Si rinnova Range Rover Evoque, uno dei SUV stranieri più amati dagli italiani fin dal suo debutto nel 2011. L'obiettivo era democratizzare lo status della celebre Range Rover Sport, ormai istituzione del mondo premium dei fuoristrada. Linee accattivanti e tecnologia da ammiraglia, che hanno permesso ad Evoque di continuare a crescere nel tempo, sia in termini di dotazione che in ottica listini. Abbiamo provato la versione più ricca e accessoriata della gamma, con la motorizzazione ibrida plug-in da ben 309 CV, in allestimento Autobiography, il non plus ultra disponibile. Infatti, sebbene il listino attacchi da circa 49.800 euro, la configurazione in prova arriva a superare anche gli 84 mila euro.
Dimensioni e design
Non si aggiorna in maniera significativa rispetto alla passata edizione, affinando però il design con forme più moderne e minimali. L’estetica si allinea a quanto proposto con l’ultima generazione di Range Rover Sport, di cui vuole sostanzialmente essere una versione in formato città. Con i 4,37 m di lunghezza di cui dispone, mette in campo delle dimensioni molto intelligenti, sfruttando però la larghezza, davvero notevole con quasi 2 metri. Risultano infatti delle misure congeniali per la città, donando sufficiente spazio all’interno ma senza farla diventare un oggetto troppo voluminoso su strada. Le ruote (fino a 21”) postere ai quattro lati della carrozzeria assicurano una dinamica di guida stabile e spazio generoso nell’abitacolo. Nuovi i gruppi ottici Pixel, anche a matrice di led adattivi, sottili e ben integrati con la forma della calandra, che sfoggia anche inserti color bronzo, dedicati all’allestimento Autobiography, il più accessoriato.
Nel retro ritroviamo lo stesso linguaggio stilistico del frontale, con tante linee orizzontali volte ad allargare la vista dell’auto, rendendola massiccia e stazzata. Nuova anche la forma dei fari led al posteriore, con il sottile lunotto rettangolare volto ad alzare visivamente la vettura. Le forme degli esterni appaiono decisamente semplici e levigate, volte a massimizzare l’efficienza aerodinamica, su cui incidono positivamente anche le maniglie a scomparsa. Il tetto appare poi quasi “sospeso” sul corpo vettura, altro tratto stilistico distintivo delle vetture a marchio Land Rover.
Interni e tecnologia
L’abitacolo è poi decisamente raffinato ed elegante, con minimalismo preponderante. Pochissimi tasti, tanta pulizia estetica e ampie superfici lisce e levigate. La plancia riprende quasi fedelmente quella vista anche su Range Rover Sport, dominata al centro dal nuovo sistema multimediale Pivi Pro con schermo da 13” ricurvo. Come notato anche sul modello al vertice della gamma, è risultata eccelsa la qualità grafica del display, al pari della sensibilità al tocco. Completo di tutte le informazioni e possibilità desiderabili, dispone anche di Apple CarPlay e Android Auto wireless, sebbene alle volte non risulti così intuitivo da usare. Notevole anche la qualità delle telecamere perimetrali 3D a 360 gradi, che aiutano anche in condizioni di offroad, ricreando al meglio il terreno che sarebbe presente sotto al cofano dell’auto. Ottimo anche lo specchietto retrovisore digitale con telecamera, disponibile a richiesta ma molto utile considerata la poca visibilità posteriore.
Più che un veicolo sembra quasi un salotto, per via della qualità dei materiali e per l’accostamento dei colori. Pochi dettagli a “sporcare” l’estrema pulizia stilistica dell’abitacolo. Da lode la comodità delle poltrone in pelle Windosor estesa Ebony, con regolazione elettrica, ventilazione e riscaldamento. Anche il volante è interamente realizzato in pelle, oltre al quale su può scorgere la strumentazione digitale da 11”, anche questa dall’ottima grafica e configurabile. Da lode poi i materiali su plancia e pannello portiere: si alternano superfici in morbida pelle, con inserti in legno a poro aperto e plastiche davvero soffici. Tutto è a portata di mano e ci si sente davvero a bordo di una vettura premium con la “P” maiuscola, senza nulla da invidiare ai modelli di gamma più alta della casa inglese. Notevole poi anche lo spazio in larghezza, considerando i quasi 2 metri di margine, sebbene le portiere risultino davvero spesse nella costruzione. Lo spazio nel retro è buono ma non da record, dovendo fare i conti con i limiti della lunghezza: accoglie comunque bene 2 o tre passeggeri, con bocchette dedicate e possibilità di riscaldamento delle sedute. Il bagagliaio perde invece qualche litro rispetto alle versioni endotermiche (incredibilmente spaziose con oltre 550 litri), con una capacità minima di 472 litri, comunque più che sufficiente per una vacanza in famiglia.
