Tesla Model Y è stata l’auto più venduta al mondo nel primo trimestre del 2023, superando anche la celebre Toyota Camry e la Rav4. Ben 267 mila unità immatricolate in tutto il globo in soli 3 mesi, con una crescita del 75% rispetto allo stesso periodo del 2022 che, a sua volta, era cresciuto dell’88% rispetto al 2021. Una crescita inarrestabile quella del brand californiano, oltre a quella di Model Y. E mentre aspettiamo i dati relativi al secondo semestre, ve la raccontiamo nella nostra prova su strada. Le premesse sono ottime, per un’auto da pieno segmento D, con tantissimo spazio a bordo, un design filante, tanta tecnologia e un prezzo di partenza da poco più di 47 mila euro nella veste RWD, alla base della gamma, da noi provata.
Design e dimensioni
Non ha bisogno di particolari presentazioni, dal momento che risulta essere un’auto largamente diffusa. Linee morbide, delicate alla vista e quasi levigate dal vento per massimizzare l’efficienza e ridurre i consumi. La forma “gonfia” della carrozzeria serve inoltre ad accrescere lo spazio a bordo, una delle sue principali qualità, così da renderla ospitale e comoda per cinque passeggeri. La personalizzazione estetica è comunque ridotta ai cerchi in lega - da 19 o 20 pollici, a richiesta - alla vernice e alla colorazione e agli interni. Tutto il resto risulta di serie anche sul primo allestimento RWD da noi provato, con batteria meno capiente e meno autonomia, ma comunque adeguata per un utilizzo quotidiano. Non mancano le telecamere perimetrali per sorvegliare l’area circostante, fari full-led, apertura motorizzata del bagagliaio, finestrini senza cornice, sensori di parcheggio virtuali, adas completi e molto altro. Passando alle dimensioni, risulta perfettamente calata nel segmento D, con 4,75 m di lunghezza, per 1,95 m di larghezza e 1,64 m di altezza. La piattaforma è la medesima di Model 3, modificata per il 30%, allungandone il passo e aggiungendo elementi di rinforzo per far fronte al maggior peso in ordine di marcia, prossimo ai 1.950 kg, incluso guidatore.
Interni spaziosi, tecnologici e di qualità
Sfatiamo subito il mito sulla qualità degli interni della Tesla. Le finiture sono ora migliorate, con materiali solidi e ottimi assemblaggi, alternando plastiche morbide, pelle, simil legno e un tessuto che dissimula l’Alcantara. La percezione è proprio da vettura premium, con un approccio ovviamente minimal, data la completa assenza di qualsiasi tasto fisico a bordo (eccezion fatta per la leva della marcia e ai due rotori sulle razze del volante). Tutto si controlla dal display centrale da 15”, davvero imponente nelle dimensioni. Sempre dotato degli aggiornamenti a distanza e ora integra anche la possibilità di avviare meeting con l’app Zoom, mentre la telecamera è integrata nella parte alta dell’abitacolo. Il menù impostazioni è simile a quello di uno smartphone, con cui poter regolare ogni singolo aspetto della vettura.
Ci sono i servizi Google integrati come Google Maps per la navigazione e app quali Youtube o Spotify. Non mancano le app di svago come Netflix, Disney+, Twitch ma anche tanti videogiochi con cui passare il tempo durante le ricariche o in compagnia di amici. L’auto si presta egregiamente come intrattenimento tra persone, potendo letteralmente diventare un salotto su ruote. MI è capitato di passare delle serate con amici a raccontare storie mentre si riproduceva un film in sottofondo, in attesa di ordinare qualche bevanda ad un Mc Drive o durante un rapido rabbocco di energia.
Lo spazio e la disposizione degli elementi ben si presta per dissimulare l’idea di un salotto, vuoi la comodità delle sedute in pelle – che però risultano eccessivamente calde d’estate, non essendo ventilate – e vuoi anche la luminosità dell’abitacolo, assicurata dall’enorme tetto panoramico in vetro, di serie su tutti gli allestimenti. Anche nel posteriore, i tre posti sono veri, grazie alla larghezza della vettura e all’ottima organizzazione degli spazi: anche il passeggero centrale gode di un vero posto, con tanto di spazio per i piedi, oltre a bocchette d’aerazione dedicate e prese usb. Nella parte frontale sono tanti e capienti i vani porta oggetti, tutti foderati in morbida moquette, con il tunnel centrale incredibilmente spazioso, potendo accogliere anche bottiglie da 1 litro.
Bagagliaio da record
Ma Tesla Model Y non è solo ben pensata per i passeggeri, perché nei 4,75 m di lunghezza inserisce anche un bagagliaio quasi da record per il segmento. Si parte da circa 600 litri fino alla cappelliera, passando a 850 litri fino al lunotto spiovente. Abbattendo poi la seconda fila di sedili, la capacità sale fino a ben 2.000 litri, oltre a disporre del vano di carico anteriore da circa 90 litri – facilmente lavabile – e alla botola nascosta sotto al pianale posteriore, dove poter inserire cavi e altri oggetti. Non mancano anche due profonde tasche poste ai lati del piano di carico.
