arricchì con il nuovo 2.0 CDTI Biturbo da 190 CV. Verso la fine della sua carriera, la gamma Insignia fu ulteriormente ampliata con l'arrivo della versione Country Tourer, basata sulla Sports Tourer (la station wagon), ma con protezioni supplementari in plastica grezza su passaruota, sotto porta e paraurti, disponibile anche con trazione integrale.
La seconda generazione
Al Salone di Ginevra del 2017 debutta la seconda generazione di Opel Insignia che mantiene l'impostazione della serie precedente con linee riviste in senso più moderno, divenendo più spigolose ed affilate. La berlina acquista la denominazione supplementare di Opel Insignia Grand Sport, mentre la station wagon conserva quella di Insignia Sports Tourer ed è affiancata da una versione crossover chiamata Country Tourer come nella precedente generazione.
La gamma di Insignia comprende anche la sportiva top di gamma Insignia GSi con motore diesel biturbo da 210 CV (154 kW) e trasmissione automatica a 8 velocità. Il particolare assetto sportivo consente alla versione GSi di viaggiare incollata all’asfalto. Un contributo fondamentale a questa grande dinamica è da attribuire alla trazione integrale con “torque vectoring”. In questo sistema altamente tecnologico il tradizionale differenziale sull’asse posteriore è sostituito da due frizioni in grado di trasmettere la coppia singolarmente a ciascuna ruota posteriore modificandola nel giro di poche frazioni di secondo, in base alla situazione di guida.
Tra le altre cose, Opel Insignia a trazione integrale con “torque vectoring” viene eletta "All-Wheel Drive Car Of The Year 2019" dai lettori della rivista tedesca “Auto Bild Allrad” nella categoria riservata alle vetture con un prezzo fino a 40.000 euro. "Opel Insignia offre un’esperienza di guida coinvolgente e la massima sicurezza, soprattutto con l’avanzata trazione integrale.
Questo importante premio dimostra che lettori e clienti la pensano allo stesso modo", dichiarava la Responsabile Marketing di Opel Germania, nel corso della cerimonia di premiazione. Oggi dopo quindici anni la Insignia va in pensione, nell'attesa - forse - di ritornare un domani per riscoprire il piacere del successo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.