Soffia un vento gelido e impazza la bufera. Intorno, la natura circostante, severa e rigogliosa, si erge con i suoi abeti appuntiti e colmi di neve. Tutto è imbiancato, come nel più tipico degli inverni scandinavi. All'improvviso, la notte viene squarciarta da una luce bianca proveniente da una macchina, che in modo disinvolto si destreggia in questa strada impervia, come una slitta trainata da cani. È una Volvo 240, una familiare solida e robusta, squadrata e massiccia come una casa dalla fondamenta indistrittubili. Se una vettura può sfidare queste condizioni atmosferiche, offrendo al contempo spazio e sicurezza, deve essere proprio un pezzo da novanta. Ed è anche tramite queste immagini che si fonda il mito delle Volvo, immense e vigorose auto da famiglia, che sul finire degli anni Ottanta iniziano a spopolare in Italia, tra quella borghesia emergente che ha voglia di mostrare al suo mondo un nuovo status symbol, non appariscente ma terribilmente di sostanza. Un nome echeggia sopra tutto: Polar.
Polar e Super Polar
Nel 1989 la filiale italiana di Volvo studia una campagna per stimolare la vendita delle proprie vetture nel Belpaese. Gran parte del fascino delle svedesi indistruttibili passa da quanto già raccontato, ma serve qualcosa di più, un ingrediente che trasformi un buon piatto in una pura eccellenza. Dunque, viene scelto il nome Polar, che richiama le mitiche atmosfere dell'estermo Nord dell'Europa, per il nuovo allestimento della pregevole 240 station wagon. L'obiettivo è quello di penetrare nel mercato italico con forza, dando nuova linfa alle familiari, che da un po' non sono più dei mezzi da lavoro, ma delle affidabili vetture per portare a spasso famiglie numerose. Con la Polar, poi, la Volvo vuole allargare la frangia dei propri clienti, andando a stimolare la fantasia dei giovani rampanti, che comunque non possono ancora permettersi una più ricca 240 GLE. In compenso, con 24 milioni di lire si può mettere in garage un'auto provvista di: chiusura centralizzata; poggiatesta anche posteriori; rails per il tetto; interni neri; e una scelta fra 4 colori di carrozzeria (Bianco, Argento, Grigio Scuro e Rosso).
Il successo è inevitabile e, per accontentare tutti quanti, nel 1990 arriva la Super Polar. Un allestimento ancora più ricco e immaginato per chi ha il desiderio di possedere una vettura fresca ed efficiente, ma ancora più ricca ed esclusiva della semplice Polar. Così la filiale italiana di Volvo pensò fornisce la Super Polar di un equipaggiamento di serie veramente completo, inclusivo di ABS e interni in pelle, specchietti regolabili elettricamente dall'interno e riscaldabili, aria condizionata e alzacristalli elettrici anteriori e posteriori. Solitamente un upgrade del genere avrebbe comportato un incremento di dieci milioni di lire, invece la Super Polar viene proposta a un prezzo di 29.900.000 lire, quindi solo 5 milioni in più.
Un successo fragoroso
Volvo con la Polar fa centro e, oltre la più rosea aspettativa, ottiene un'eccezionale successo. Le familiari svedesi fanno registrare vendite da capogiro, ma soprattutto aumentano la percentuale di donne e di professionisti che le scelgono come propria autovettura, in aggiunta a commercianti e artigiani che già costituivano il nocciolo duro della clientela del Marchio. Con la Polar anche tutto il settore delle station wagon spicca il volo, andando a benificio persino della concorrenza che, finalmente, trova nell'Italia un terreno fertile dove impostare campagne commerciali con questo segmento di auto come focus. A ogni modo, dal 1989 al 1994 sono 15.000 le unità di 240 SW Polar a essere immatricolate nel Bel Paese.
Volvo Polar, i capitoli successivi
L'allestimento Polar viene riproposto da Volvo anche nel 1995 sulla 940 SW, versione di accessodella 960, che si trovava in progressiva uscita a causa dell'arrivo della nuova 850. Vengono così lanciate le Volvo 940 2.0 Polar e 2.0 Super Polar, entrambe SW e spinte dal classico motore 4 cilindri di 2 litri da 109 CV. La Polar seconda generazione uscì di scena nel 1997, non ripetendo le fortune della prima eccezionale trovata. Nel 2009, vent'anni dopo il primo esperimento, la Polar ritorna a equipaggiare un modello Volvo e stavolta tocca alla V50 con il motto di: "Via il superfluo, torna Volvo Polar": Anche questo caso viene pensata una linea pensata per il pubblico più giovane, grazie a una proposta con motore ecologico 1.
6 Turbodiesel e a un prezzo di 21.200 Euro. Nella sua presenza sul mercato, dal Giugno 2009 al Dicembre 2012, Volvo V50 Polar ha totalizzato 15.600 unità vendute. Niente male. Nel 2013 Polar rientra in gioco sulla V70, ma questa è un'altra storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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