Prova su strada
Al volante di nuova Range Rover Evoque, si denota subito un comportamento prettamente turistico e pacato. Le sospensioni a controllo elettronico lavorano in direzione comfort più che sportività, cercando di mascherare il più possibile tutte le vibrazioni provenienti dall’asfalto. Da lode l’insonorizzazione dall’esterno, a parte quando richiediamo massima potenza all’1.5 3 cilindri turbo del sistema plug-in. Nonostante però il peso davvero importante (circa 2.100 kg in ordine di marcia) si muove piuttosto bene, con un appoggio sicuro in curva e una buona precisione di inserimento. La versione plug-in provata sfrutta il 3 cilindri turbo da ben 200 CV, abbinato ad un motore elettrico da 80 kW collocato sull’asse posteriore. Così, la potenza complessiva arriva a ben 309 CV e 540 Nm di coppia, cifre davvero importanti.
Infatti, in condizione ottimale, le prestazioni sono notevoli, con uno 0-100 km/h concluso in soli 6,4 secondi. Tuttavia, con un nuovo aggiornamento di listino, questa motorizzazione è stata sostituita da una versione più contenuta da 269 CV, con meno potenza a carico del motore a benzina. È abbinata una batteria da 14 kWh che è collocata tra l’asse posteriore e la seconda fila di sedili. È in grado di assicurare da 35 a 50 km, a seconda dello stile di guida e del tragitto. Una volta scaricata, il sistema si tramuta in un ibrido classico, alternando i due motori in situazioni urbani per donare la spinta alle quattro ruote. Buono anche il comparto ADAS, sofisticato, completo e dal buon funzionamento, connotando una continua evoluzione dei prodotti a marchio Land Rover.
Autonomia, ricarica e consumi
A batteria piena, si possono percorrere fino a 50 km a zero emissioni ma, una volta scaricata, il peso importante grava solamente sul piccolo 1.5 3 cilindri turbo da 200 CV, abbinato alla trazione integrale permanente con cambio automatico ad otto rapporti. Difficile quindi fare meglio di 11 km al litro in città, mentre in extraurbano si possono anche toccare i 14 km al litro. L’elettrico interviene spesso a basse velocità, anche a batteria scarica, per donare qualche guizzo in più. Si può poi scegliere come far funzionare il sistema ibrido, secondo diversi parametri, forzando la modalità elettrica o preservando la carica della batteria per un utilizzo futuro.
Notevole però l’aspetto della ricarica. Contrariamente a quasi tutte le altre ibride plug-in, Land Rover rende disponibile di serie anche il caricatore in corrente continua fino a ben 50 kW, che permette di avere una ricarica rapida in meno di 30 minuti. Un plus non indifferente. In alternativa, di serie è anche disponibile il caricatore in corrente alternata fino a 11 kW.
Gamma e prezzi
Il listino di nuova Evoque parte da una base di 49.800 euro per il motore diesel da 163 CV in allestimento S. In alternativa, il benzina 1.5 3 cilindri turbo da 160 CV e stesso allestimento, avvia le danze da 50.700 euro. Completa l’offerta dei motori il diesel da 204 CV, anche in questo caso abbinato di serie al cambio automatico.
L’ibrido plug-in (ora da 269 CV), parte invece da 62.900 euro. La versione da noi provata, con allestimento Autobiography, al vertice dell’offerta, supera anche gli 80 mila euro, per un allestimento estremamente ricco e comprensivo di qualsivoglia accessorio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.