Prova su strada
Nonostante le dimensioni non proprio contenute, Tesla Model Y è la perfetta alleata per la città. Agile, scattante, semplice da guidare e sorprendentemente maneggevole, nonostante stazza e peso. La potenza del solo motore elettrico posteriore da 347 CV e 420 Nm basta e avanza per muovere con disinvoltura il crossover americano, come testimoniano anche i 6.9 secondi necessari per toccare i 100 km/h da ferma. Bella la consistenza dello sterzo, abbastanza pesante ma molto diretto, per coinvolgere quanto basta alla guida. Ottima anche l’insonorizzazione dall’esterno, infatti sembra di viaggiare in una bolla di vetro tanto è isolata dall’esterno, andando solamente in crisi dopo i 120 km/h in autostrada, ma comunque ampiamente sotto il livello di disturbo di moltissime altre auto. Buono anche il lavoro delle sospensioni, anche se i cerchi da 20” e la spalla ribassata rendono un po’ secca la risposta degli ammortizzatori sulle buche più pronunciate, generando qualche scossone nell’abitacolo. C’è però da dire che la taratura rigida delle molle consente a Model Y di essere piacevole da guidare anche su una strada di montagna, con un rollio quasi nullo e una precisione di inserimento quasi invidiabile nel mondo dei crossover.
Da lode per gli adas, con una lettura impeccabile dello spazio circostante e un funzionamento incredibile del sistema Autopilot, soprattutto in tangenziali e autostrade. Non abbiamo potuto provare il sistema sulle strade urbane, in quanto non concesso dalla legge italiana, ma in un breve tratto di strade non aperte al pubblico siamo riusciti ad attivare il sistema: ha ancora qualche difficoltà nel leggere e ingaggiare le rotonde, ma funziona davvero bene in occasione di strade con incroci e piccole svolte. C’è margine di miglioramento ma il giudizio è complessivamente positivo.
Tesla Model Y RWD, autonomia e consumi
Nonostante le auto elettriche, per loro natura, non siano perfettamente pensate per i lunghi viaggi, la nostra Model Y con il taglio piccolo della batteria (poco più di 58 kWh) ha mostrato un’efficienza senza pari nel mercato attuale. A fronte di un’autonomia dichiarata di 455 km (che diventano 435 con i cerchi da 20”) siamo riusciti a percorrere quasi 410 km senza grossi problemi, con un’autonomia stimata di ulteriori 50 km. Il valore dichiarato da Tesla sembra così facilmente raggiungibile, anche grazie ad un consumo davvero ridotto di energia. Nel nostro test ha fatto segnare dei picchi di consumi di ben 13,1 kWh/100 km, con una media stabile di 13,8 kWh/100 km, il che porta l’autonomia teorica complessiva a ben 420 km, in sostanza a pari con il valore dichiarato. Con il 95% di batteria, l’autonomia stimata dal sistema si aggirava su 410 km, quindi valutiamo possibile il superamento dei 400 km con un pieno di elettroni. Se si guida in autostrada o in maniera maldestra, l’autonomia reale scende però attorno ai 320/340 km.
Pieno che avviene piuttosto rapidamente, considerata la capacità esigua della batteria, da soli 58 kWh e la potenza massima che è in grado di accettare, di ben 170 kW in corrente continua. Questa richiede meno di 25 minuti per una ricarica dal 10 all’80%, sebbene la chimica delle batteria dell’esemplare RWD (differente rispetto a quella delle Long Range) richiede da manuale una ricarica al 100% almeno una volta ogni settimana, o comunque di frequente. Da rete domestica, sono invece richieste poco meno di 30 ore per una carica completa ma, come diciamo spesso, bastano frequenti micro cariche per tenere sempre sotto controllo il livello di carica.
Prezzi e considerazioni finali
Una batteria contenuta e tanta autonomia, al pari della concorrenza che, però, sfrutta batterie più grandi. Questo il grande vantaggio di Tesla che, probabilmente, ha creato l’elettrica premium migliore attualmente in commercio. Un prezzo tutto sommato adeguato per le dimensioni, la potenza e le dotazioni, al pari di quello dei suv di segmento D (come Audi Q5, GLC o X3) o alle volte inferiore, ma con il plus di essere elettrica. Se viaggiate molto, forse la Long Range è più indicata, ma sale anche il prezzo di oltre 7 mila euro rispetto ai 47.950 di questa Model Y RWD, completa di tutto e anche di più.
Con i suoi circa 400 km di autonomia è perfetta per chi vive oltre il 90% dell’anno in città, beneficiando di tutti i suoi comfort, della sua facilità di guida e di tutto il sistema Tesla, dall’App, ai Supercharger al gusto di guidare un’auto così ricca dal punto di vista tecnologico. E voi, con questa cifra, quale auto prendereste in considerazione?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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