Tesla Model Y è stata l’auto più venduta in Europa e nel mondo del 2023, con ben 1,2 milioni di unità vendute (di cui 250 mila nel Vecchio Continente). Nel corso del 2024 sarebbe stato impossibile riconfermare il primato (colpa anche dei rumors riguardo al nuovo modello), tuttavia si è comunque collocata nelle posizioni al vertice, con 181 mila unità vendute in Europa e si stima che a livello globale possa fermarsi intorno alle 900 mila unità (dato ad oggi non ancora confermato). Abbiamo perciò scelto di provare la versione più “interessante”, ovvero Long Range a trazione posteriore (RWD), quindi batteria massima (75 kWh, chimica NMC) e con solo un motore. Si tratta della configurazione migliore sul fronte autonomia, con un valore dichiarato di ben 600 km, per un prezzo di listino di 49.970 euro.
È fatta bene? Qualità e materiali
Sebbene si riscontri una sostanziale differenza rispetto ai materiali impiegati nelle ultime versioni di Tesla Model 3, si denota una crescente qualità costruttiva con le ultime versioni di Model Y (soprattutto quelle prodotte da metà 2022 in poi). Le versioni destinate al nostro mercato vengono prodotte nella Gigafactory di Berlino, dal 2022. Migliorano gli assemblaggi, buona parte delle guarnizioni nonché la logica costruttiva derivata dal Gigacasting - processo produttivo che accorpa sempre più componenti strutturali in un unico elemento, proveniente da un solo stampo di alluminio fuso e altre leghe. Tale soluzione riduce drasticamente i tempi di produzione, i costi nonché migliora la rigidità strutturale delle vetture. L’aggiunta di vetri doppi, più materiale fono assorbente e sospensioni meglio tarate rendono Model Y sempre più isolata dall'esterno con il passare degli anni.
Non si riscontrano quasi più pannelli disallineati, superfici di telaio mal verniciate e nemmeno plastiche mal assemblate. Sono ormai un lontano ricordo delle Tesla pre-2021. Anche la simil pelle, le plastiche e la gomma impiegata restituisce un miglior feedback al tocco, al pari della solidità complessiva. Certo, alcuni potrebbero sentire la mancanza dei sedili ventilati (aggiunti con la nuova Model 3 dal 2024), oppure del tunnel centrale poli-funzionale, sebbene quello di Model Y risulti comunque comodo. Non mancano però le tasche delle portiere felpate, così come risulta ancora presente il satellite per la gestione della marcia, dietro al volante. A detta di molti, più comoda rispetto alla soluzione touch da schermo adottata per nuova Model 3. Seppur in via d’estinzione, sono ancora presenti gli indicatori di direzione sulla leva apposita, altro motivo di vanto per i nostalgici. Paga però “dazio” riguardo al sistema multimediale, sensibilità del display da 15" (comunque tra i migliori disponibili), impianto audio e potenza di ricarica delle prese USB. Nulla di insuperabile, chiaramente, ma per chi è sempre legato alla novità potrebbe rappresentare un limite.
Bassi consumi, tanta autonomia
Senza girarci troppo attorno, Model Y di “vecchia” generazione è ancora una delle migliori auto elettriche disponibili in commercio. L’efficienza raggiunta da Tesla sul fronte elettrico è ancora anni luce avanti a molti altri costruttori, al pari dell’integrazione tra vettura, telaio, connettività dati, app e servizi. L’ecosistema Tesla è parte integrante dell’esperienza d’utilizzo nonché concretamente percepibile dall’utente. Senza contare il continuo flusso di aggiornamenti anche per i modelli non più “freschi”, altro grande vantaggio del brand. Passando alla guida, rispetto ai modelli del passato, Model Y LR RWD appare più stabile e piantata su strada. Il risvolto della medaglia è però un assetto fin troppo rigido e, a tratti, scomodo soprattutto sulle buche più secche. È indubbiamente molto reattiva e agile (sebbene i 4,75 m di lunghezza e le quasi 2 tonnellate di peso) eppure non mi sento mai al volante di un’auto che oserei definire particolarmente confortevole.
Ciò che però apprezzo maggiormente sono le prestazioni, con uno scatto sullo 0-100 km/h concluso in soli 5,9 secondi. Notevole anche la progressione e la prontezza all’erogazione, grazie ai circa 230 kW (312 CV) scaturiti dal motore elettrico più moderno a disposizione del brand. Prende il nome di 4D1 ed è l’ultima evoluzione del motore sincrono a magneti permanenti. Un’unità che assicura più prestazioni e minori consumi rispetto a quello impiegato su Tesla Model Y RWD. Infatti, i valori di consumo sono davvero notevoli, con medie che possono oscillare tra i 12,5 e i 14 kWh/100 km in ambito urbano (temperatura esterna di circa 26 gradi) il che porta l’autonomia teorica a circa 550 km in città. Ma questa Model Y stupisce anche in autostrada, con percorrenze medie che possono oscillare tra i 370 e i 420 km, a seconda dei contesti, con consumi medi compresi tra i 19 e i 20,5 kWh/100 km, con velocità costante a 130 km/h. Difficile trovare un altro SUV elettrico di queste dimensioni e questo peso, capace di assicurare un’efficienza tale.
Spazio da vendere
Ma Tesla Model Y non convince solo sul fronte dinamico ed energetico, perché si tratta di una delle auto più scelte al mondo anche per la praticità. Al suo interno trovano infatti posto 5 adulti senza alcun tipo di problema, grazie alla massima valorizzazione degli ingombri. Sia davanti che dietro si gode di ampissimo spazio per gambe e testa, con vani porta oggetti, prese USB e tanta luminosità (grazie soprattutto al tetto interamente vetrato). Questo, tuttavia, in estate tende a scaldarsi anche troppo, riducendo l’efficacia del climatizzatore automatico. In tal senso, i sedili ventilati che debutteranno sulla prossima generazione aiutano. Manca però il display posteriore, impiegato a partire da nuova Model 3, ma anche qui non credo si tratti di una grande rinuncia. Da 10 e lode anche il bagagliaio, con una capacità minima che parte da circa 600 litri fino alla cappelliera, che possono diventare circa 850 fino al lunotto spiovente. Interamente felpato, gode anche di una capiente botola per nascondere i cavi alla vista. Si aggiunge anche il frunk anteriore da ben 90 litri, tra i più generosi in commercio. Abbattendo poi la seconda fila di sedili, lo spazio sale fino a 2.000 litri.
Conviene ancora la Model Y 2024?
Risposta secca, si. Soprattutto se non vi importano molto quelle piccole migliorie che arriveranno con la futura generazione. In primis aspetti legati alla multimedialità, alla grafica e alla risoluzione del display e ad altri piccoli aggiornamenti. Personalmente sento forse solo la mancanza dei sedili ventilati, vero plus del modello che arriverà a breve (oltre al nuovo design, ma de gustibus). Anche per ciò che concerne la ricarica, non sono attese particolari novità con il nuovo modello, quindi sarà riconfermata la potenza massima di ben 250 kW da Supercharger V3 (tra le più alte in commercio), che permettono di ricaricare dal 20 all’80% in meno di 25 minuti (reali). Tuttavia, con un prezzo di partenza di poco inferiore a 50 mila euro (esclusi cerchi da 20” aggiuntivi, vernice a scelta, interni bianchi e sistema Autopilot) si colloca poco sopra al prezzo di partenza della Model Y RWD nel 2023, (era stata proposta a 47 mila euro, poi ridotti a circa 43 mila). Senza contare che, seguendo la logica produttiva di Tesla è probabile credere che la nuova versione della Model Y Long Range RWD non sarà disponibile fin da subito, ma si dovrà aspettare qualche mese o addirittura il 2026. Perciò, un altro motivo ancora per pensare di accaparrarsi uno degli ultimi esemplari di questa generazione.
In fin dei conti, se così tante persone hanno acquistato una Model Y nel corso del 2023, un motivo c'è.
E non perchè volessero necessariamente un'auto elettrica, ma perchè si tratta di un'auto razionale, intelligente, pratica e soprattutto ad un prezzo accettato e condiviso dai suoi clienti. Semplicemente, un'auto pensata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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